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Giurisprudenza - Rassegna a cura di Sonia Lazzini - 30 gennaio 2007

 

 


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Gli atti del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2007 di modifica al decreto legislativo 163/2006

DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, a norma dell'articolo 25, comma 3, della legge 18 aprile 2005, n. 62

Decreto legislativo, sul quale sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari, che garantisce il pieno rispetto del dettato del recente Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, apportando alcune necessarie modifiche che rideterminano l’efficacia temporale di istituti nuovi (lasciando inalterato quanto previsto come obbligatorio dagli indirizzi comunitari) e apportano correzioni formali in funzione di una maggiore razionalizzazione della normativa, sia in termini di costi sia di semplificazione delle procedure

DECRETO LEGISLATIVO: Ulteriori disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, a norma dell'articolo 25, comma 3, della legge 18 aprile 2005, n. 62. ESAME PRELIMINARE

Schema di decreto legislativo, sul quale verranno acquisiti i pareri prescritti, che contiene ulteriori norme modificative e correttive del medesimo Codice dei contratti pubblici (in materia di procedura negoziata con e senza bando, accordi quadro, misure per rafforzare la vigilanza in materia di contratti pubblici), finalizzate ad accrescere la trasparenza, a snellire le procedure, a garantire una maggiore aderenza al dettato comunitario;


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Comunicato Stampa OICE 18/1/2007

Apprezzata dai progettisti la proroga della sospensione di alcune parti del Codice Appalti.

Rimarranno quindi sospese ancora per diversi mesi le norme del Codice dei contratti relative all'appalto integrato, al dialogo competitivo, all'avvalimento, alle centrali di committenza e alla trattativa privata.


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Deliberazione Aut. vig. contratti pubblici di lavori, servizi e forniture 17/1/2007 n. 5

Oggetto della controversia sottoposta all’Autorità riguarda la richiesta di annullamento della gara presentata da un’impresa ritenendo non conforme alle prescrizioni del bando di gara l’operato del Seggio di gara che non ha proceduto ad effettuare l’aggiudicazione provvisoria della gara stessa nel giorno ed nell’ora indicata dal bando (6.12.2006) ma, riconoscendo ammissibile far effettuare, a favore di alcuni concorrenti, la regolarizzazione della documentazione presentata in gara, ha provveduto ad aggiornare la seduta al 14.12.2006.

Giurisprudenza richiamata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 4657 del 25 luglio 2006 - Il principio di continuità delle gare pubbliche è un principio meramente tendenziale, ben suscettibile di deroga laddove esistano circostanze oggettive, non necessariamente richiamate nei verbali, che impongano, proprio per il rispetto dei principi di buon andamento e “par condicio” più volte invocati dalla medesima società ricorrente, una ponderata attività di valutazione in relazione alla complessità dell’oggetto di gara e ai requisiti richiesti.


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Verifica degli elementi dellofferta economicamente più vantaggiosa

Consiglio di Stato, sentenza n. 185 del 23 gennaio 2007 - La verifica dei requisiti può avvenire non solo in sede di partecipazione all’appalto ma anche , sull’aggiudicataria, relativamente ad uno degli elementi posti a base dell’offerta tecnica, quindi in sede di aggiudicazione. L’automatica sostituzione dell’aggiudicataria con la concorrente seconda classificata avviene  qualora l’annullamento giudiziale concerna l’inesistenza di un requisito soggettivo o oggettivo che non consenta la partecipazione alla gara sin dall’inizio. Mentre qualora la verifica sia stata fatta su uno degli elementi dell’offerta, l’amministrazione deve provvedere alla ripetizione della gara a partire dalla valutazione delle offerte tecniche.

Giurisprudenza correlata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 1885 del 6 aprile  2005 - Annullamento di un’aggiudicazione provvisoria di una gara di appalto del servizio di brokeraggio assicurativo: anche gli elementi posti alla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa possono essere posti a verifica da parte dell’amministrazione alla stregua di quanto avviene per i requisiti di ordine generale o morale


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La richiesta di determinati requisiti tecnici

Consiglio di Stato, sentenza  n. 292 del 26 gennaio 2007 - E’ legittimo che un’Amministrazione ammetta a partecipare ad un appalto di servizi solo quelle imprese il cui fatturato ottenuto nell’arco di un triennio, sia pari al valore dell’appalto da aggiudicare, peraltro biennale.


