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Può un’impresa
facente parte di un’Ati, proporre ricorso singolarmente?
Tar Lazio, Roma, sentenza n. 2336 del 16 marzo
2007 - Non sussiste nell’ordinamento comunitario una
disposizione che esclude la possibilità per le singole imprese di
proporre ricorso giurisdizionale o meglio che impone la proposizione di
esso solo da parte delle imprese raggruppate ma vige, al contrario, un
principio che afferma una vasta possibilità di azione aperta sia alle
singole imprese raggruppate o raggruppande sia al raggruppamento nel suo
insieme: la mancata impugnativa degli atti di gara da parte delle altre
imprese partecipanti alla a.t.i. costituenda non comporta “ex se” lo
scioglimento automatico del sottostante rapporto giuridico di mandato
esistente tra la stessa Impresa capogruppo e le altre imprese.
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Solo per gli
appalti di lavori l’attestazione Soa permette la riduzione della
cauzione provvisoria mentre negli appalti di servizi e forniture, la
certificazione di qualità deve essere comprovata
Tar Sicilia, Palermo, sentenza n. 614 del 27
febbraio 2007 - Ferma restando la legittimità, in linea di principio,
dell’esclusione dalla gara dell’impresa che produca una cauzione
autonomamente ridotta senza alcuna giustificazione, tale prescrizione può
essere superata e può trovare comunque applicazione il beneficio della
cauzione ridotta quale conseguenza del possesso della certificazione di
qualità, laddove il possesso del requisito per la fruizione del beneficio
stesso sia documentalmente provato attraverso la produzione, in allegato
alla domanda, di una certificazione SOA attestante il possesso della
certificazione di qualità stessa: l’intervenuta allegazione di tale
certificazione, contestualmente all’oggettiva riduzione della cauzione,
infatti, non possono che sottendere un’implicita espressione di volontà
di avvalersi del beneficio della riduzione stessa.
Giurisprudenza richiamata e correlata
Tar Campania, Napoli, sentenza n. 8841 del 2005
- La riduzione della cauzione di cui all’art. 8, comma 11 quater,
lettera a) della legge 11.2.1994 n. 109 configura un beneficio
riconosciuto ad un’impresa in considerazione di una sua particolare
condizione soggettiva - attestata dal possesso della certificazione
di qualità - per cui questa è ritenuta maggiormente affidabile, sia come
concorrente che come potenziale affidataria dell’appalto.
Consiglio di Stato, sentenza n. 6280 del 14
ottobre 2003 - Seppure un bando consenta la dichiarazione sostitutiva
dell’attestazione SOA, è da ritenere che tale dichiarazione sostitutiva
deve indicare il contenuto completo dell’attestazione, e dunque anche la
dichiarazione del possesso della certificazione di qualità aziendale:
l’invito alla regolarizzazione può riguardare solo vizi di ordine
formale, sicché non viene vulnerata la par condicio dei concorrenti, ma
non può avere ad oggetto integrazioni che ne modificano il contenuto
sostanziale come una cauzione provvisoria presentata di importo dimezzato.
Consiglio di Stato, sentenza n. 5843 del 16
novembre 2001 -Il principio
ermeneutico da osservare nell’ipotesi che la lex specialis della gara
non indichi in modo espresso l’essenzialità di una propria prescrizione
e il conseguente effetto esclusivo nei confronti dei concorrenti che non
vi ottemperino è, in definitiva, quello teleologico: ne deriva che il
metodo esegetico favorevole alla più numerosa partecipazione alla gara
per consentire la selezione tra un più ampio ventaglio di offerte
deve considerarsi recessivo tutte le volte che, attraverso quella
interpretazione, si determini un obiettivo vulnus dei principi che
attengono al rispetto delle condizioni relative alla serietà e
correttezza della procedura e alla par condicio dei concorrenti.
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In caso di
un’istruttoria eteronoma è legittimo che ci siano differenti assetti
organizzativi per uno stesso provvedimento amministrativo
Tar Piemonte, Torino,
sentenza n. 1155 del 7 marzo 2007
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Ha carattere chiaramente programmatico la disposizione di cui all’
art. 2, comma 1, lettera d), del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, secondo il
quale le amministrazioni pubbliche ispirano la propria organizzazione, tra
l’altro, al criterio dell’attribuzione ad un unico ufficio della
responsabilità complessiva di ciascun procedimento.
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Non spetta alla
pa verificare assenza violazione da parte dell'aggiudicatario di diritti
di terzi
Tar Veneto, sentenza n. 732 del 12 marzo
2007 - Non appare esigibile dalla P.A. la pretesa che
questa, oltre alle verifiche doverose sulla base della normativa vigente e
della lex specialis, controlli anche se l’impresa aggiudicatrice, nello
svolgimento dell’attività oggetto di gara, e avvalendosi di determinate
procedure, possa violare eventuali diritti altrui, quali (come nel caso di
specie) il diritto di esclusiva derivante da un brevetto.
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Sul potere di
revoca della pa è competente il giudice amministrativo
Tar Puglia, Lecce, sentenza n. 830 del 7 marzo
2007 - La revoca è pur sempre un provvedimento
amministrativo (la cui disciplina generale è ora scolpita dall’art.
