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Adesso si che ci sarà un po’ di
confusione, almeno fino a che la stessa Consulta non si esprimerà sui
ricorsi del Consiglio dei ministri avverso le Leggi regionali: consiglio ?
seguire sempre la normativa nazionale ove possibile!
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E’ doveroso affermare che pur in presenza
di un appalto sotto soglia, debbano essere comunque rispettati i principi
fondamentali del Trattato idonei a consentire l’esercizio di un potere
conforme ai canoni della parità di trattamento, della trasparenza e della
pubblicità, al fine di garantire un assetto concorrenziale del mercato.?
quali sono gli ambiti di competenza dello Stato
rispetto alla competenza delle Regioni per quanto concerne la
possibilità di legiferare in materia di appalti pubblici? quanto è ampio
il concetto di tutela della concorrenza?
l’intervento statale è astrattamente
riconducibile ai principi della concorrenza nel mercato o della
concorrenza per il mercato o ad entrambi ?
almeno per gli appalti sottosoglia è prevista
la competenza esclusiva regionale?
le leggi regionali possono imporre diverse
modalità di presentazione delle cauzioni provvisorie e definitive
rispetto a quanto sancito dagli artt. 75 e 113?
bisognerà aspettare l’esito dei ricorsi
della Presidenza del Consiglio dei Ministri avverso le Leggi regionali
appena emanate per sapere della loro presunta illegittimità
costituzionale?
Corte Costituzionale, sentenza
n. 401 del 23 novembre 2007 - Il ricorso alla Corte Costituzionale da parte
delle Regioni Toscana e Veneto, della Provincia autonoma di Trento e delle
Regioni Piemonte, Lazio e Abruzzo ad alcuni articoli del codice dei
contratti (dlgs. 163/2006 smi) porta alla dichiarata anticostituzionalità
dell’ art. 5, c.2, dlgs. 163/2006 limitatamente alle parole
"province autonome”; dell’ art. 84, commi 2, 3, 8 e 9 dlgs.
163/2006 (composizione della Commissione giudicatrice e alle modalità di
scelta dei suoi componenti) nella parte in cui, per i contratti
inerenti a settori di competenza regionale, non prevede che le norme in
esso contenute abbiano carattere suppletivo e cedevole rispetto ad una
divergente normativa regionale che abbia già diversamente disposto o che
disponga per l’avvenire ; art. 98, comma 2 : risulta quindi confermata
la competenza statale in quanto deve, infatti, rilevarsi che – avendo
riguardo al fine perseguito dal legislatore statale, di assicurare che le
procedure di gara si svolgano nel rispetto delle regole concorrenziali
poste a presidio dei principi della libera circolazione delle merci, della
libera prestazione dei servizi, della libertà di stabilimento, nonché
dei principi della trasparenza e della parità di trattamento – le
procedure di qualificazione e selezione dei concorrenti, le procedure di
affidamento (esclusi i profili attinenti all’organizzazione
amministrativa), i criteri di aggiudicazione, ivi compresi quelli che
devono presiedere all’attività di progettazione ed alla formazione dei
piani di sicurezza, nonché i poteri di vigilanza sul mercato degli
appalti, rientrano nell’ambito della tutela della concorrenza di cui
all’art. 117, secondo comma, lettera e), Cost. Con particolare
riferimento al subappalto, incluso anch’esso nell’ambito applicativo
della norma in esame, deve rilevarsi che lo stesso costituisce un istituto
tipico del rapporto di appalto, come tale disciplinato dal codice civile
(art. 1656) e inquadrabile nell’ambito dei contratti di derivazione.
Sebbene caratterizzato da elementi di sicura matrice pubblicistica, detto
istituto conserva la sua natura privatistica e rientra nell’ambito
materiale dell’ordinamento civile. Nondimeno, esso, per taluni profili
non secondari, assolve anche ad una funzione di garanzia della
concorrenzialità nel mercato e quindi, anche per questo aspetto,
appartiene alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
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A quale giudice deve rivolgersi una
Compagnia di assicurazione per ottenere l’annullamento di un decreto con
il quale un’amministrazione, a seguito del fallimento di un’impresa
concessionaria di un servizio, richiede l’escussione della relativa
garanzia?