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Pur nel silenzio del bando, la normativa sui disabili va applicata

Consiglio di Stato, sentenza n. 256 del 24 gennaio 2007 - Principio  dell’ eterointegrazione precettiva :la norma di cui all’ Art. 17  della legge 12 marzo 1999, n. 68 in tema di tutela del lavoro dei disabili parola ha un chiaro contenuto di ordine pubblico (ed è considerata un superiore dettato positivo) e come tale deve essere comunque rispettata, anche nel silenzio della normativa di gara.

Giurisprudenza correlata e richiamata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 3148 del 14 maggio 2004 - Le imprese concorrenti non tenute all'osservanza della normativa a tutela dei disabili, lungi dall'essere esonerate dal comunicare all'Amministrazione la propria posizione nei riguardi della disciplina di cui all’art. 17  della legge 12 marzo 1999, n. 68, sono comunque tenute a trasmettere, anch’esse al momento della presentazione della domanda, la dichiarazione che attesti l'inapplicabilità alla loro impresa della normativa citata.

Consiglio di Stato, sentenza n. 3733 del 6 luglio 2002 - L’osservanza della normativa sui disabili deve essere considerata come requisito di partecipazione e non condizione di aggiudicazione e deve essere osservata sia negli appalti che nei rapporti convenzionali o di concessione con pubbliche amministrazioni: l’univoco testo dell’ art. 17 L. 12 marzo 1999 n. 68, infatti, là dove prescrive alle imprese che “partecipino a bandi” di “presentare preventivamente” la dichiarazione e la certificazione ivi descritte, individua chiaramente nella presentazione della domanda di partecipazione la fase procedimentale nella quale va adempiuta tale  prescrizione.


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Richiesta di due idonee referenze bancarie

Consiglio di Stato, sentenza n. 195 del 23 gennaio 2007 - Qualora in un bando di gara un’amministrazione richieda che alla richiesta di partecipazione dovono essere allegate, a pena di esclusione, almeno due idonee referenze bancarie attestanti la solidità finanziaria ed economica del richiedente, va esclusa l’impresa che presenta invece un’unica referenza bancaria, peraltro rafforzata da altra rilasciata in favore del Presidente del Consiglio di amministrazione.


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Vige il principio della segretezza delle offerte economiche

Consiglio di Stato, sentenza  n. 196 del 23 gennaio 2007 - Non è corretto inserire in un’unica busta sia l’offerta per l’aggiudicazione, sia i documenti richiesti dal bando: l’offerta non inserita nella busta sigillata è priva dei requisiti minimi per essere qualificata come valutabile offerta di partecipazione alla gara e va senz’altro esclusa, non potendosi ammettere che la partecipante, omettendo le indefettibili e prescritte misure volte a garantire la segretezza dell’offerta, crei presupposti tali da condurre all’incertezza dell’esito della gara.


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Anche il verbale di esclusione deve essere tempestivamente impugnato

Tar Sicilia, Catania,  sentenza n. 96 del 18 gennaio 2007 - Il provvedimento di esclusione costituisce per il concorrente escluso la definitiva conclusione della fase procedimentale che riguarda la valutazione delle offerte dei concorrenti ai fini della ammissione degli stessi alla fase successiva dell’aggiudicazione, si desume, conformemente a costante, autorevole giurisprudenza, che tale atto endoprocedimentale (verbale di esclusione) debba essere tempestivamente impugnato dal concorrente escluso nei confronti del quale assume natura conclusiva e provvedimentale. 

Giurisprudenza richiamata

Consiglio di Stato, sentenza n. 1753 del 4  aprile  2006 - I criteri di aggiudicazione, nel sistema di appalti di servizi, devono essere riferiti direttamente ed esclusivamente all’offerta della prestazione che forma oggetto della specifico dell’appalto e non alla qualificazione e capacità degli offerenti, altrimenti c’è il rischio della violazione dei principi di non discriminazione e concorrenzialità.