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Giurisprudenza - Rassegna a cura di Sonia Lazzini - 27 febbraio 2007

 

 


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Non si può  esigere la prova , in sede di offerta, che le partecipanti abbiano già provveduto ad assicurarsi la disponibilità dei  mezzi necessari all’espletamento del servizio, con accordi precontrattuali, impegni finanziari e dichiarazioni d’intenti

Consiglio di Stato, sentenza n. 967 del 22 febbraio 2007 - Se il bando di gara non può imporre agli operatori economici di possedere già i mezzi che utilizzerebbe solo in caso di aggiudicazione dell’appalto , non può neppure imporre loro di assumere impegni giuridicamente vincolanti ad acquisirli. 


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Palese violazione di tutti i principi europei e costituzionali posti a base delle procedure ad evidenza pubblica

Consiglio di Stato, sentenza n. 966 del 22 febbraio 2007 - Una Stazione Appaltante non può, fuori da un procedimento di autotuela, ossia di motivato annullamento e ordinato rifacimento dei precedenti atti, rimettere in gara i concorrenti esclusi, prorogare più volte i termini di presentazione della documentazione stabiliti dal bando, rielaborare i criteri di valutazione e sottoporre  a nuova valutazione i progetti dopo averli già preso conoscenza. 


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Patteggiamento ex art. 444 cpp. di una pena relativa ad un’accusa per guida in stato di ebbrezza e per resistenza a pubblico ufficiale

Consiglio di Stato, sentenza n. 941 del 22 febbraio 2007 - Nel contesto di cui all’art.75, comma 1, lett.c) del D.P.R. 21 dicembre 1999 n.554 ove è stato sostanzialmente rimesso al singolo concorrente il giudizio circa l’incidenza sull’affidabilità morale e professionale di eventuali reati dal medesimo commessi, è da escludere che possa qualificarsi falsa la dichiarazione una valutazione soggettiva del concorrente stesso (la quale potrà tutt’al più non essere  condivisa,ma giammai potrà essere ritenuta falsa, e cioè non corrispondente ad un dato oggettivamente riscontrabile). 

Giurisprudenza correlata: 

Consiglio di Stato, sentenza n. 4415  del 13 luglio 2006 - Non sussistendo previsioni specifiche idonee ad impedire ad una impresa versante nella situazione individuata dall’art. 15 del d. lgs. 231/2001 (non così per la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c)  già compresa, quale causa di esclusione e di annullamento di aggiudicazione nell’articolo 38 del codice dei contratti pubblici) di partecipare a gare pubbliche, il mancato invito dell’amministrazione  alla trattativa privata per l’affidamento del servizio già espletato dalla stessa società con il contratto precedente, si rivela illegittimo, in quanto privo di elementi di logicità e lesivo della concorrenza, anche in considerazione della già provata idoneità della stessa impresa alla gestione del servizio. 

Consiglio di Stato, sentenza n. 1387 del 15 marzo 2006 - Per l’affidamento di un appalto di servizi, l’Amministrazione appaltante ben puo’ pretendere, in capo alle imprese partecipanti, requisiti superiori e diversi (certificato riguardante i carichi pendenti) rispetto a quelli fissati direttamente dalla legge: la scelta di fissare specifici e più stringenti requisiti di ammissione e/o di partecipazione ad una gara pubblica (rispetto a quelli minimi stabiliti dalla legge e/o a quelli presuntivamente risultanti dalla certificazione di iscrizione in un elenco ufficiale di prestatore di servizi) ai fini della dimostrazione del possesso dell’adeguata moralità professionale, o capacità economico – finanziaria è ampiamente discrezionale, impinge nel merito dell’azione amministrativa e si sottrae, pertanto, al sindacato del giudice amministrativo. 

Consiglio di Stato, sentenza n. 3185 del 18 maggio 2004  -  Se  tutti i precedenti penali a carico dell’ amministratore delegato delle società partecipanti, si riferiscono  a reati depenalizzati dopo le sentenze irrevocabili di condanna, ma da data anteriore all’emanazione del bando di gara, non possono costituire causa di esclusione dalla procedura di un appalto di servizi.