Tar Lazio, Roma sentenza
n. 11445 del 19 novembre 2007 - Le controversie
inerenti pretese economiche che, quantunque connesse con il rapporto
concessorio, trovano la loro matrice nella convenzione che accede alla
concessione, non rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice
amministrativo per rientrare nella giurisdizione del giudice ordinario in
materia di diritti.
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Sorteggio dei requisiti di ordine speciale
con relativa escussione della cauzione provvisoria: in caso di Ati
costituenda, può opporre ricorso la sola mandataria?
Tar Campania, Salerno, sentenza
n. 2796 del 23 novembre 2007 - Il ricorso è inammissibile perché sottoscritto
solo dal rappresentante della società capogruppo, pur trattandosi di una
ATI non costituita, ma costituenda.: infatti, in ambito comunitario
ciascuno Stato membro ben può prevedere che, in caso di ATI costituenda,
il ricorso debba essere sottoscritto da ciascuna impresa, senza perciò
ledere i principi comunitari (in senso conforme sentenza Corte di
Giustizia della Unione europea 8/9/2005, d'altra parte, non avrebbe alcun
senso consentire l'impugnazione da parte di una sola impresa di un
provvedimento conseguente all’esclusione di una gara, se poi in
ipotesi le altre imprese collegate non hanno manifestato alcun interesse.
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L’applicazione del principio del
"favor partecipationis" che cosa implica in caso di
inadempimenti meramente formali? È ammessa la possibilità di
partecipazione in raggruppamento sia orizzontale che verticale e di non
escludere la possibilità, nel caso di raggruppamento orizzontale, che
solo per una determinata parte il servizio sia eseguito da più di una
impresa della medesima associazione? Quali sono le caratteristiche di
un’”associazione orizzontale”, di un’”associazione verticale”
o di una “mista” ?.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5932 del 21 novembre 2007 - In forza del principio del "favor
partecipationis", l'inosservanza delle prescrizioni del bando di gara
circa le modalità di presentazione delle offerte, implica l'esclusione
dalla gara stessa solo quando si tratti di prescrizioni rispondenti ad un
particolare interesse della stazione appaltante, o poste a garanzia della
"par condicio" dei concorrenti, senza che si possa procedere
alla esclusione del concorrente, per mancata osservanza di una determinata
formalità, ove questa non sia prevista espressamente a pena di esclusione
Giurisprudenza
correlata
Consiglio di Stato, sentenza
n. 82 del 13 gennaio 2005 - Deve essere favorita la maggior
partecipazione possibile: in caso di clausole equivoche o di dubbio
significato deve preferirsi l’interpretazione che favorisca la massima
partecipazione alla gara (piuttosto che quella che la ostacoli), e quella
che sia meno favorevole alle formalità inutili: ciò in vista del favore
della partecipazione del maggior numero possibile di concorrenti alle
pubbliche gare, al fine di ottenere le prestazioni richieste ad un prezzo
quanto più vantaggioso, in termini qualitativi e quantitativi, per
l’Amministrazione
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Convenzione per l’affidamento in
concessione trentennale per la conduzione dei servizi idrico, fognario e
di distribuzione del gas e delle opere occorrenti per la rinnovazione, il
potenziamento e l’estensione degl’impianti acquedottistici, fognarî e
depurativi: può un Comune pretendere che venga sindacata la legittimità
di una gara del 1990, da nessuno impugnata né annullata dal comune
medesimo?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5955 del 21 novembre 2007 - Ai fini dell’applicazione dell’articolo 113,
comma 15-bis, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 cioè della
prosecuzione o dell’anticipato recesso delle concessioni di servizi
pubblici, rileva soltanto il fatto che la concessione sia stata affidata
con gara o senza gara, e non anche che essa sia stata affidata mediante
gara legittimamente indetta e condotta
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Gara per la fornitura di cinque
“gruppi” di arredi ed attrezzature da destinare ad un palazzetto
dello Spor: la richiesta di dimostrare di aver fornito ed ultimato, con
buon esito, nell’ultimo quinquennio, attrezzature “analoghe” a
quelle oggetto dell’appalto, può riguardare anche arredi per uffici,
aule didattiche, camere oscure , tavoli da riunione, librerie e sediame?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5948 del 21 novembre 2007 - Spetta all’Amministrazione individuare
specifici requisiti d’ammissione e di partecipazione ad una gara al fine
di meglio per-seguire l’interesse pubblico concreto:viene quindi
confermato il giudizio tecnico-discrezionale espresso di non
rispondenza ad un impianto sportivo da attrezzare delle forniture
pregresse che parrebbero più adatte ad aziende ed uffici pubblici..