21-quinquies della L. n. 241/1990), che si fonda su presupposti in parte
diversi rispetto a quelli che legittimano la risoluzione del contratto
secondo il diritto privato: mentre è evidente che le controversie in
materia di concessioni – di beni e di servizi – possono concernere o
atti e provvedimenti adottati dal concedente (e allora sussiste la
giurisdizione esclusiva del G.A.) oppure canoni, indennità o altri
corrispettivi (e allora è competente l’A.G.O.).
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L’osservanza
delle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili è
condizione di accesso nelle procedure ad evidenza pubblica espressamente e
dettagliatamente disciplinate, ma non nella trattativa privata
Tar Sicilia, Catania, sentenza n. 409 del
2 marzo 2007 - L’adempimento previsto dall’art. 17
L’art. 17 della l. 12.3.1999, n. 68 si configura come requisito di
partecipazione e non come condizione dell’aggiudicazione e pertanto le
relative certificazioni vanno presentate all’atto della presentazione
delle domande di partecipazione alla gara: la norma ha carattere
imperativo e integra il bando che non contiene la specifica clausola di
assolvimento dell’obbligo derivante dalla richiamata normativa.
Giurisprudenza richiamata:
Consiglio di Stato, sentenza n. 6368 del
15 novembre 2005 - In presenza di un sostanziale svolgimento di una
trattativa privata “procedimentalizzata” si ritiene che non
possa farsi applicazione della rigorosa interpretazione del L’art. 17
della l. 12.3.1999, n. 68 e che sia , invece, sufficiente che la
prescritta dichiarazione sia “preventivamente” prodotta dall’impresa
prima della conclusione della procedura, caratterizzata – si ripete –
da un minor grado di formalità e che per tale connotato mal si presta ad
essere “eterointegrata” dalla citata disposizione di legge.
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Una busta
chiusa e sigillata è sufficiente a garantire la segretezza dell’offerta
Tar Sicilia, Catania, sentenza n. 423 del
9 marzo 2007 - L’irregolarità in cui è incorsa
un’impresa nel aver presentato la propria offerta in una busta
chiusa e sigillata in un plico, ma non anche all’interno di
un’ulteriore busta., non integra alcuna lesione di un interesse
pubblico effettivo e rilevante e non può soccombere a fronte dei
principio del favor partecipationis e del corrispondente principio,
di derivazione comunitaria, ma rilevante anche nell’ordinamento interno,
di sanabilità delle irregolarità formali con conseguente attenuazione
del rilievo delle prescrizioni formali della procedura concorsuale.
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La significativa
anomalia di alcune voci di prezzo contestate è sufficiente per
inficiare la serietà ed affidabilità dell'intera offerta
Tar Campania, Napoli, sentenza n.
1782 del
12 marzo 2007 - Offerte anomale: accertata l'incongruità
degli elementi giustificativi presentati e di conseguenza delle
sottostanti voci di prezzo, è da presumere che quelle voci in***ano sulla
serietà ed affidabilità dell'intera offerta e pertanto non è necessaria
una verifica di incongruità della globalità dell'offerta: non è
pensabile che nel corso della giornata lavorativa il personale non debba
affrontare spese di vitto.
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Doveroso
differimento del termine per la presentazione della documentazione.
Tar Emilia Romagna, Bologna, sentenza n. 244 del
6 marzo 2007 - Procedura negoziata: la mancata presentazione di
alcuni documenti per fatto di terzi comporta l’obbligo per
l’amministrazione di prorogare i termini di presentazione,specialmente
se la fase sia posteriore alla gara fra i concorrenti invitati e
preliminare alla stipula del consequenziale contratto con il miglior
offerente.
Giurisprudenza richiamata
Consiglio di Stato, sentenza n. 3908 dell'
11 luglio 2002 -
Dopo l’aggiudicazione, termini perentori a discrezionalità della pa :
gustificato il ritardo di presentazione della polizza definitiva se dovuto
a difficoltà di terzi (ovvero della Compagnia di assicurazioni che ha
emesso la provvisoria).
a conferma di Tar Basilicata, Potenza, sentenza n. 655 del 30 luglio 2001 - Difficoltà a emettere la
definitiva da parte della Compagnia della provvisoria : dopo
l’aggiudicazione, la garanzia deve essere presentata prima della
stipula del contratto.
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È sufficiente
una dichiarazione unica per la totalità delle persone fisiche
Tar Emilia Romagna, Parma, sentenza n. 62 del 7
marzo 2007 - E’ legittimo che , nella fase iniziale di ammissione,
l’ente pubblico acquisisca una dichiarazione unica dell’impresa per la
totalità delle persone fisiche interessate, salva la verifica finale
circa la veridicità della dichiarazione medesima e l’eventuale
applicazione delle misure conseguenti; anche in considerazione della
circostanza che una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà,
ai sensi dell’art. 47, comma 2, del d.P.R. n. 445 del 2000, ben può
riferirsi a soggetti diversi dal dichiarante.
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Corte dei Conti:
differenza fra fatto-condotta e fatto-evento ai fini della prescrizione
Corte Dei Conti, Sezione Prima Giurisdizionale
Centrale, sentenza n. 17 del 6 febbraio 2007 - L'art. 1, c. 4 della legge n. 20/1994 ha attribuito alla Corte
dei conti i giudizi di responsabilità amministrativo-contabile degli
amministratori e dipendenti pubblici anche quando il danno sia stato
cagionato ad amministrazioni o enti pubblici diversi da quelli di
appartenenza.
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