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Sull’oggetto
di un appalto definito “servizio pubblico locale”: la concessione di
opera pubblica meglio si adatta alla gestione integrata delle strade
comprese nella Grande Viabilità romana
Tar Lazio, Roma,
sentenza n. 4315 dell’ 11 maggio 2007 - Non si possono
configurare i beni stradali (le strade in quanto tali e la loro rete
costituiscono già di per sé un’utilità giuridica diretta per la
collettività (non solo locale) in virtù della loro utilizzazione da
parte d’un numero indeterminato di persone), che già appartengono agli
enti e soggiacciono al regime demaniale ex art. 824 c.c., a guisa di
servizio pubblico: non v’è la possibilità, quindi e con riferimento
all’art. 112 del Dlg 267/2000 , di organizzarli in forma di servizio,
perché tale scelta non implica alcun vero valore aggiunto, in termini di
maggior fruibilità o di sicurezza, per meglio soddisfare le esigenze
sociali indicate nella norma, che già la loro proprietà pubblica non sia
in grado d’assicurare.
Giurisprudenza richiamata:
Consiglio di Stato, sentenza n. 1001 dell’ 1 marzo 2007 - La legge
impone alle a.t.i., costituite o costituende, di dichiarare le quote di
partecipazione sempre e comunque prima dell’aggiudicazione: l’intento
legislativo è di ammettere alla gara i soli raggruppamenti e
consorzi, ancorché costituendi, che siano e che dimostrino di essere gia
in possesso dei requisiti di capacità economico finanziaria e
tecnico-organizzativa secondo le relative percentuali e prima
dell’aggiudicazione.
Consiglio di Stato, sentenza n. 4655 del 25 luglio 2006 -
Associazione per cooptazione : nel caso di ipotesi regolata da 4° comma
dell’art. 95 del D.p.r. 554/99 (norma che resta “viva” anche con il
nuovo codice degli appalti a norma dell’articolo 257) il quale
consente alla singola impresa o all’associazione temporanea da
costituire, che abbiano i requisiti prescritti per partecipare alla gara,
di associare altre imprese qualificate anche per categorie ed importi
diversi da quelli richiesti dal bando, a condizione che i lavori eseguiti
da quest’ultime non superiori il 20% dell’importo complessivo dei
lavori e che l’ammontare complessivo delle qualificazioni posseduto da
ciascuna sia almeno pari all’importo dei lavori che saranno ad essa
affidati, la cauzione provvisoria basta sia intestata alla ditta
“capogruppo”, diversamente dalle altre ipotesi, di costituenda
associazione temporanea ordinaria (di tipo verticale od orizzontale)
secondo cui la garanzia fideiussoria provvisoria, deve essere intestata a
tutte le associate (senza bisogno della loro firma), che sono
individualmente responsabili delle dichiarazioni rese per la
partecipazione alla gara.
Consiglio di Stato, sentenza n. 7345 del 22 dicembre 2005 -
Affidamenti interni senza obbligo di procedura ad evidenza pubblica: il
<controllo analogo> (di cui all’art. 113, comma 5, lett. c), del
decreto legislativo n. 267/00) non vuol dire forme di dipendenza o di
subordinazione gerarchica ma la possibilità di esercitare una funzione di
direzione e di controllo della gestione; tale attività viene garantita
dal possesso della totalità o della maggioranza delle azioni della
società affidataria da parte dell’ente o degli enti pubblici
consorziati.
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Annullamento
della Soa di una non aggiudicataria
Consiglio di Stato,
sentenza n. 2119 dell’8 maggio 2007 - Annullamento della Soa
intervenuto dopo l’aggiudicazione definitiva (il rapporto è da
ritenersi pienamente consolidato con la consegna dei lavori) ma
prima della stipula del contratto nei confronti di un partecipante non
risultata aggiudicataria: poiché le operazioni di gara sono già
concluse, una tale circostanza non può legittimare il rifacimento di
tutta la procedura.