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Qualora allegato ad un capitolato d’oneri
di un appalto di servizi, ci sia un “prospetto di determinazione della
spesa annua” che indica i parametri minimi da osservare nella
formulazione dell’offerta, si può affermare che le indicazioni
dell’allegato costituiscono i prezzi minimi, posti a base della gara,
non soggetti a ribasso?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5975 del 21 novembre 2007 - Il prospetto in questione assolve alla
funzione di definire, indicativamente, l’onere economico per la
realizzazione del servizio, determinato dall’amministrazione attraverso
un’analisi delle componenti del servizio e dei relativi prezzi, ma non
vi è alcuna ragione logica o giuridica che imponga di attribuire a tale
prospetto anche il valore di base minima delle offerte, non derogabile al
ribasso: pertanto, l’amministrazione ha correttamente ammesso alla
procedura selettiva anche le offerte che contenevano ribassi rispetto al
prezzo base, individuato nella scheda esplicativa..
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Dopo quali atti, un’aggiudicazione
provvisoria diventa definitiva? Anche in una Società di capitali,
l’ultima parola è demandata al Consiglio di Amministrazione rispetto
alla Commissione di gara o al responsabile del Procedimento? La
giurisprudenza amministrativa distingue, in tema di annullamento di
aggiudicazione, l'ipotesi di annullamento dell'aggiudicazione
provvisoria, da quella dell'annullamento di ufficio dell'aggiudicazione
definitiva?.
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5925 del 21 novembre 2007 - L’aggiudicazione definitiva di una gara
pubblica dei contratti della p.a. (nonché di un organismo privato tenuto
ad operare con le regole dell’evidenza pubblica, non è un atto
meramente confermativo dell'aggiudicazione provvisoria, essendo diverso da
quest'ultimo per soggetto, competenza, forma e contenuto e presupponendo
una nuova valutazione dei fatti, delle norme e delle circostanze inerenti
al procedimento di gara intatti le norme speciali, configurano la
procedura in funzione della scelta del contraente e non della formazione
dell’accordo, che resta subordinato alla approvazione dell’esito della
gara oltre che al controllo della stazione appaltante sugli atti posti in
essere dalla Commissione ed a tutti gli ulteriori adempimenti richiesti
all’aggiudicatario provvisorio (prova dei requisiti; costituzione della
deposito cauzionale in assenza del quale non poteva essere perfezionato il
vincolo negoziale).: la parola definitiva, spetta, dunque alla società
che ha indetto la gara, alla quale, secondo le regole generali, competono
anche eventuali ripensamenti circa la persistenza, in concreto, della
volontà di contrarre, in presenza di sopravvenute, contrarie valutazioni
di opportunità e convenienza (sia pure con i limiti derivanti
dall’affidamento ingenerato nei partecipanti).
