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E’ possibile a
norma dell’attuale articolo 68 comma 13 che, giustificata dall’oggetto
dell’appalto, una lex specialis di gara per un appalto di forniture
faccia riferimento ad un ben determinato prodotto, senza l’obbligo di
accompagnare la descrizione del bene con la dicitura “o equivalente”?
E’ legittima l’esclusione di un’impresa che si è presentata con un
prodotto “equivalente”?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4884 del 19 settembre 2007 - E’ legittimo che una Stazione Appaltante
indica una gara per la fornitura di ricambi della stessa marca degli
autobus di proprietà in quanto tale “discriminazione” è giustificata
dall’oggetto dell’appalto: la garanzia per la manutenzione degli
stessi è condizionata all’utilizzazione di ricambi originali; la società,
che offre prodotti difformi da quelli oggetto di gara, deve essere
esclusa
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Può una
commissione giudicatrice integrare i criteri di valutazione delle offerte,
mediante annotazioni, allorché si sono già aperte le buste
contenenti le offerte tecniche?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4879 del 19 settembre 2007 - E’ principio pacifico quello secondo cui
eventuali specificazioni o integrazioni dei criteri di valutazione
indicati dal bando di gara o dalla lettera d'invito possono essere
stabilite dalle commissioni giudicatrici soltanto prima della apertura
delle buste relative alle offerte
Giurisprudenza richiamata:
Consiglio di Stato, sentenza
n. 155 del 20 gennaio 2004 - Una commissione di gara, essendo un
collegio perfetto, deve essere al completo per quando riguarda le attività
implicanti valutazioni di carattere tecnico discrezionale : la
specificazione e l'integrazione dei criteri generali di valutazione delle
offerte, già indicati nel bando o nella lettera d'invito, può essere
fatta solo prima dell' apertura delle buste recanti le offerte
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Trattativa
privata dopo un gara pubblica andata deserta: il fatto che sia
pervenuta “una sola offerta“, è motivo sufficiente per
legittimare la sospensione della procedura da parte dell’amministrazione
e la sua sostituzione, di nuovo, con quella dell’asta pubblica?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4877 del 19 settembre 2007 - Posto che l’avviso di trattativa privata non
contiene la previsione di aggiudicazione anche in presenza di una sola
offerta, l’amministrazione gode della facoltà di non procedere
all’affidamento dell’appalto in relazione al libero apprezzamento
dell’interesse pubblico volto a garantire la presenza di un minimo di
concorrenzialità nell’offerta.
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Si può
affermare che gli impianti di distribuzione del carburante, , sono
ritenuti compatibili con qualsiasi destinazione di zona, stante la loro
attitudine di servire ad ogni tipo di attività?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4887 del 19 settembre 2007 - La localizzazione di un impianto di
distribuzione di carburante, ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n. 32/98,
non è esclusa dalla destinazione dell’area a verde pubblico o a verde
attrezzato
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E’ legittima
una clausola di un bando che preveda che <l’esclusione dalla
procedura di gara del primo classificato o del concorrente che segue in
graduatoria oppure di entrambi i concorrenti comporterà la riformulazione
della media aritmetica, la determinazione della nuova soglia di anomalia e
la conseguente eventuale nuova aggiudicazione>?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4840 del 17 settembre 2007 - Una tale disposizione risulta illegittima in
quanto in contrasto con l’attuale norma di cui all’articolo 48 del
decreto legislativo 163/2006 smi (allora articolo 10 comma 1 quater della
L. 109/94 smi) in quanto il contenuto della norma va inteso nel
senso che si procede alla determinazione della nuova soglia di anomalia
dell’offerta solo quando entrambi i partecipanti alla gara
(classificatasi ai primi due posti nella graduatoria provvisoria) non
forniscano la prova o non confermino le loro dichiarazioni, non potendosi
ammettere che il comportamento del secondo classificato (di per sé
influenzabile da sollecitazioni esterne, miranti alla rideterminazione
della soglia di anomalia) abbia decisivo rilievo per l’aggiudicazione
della gara
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L’ANGOLO
DELLA CORTE DEI CONTI
Corte dei Conti, Sezioni Unite, sentenza
n. 5 del 19 luglio 2007 - Quando il danno è la
sommatoria di pagamenti frazionati nel tempo tutti risalenti ad un unico
atto deliberativo o, comunque, ad un'unica manifestazione di volontà, la
decorrenza della prescrizione va individuata nella data di ciascun
pagamento. (Tratto dal sito www.amcorteconti.it)
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Corte dei conti, Sezione prima giurisdizionale
centrale, sentenza n. 203 del 17 luglio 2007 -
Qualora la condotta dell'appellato sia al limite della colpa grave (la cui
soglia non è stata superata), è possibile compensare fra le parti le
spese di giudizio, anche con riferimento alle spese legali che restano a
carico dell'appellato e che, pertanto, non saranno rimborsate
dall'Amministrazione di appartenenza Tratto dal sito www.amcorteconti.it)
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Corte dei conti, Sezione prima giurisdizionale
centrale, sentenza
n. 201 del 12 luglio 2007 - La Corte dei conti può conoscere
dell'istanza proposta, ai sensi dell'art. 58 del R.D. 13 agosto 1933, n.
1038, da un comune e volta ad ottenere l'accertamento del diritto alla
restituzione di una somma da parte dell'ex concessionario del Servizio di
Esattoria a titolo di canoni relativi ad utenze acquedotto non riscossi,
dato che in materia esiste una concorrenza di soggetti legittimati a
proporre l'azione risarcitoria derivante da inadempimento del
contratto di esattoria, esercitabile anche dall'Ente nel caso in cui
nessuna iniziativa sia stata assunta da altri soggetti, né in sede di
giudizio di conto né in sede di giudizio di responsabilità (Tratto dal
sito www.amcorteconti.it)
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Corte dei conti - Sezione seconda
giurisdizionale centrale d’appello - sentenza n.
238 del 13 luglio 2007 - Giudizio di responsabilità amministrativa -
azione di responsabilità amministrativo-contabile – enti locali –
occupazione appropriativa - danno finanziario per il mancato completamento
di procedura espropriativa – individuazione – maggiore esborso per il
prezzo del terreno per la indennità di esproprio e per interessi
rivalutazione spese di giudizio e legali – occupazione appropriativa –
sindaco – mancata definizione della procedura di esproprio –
responsabilità – sussiste – colpa grave per il decorso del termine
utile per la conclusione regolare del procedimento – sussiste - sindaco
- dovere di iniziativa e di vigilanza delle procedure di esproprio –
sussiste - segretario comunale – responsabilità - sussiste. (Tratto dal
sito www.amcorteconti.it)
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