Documentazione correlata
Determinazione Autorità 30.07.2002 n. 19 - Mantenimento dei
requisiti e capacità legale a contrarre con la pa: tra presentazione
offerte, aggiudicazione e sottoscrizione del contratto, il rischio è
della provvisoria : con la determinazione numero 19 del 30 luglio 2002
l’Autorità dei lavori pubblici si preoccupa di segnalare alcune
problematiche relative ai criteri che le stazioni appaltanti debbono
seguire nei casi di annullamento dell’attestazione di qualificazione o
di ridimensionamento delle categorie e/o classifiche di qualificazione
nonché nel caso di applicazione dell’art. 75, comma 1, lettera h), del
d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554.
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Trasformazione
di un ’azienda speciale per le farmacie comunali in società per azioni
e cessione quota minoritaria del capitale sociale
Consiglio di Stato,
sentenza n. 2111 dell’8 maggio 2007 - Il testo unico 18
agosto 2000 n. 267 ha regolato l’intera materia delle forme giuridiche
di prestazione dei servizi pubblici locali, determinando l’abrogazione
delle leggi anteriori che regolavano le forme di prestazione di singoli
servizi: un comune può costituire una Società per Azioni per la gestione
del servizio farmaceutico alienando poi a terzi (anche soggetti non
farmacisti), mediante procedura di evidenza pubblica, una quota
minoritaria del capitale sociale.
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Sul
legittimo interesse ad agire davanti al Tar
Consiglio di Stato,
sentenza n. 2108 dell’8 maggio 2007 - L'interesse di mero
fatto, volto ad impedire puramente e semplicemente l'accrescimento
dell'altrui sfera giuridica, sfugge dall'ambito di operatività della
garanzia costituzionale di tutela giurisdizionale posta dagli artt. 24 e
113 Cost.: il diniego nei confronti di un’impresa di un’autorizzazione
per l’apertura di un centro commerciale fa venir meno la possibilità di
ricorso della stessa contro il favorevole provvedimento di
autorizzazione ottenuto da una ditta concorrente.
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Sul ruolo
della conferenza dei servizi
Consiglio di Stato,
sentenza n. 2107 dell’8 maggio 2007 - La Corte Costituzionale
ed il Consiglio di Stato hanno ritenuto che la conferenza di servizi
(istruttoria e decisoria) non costituisca un organo collegiale ma solo un
modulo procedimentale (organizzativo) suscettibile di produrre
un’accelerazione dei tempi procedurali e, nel contempo, un esame
congiunto degli interessi pubblici coinvolti.
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Sulla
rilevanza dell’informativa anti mafia
Consiglio di Stato,
sentenza n. 1951 del 3 maggio 2007 - Il carattere atipico
dell’informativa prefettizia antimafia fa sì che non siano valutabili
esclusivamente fatti aventi rilevanza penale o misure di prevenzione a
carico del soggetto interessato : al contrario, le informative prefettizie
in materia di lotta antimafia, possono essere fondate su fatti e vicende
aventi valore sintomatico e indiziario e mirano alla prevenzione di
infiltrazioni mafiose e criminali nel tessuto economico imprenditoriale,
anche a prescindere dal concreto accertamento in sede penale di reati.
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Differenza
di prescrizioni (in merito ai requisiti richiesti) fra bando pubblicato
sulla G.U.C.E: con quello apparso sul sito web dell’Amministrazione
Consiglio di Stato,
sentenza n. 1949 del 3
maggio 2007 - Qualora si dovessero presentare differenze,
nella richiesta dei requisiti per partecipare ad una gara, tra il bando
cartaceo e quello pubblicato in Internet, poiché una tale discrasia
presenta un effetto potenzialmente dissuasivo e, ancor più, delinea un
quadro di opacità sulle regole procedurali, bisogna interpretare la lex
specialis di gara nel senso della necessità del possesso del
requisito dell’idoneità tecnica ai fini della stipula piuttosto che
della partecipazione.