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Va esclusa l’impresa che ha taciuto che un proprio legale rappresentante aveva subito dei decreti penali di condanna

Consiglio di Stato, sentenza n.  828 del 19 febbraio 2007 - Appare corretta l’esclusione di un’Impresa che abbia sottaciuto circostanze sicuramente rilevanti ai fini di un giudizio “sulla rilevanza o meno sull’affidabilità morale e professionale dell’imprenditore”, in quanto il silenzio serbato sulla annotazione (Casellario dell’Autorità ) pur pienamente conoscibile alla data di presentazione dell’offerta, il silenzio in merito alle condanne subite con i detti decreti penali (in materie, tra l’altro, strettamente connesse all’ambito dell’esecuzione dei lavori), l’affermazione di inesistenza sia di precedenti condanne penali passate in giudicato, sia della commissione di “gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell'Osservatorio dei lavori pubblici”, legittimano il giudizio di carente affidabilità morale e professionale della Società partecipante acquisirli. 


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Il possesso del capitale sociale deve essere dimostrabile prima della partecipazione all’appalto

Consiglio di Stato, sentenza  n. 842 del 19 febbraio 2007 - Allorché il bando prevede il possesso di un certo capitale sociale, l’effettivo versamento di tale capitale deve avvenire prima della presentazione dell’offerta, atteso che, diversamente, tale patrimonio sociale non potrebbe costituire quella garanzia delle obbligazioni assunte dalla società, che può essere svolta soltanto in quanto il capitale sia già stato interamente versato alla scadenza del termine della domanda di partecipazione alla gara.


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Affidamento del servizio di tesoreria di un Comune: richiesta di  un capitale sociale eccessivo rispetto al requisito minimo indicato dalla normativa di settore

Consiglio di Stato, sentenza n.  647 del 15 febbraio 2007 - Rientra  nella discrezionalità dell’Amministrazione la fissazione di requisiti di partecipazione ad una gara d'appalto diversi, ulteriori e più restrittivi di quelli legali, salvo il limite della logicità e ragionevolezza di quanto richiesto e della pertinenza e congruità a fronte dello scopo perseguito, in modo da non restringere, oltre lo stretto indispensabile, la platea dei potenziali concorrenti e da non precostituire situazioni di assoluto privilegio. 

Giurisprudenza correlata e segnalata:

Consiglio di Stato, sentenza  n.  5942  del 29 ottobre 2002 - Nel servizio assicurativo di copertura della responsabilità civile verso terzi appare importante il  rapporto fra capitale sociale ed esposizione finanziaria della Compagnia di Assicurazioni;  negli appalti di servizi, le stazioni appaltanti devono precisare nei bandi i parametri di misurazione della capacità economica e finanziaria: il capitale sociale  non rappresenta soltanto l’entità numerica che esprime in termini monetari il valore complessivo dei conferimenti dei soci, ma anche quella parte del patrimonio sociale che costituisce la garanzia delle obbligazioni assunte dalla società nei confronti dei terzi. 

Consiglio di Stato, sentenza  n. 6972  del 22 ottobre 2004 - Il potere discrezionale della Stazione appaltante di fissare requisiti di partecipazione ad una singola gara, anche molto rigorosi e superiori a quelli previsti dalla legge, lungi dall’essere espressione di mero arbitrio dell’amministrazione aggiudicatrice, costituisce in realtà precipua attuazione dei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, predicati dall’articolo 97 della Costituzione, e si sostanzia quindi nel potere – dovere assegnato all’amministrazione di apprestare (proprio attraverso la specifica individuazione degli specifici requisiti di ammissione e di partecipazione ad una gara) gli strumenti e le misure più adeguati, opportuni, congrui, efficienti ed efficaci ai fini del corretto ed effettivo perseguimento dell’interesse pubblico concreto, oggetto dell’appalto da affidare. 


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Alcuni importanti principi ci vengono dal Tar Lazio….

Tar Lazio, Roma, sentenza n. 1655 del 23 febbraio 2007 -  Trattandosi di aggiudicazione secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, il giudizio sull'anomalia deve  tener conto non solo del prezzo, ma anche di una serie di altri elementi (cfr., fattori tecnici dai quali sia desumibile la serietà e l'attendibilità dell'offerta nel suo complesso).