Giurisprudenza
correlata
Consiglio di Stato, sentenza
n. 4426 del 13 luglio 2006 - L’annullamento dell’aggiudicazione
definitiva deve essere conosciuto: Esercizio del potere di annullamento
d’ufficio che compete all’Amministrazione, quando venga a conoscenza
di vizi suscettibili di rendere illegittimo il provvedimento dalla stessa
adottato: è a sua volta illegittimo il provvedimento adottato in
via di autotutela senza la previa comunicazione dell’avvio del relativo
procedimento sempre che si tratti dell’annullamento
dell’aggiudicazione definitiva
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Gara per la fornitura di computers
portatili: se nel capitolato speciale d’appalto è prevista la
fornitura di tre distinti tipi di prodotti, e cioè P.C. con monitor di
15”, di 17” e di 17” multimed, con relativa produzione di un
campione per ciascun tipo di prodotto, è lecito escludere l’impresa che
non si presenta con tutti e tre i campioni?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5933 del 21 novembre 2007 - Poiché la fornitura di tre tipi di monitor, tra
cui quello da 15”, costituisce requisito indispensabile per partecipare
alla gara, in rispondenza alle particolari esigenze delle aziende
consorziate che hanno richiesto anche monitor da 15”, è legittima
l’esclusione dell’impresa la cui offerta preveda solo il monitor da
15” in quanto non ha pregio sostenere che il capitolato si limitava a
indicare le caratteristiche minime degli elementi hardware, con ciò
risultando nella disponibilità dei concorrenti offrire prodotti con
caratteristiche migliorative, ivi comprese le dimensioni del monitor
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Gara per il servizio di assistenza tecnica
per l’uso delle apparecchiature informatiche di un Comune: è legittimo
escludere un’Ati le cui referenze bancarie sono generiche e non
contenenti l’attestazione richiesta dal bando? l’attestazione bancaria
dal contenuto in conferente, può essere successivamente completata?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5909 del 21 novembre 2007 - Poiché cui bando prescriveva che i concorrenti,
e in caso di associazione temporanea di imprese ciascuna delle imprese
associate, dovessero presentare, a pena d’esclusione, «dichiarazioni da
parte di almeno due istituti bancari … dalle quali risulti
specificamente che il concorrente dispone di mezzi finanziari adeguati per
assumere ed eseguire la fornitura di cui al presente bando» (sezioni 1 e
2 del bando), e ribadiva, nell’elenco delle cause d’esclusione
contenuto nella sezione 3, che si sarebbe pronunciata l’esclusione dalla
gara quando «le dichiarazioni da parte di almeno due istituti bancari …
non attestino specificamente quanto richiesto dal presente bando di gara»
risulta legittima l’esclusione dell’Ati le cui referenze bancarie
attestino che essa <dispone di mezzi finanziari adeguati ad assumere ed
eseguire fornitura di cui al bando allegato> ed inoltre che <«il
nominativo sopra menzionato, nostro cliente» «opera regolarmente,
assolve con puntualità gli impegni e, nell’ambito settoriale, gode di
stima e considerazione»>
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Come individuare il soggetto che,
all’interno dell’associazione temporanea, è facoltizzato alla stipula
di contratti di subappalto?
Consiglio di Stato, sentenza
n. 5906 del 21 novembre 2007 - Nel caso del raggruppamento temporaneo chi
concorre e chi poi stipula il contratto è l’associazione e non le
imprese che la costituiscono; non si tratta, come è noto, di un autonomo
centro di imputazione giuridica, ma di una mera aggregazione finalizzata
ad agevolare (grazie alla sommatoria dei requisiti degli aderenti) il
dispiegarsi del gioco della concorrenza: è peraltro evidente che il
rapporto si costituisce in capo all’associazione temporanea, nella
persona del mandatario, e non in capo ai singoli componenti, di
conseguenza è del tutto fisiologico che questi non possano disporre,
mediante contratti di subappalto, di obbligazioni di cui non sono
direttamente titolari
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