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Non si può
impugnare un atto futuro
Tar Campania, Napoli,
sentenza n. 4971 dell’ 11 maggio 2007 - È del tutto pacifico
oramai in giurisprudenza che la relazione tra aggiudicazione provvisoria
ed aggiudicazione definitiva è nel senso che solo la seconda determina
una effettiva lesione dell’interesse dell’impresa concorrente non
vincitrice, con la conseguenza che, sebbene sia ammissibile
l’impugnazione dell’atto preliminare ai fini di anticipare la tutela,
il ricorso diventa improcedibile se non è coltivato mediante
l’estensione del gravame anche all’atto finale del procedimento.
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Irritualità
della presentazione di una domanda non corredata dalla esibizione di un
documento di identità valido
Tar Campania, Napoli,
sentenza n. 4974 dell’ 11 maggio 2007 - L'allegazione al testo
della dichiarazione sostitutiva di volta in volta rilasciata di un valido
documento di identità, lungi dal costituire un vuoto formalismo,
costituisce piuttosto un fondamentale onere del sottoscrittore,
configurandosi - nella previsione dell'art. 38, 3° co., del D.P.R. n.
445/2000 - come l'elemento della fattispecie normativa teleologicamente
diretto a comprovare, non tanto (o meglio, non soltanto) le generalità
del dichiarante, ma ancor prima l'imprescindibile nesso di imputabilità
soggettiva della dichiarazione ad una determinata persona fisica: non è
solo la mancata allegazione della copia del documento di identità a
rendere impossibile il dispiegarsi degli effetti certificativi previsti
dalla corrispondente fattispecie normativa, ma anche la non validità del
documento stesso.
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Immodificabilità
della veste giuridica assunta in sede di presentazione dell’offerta
Tar Lazio, Roma,
sentenza n. 4242 del 10 maggio 2007
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La scelta se concorrere singulatim, in a.t.i. costituenda o in
a.t.i. già costituita, è oggetto di un diritto insindacabile degli
operatori economici e da ultimo riconosciuto dall’art. 4, par. 2, della
direttiva n. 18/2004, deve essere compiuta all’inizio della procedura
onde consentire alla Stazione appaltante ed ai concorrenti di avere
contezza della platea dei competitori e, soprattutto, del ventaglio
numerico delle offerte.
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Rapporti fra
SOA, qualità e dimezzamento della cauzione provvisoria
Tar Sicilia, Catania,
sentenza n. 752 del 3 maggio 2007 - A fronte del sistema
di qualificazione che abilita l’impresa a concorrere per determinate
tipologie di lavori, scandite qualitativamente dalle classifiche e
per importi dalle classifiche, si pone poi il sistema di certificazione
della qualità che, secondo l’espressa dizione normativa (art. 4 comma 2
e 3 DPR 34/2000) è riferito al “complesso” degli aspetti gestionali
dell’impresa, quindi con riferimento alla “globalità” delle
categorie e delle classifiche, viene comprovato nella certificazione SOA,
e contiene l’attestazione della presenza nella organizzazione di impresa
degli elementi significativi del sistema di qualità che l’impresa
applica alle produzioni corrispondenti alle diverse categorie di lavori
per le quali l’impresa intende qualificarsi, secondo il documento di cui
all’allegato C del DPR 34/2000.
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Mancata
dimostrazione dei requisiti di ordine speciale (relativamente al costo del
personale) e legittima escussione della cauzione provvisoria
Tar Sicilia, Palermo,
sentenza n. 1337 del 10 maggio 2007
- L’integrazione della documentazione prodotta
è possibile solo nelle ipotesi in cui, seppur in modo insufficiente, la
ditta partecipante abbia fornito un principio di prova in ordine al
requisito che deve dimostrare di possedere, mentre non è consentita ove
tale integrazione condurrebbe al deposito tardivo di un documento
mancante: legittima l’esclusione dalla procedura e l’escussione
della provvisoria per mancata comprova dei requisiti di ordine speciale.
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