|
|
|
|
L'autonomia
degli enti non deve trasformarsi in anarchia
|
|
|
..
Il
vostro articolo pubblicato in data 22 marzo 2002 rappresenta la conferma di
un caos annunciato.
Più
volte il vostro giornale ha posto giustamente l’accento sulle distonie di
un processo di profondo cambiamento nella gestione degli enti locali e sulla
necessità di punti fermi di riferimento.
La
confusione negli enti locali regna sovrana e si è ormai alle
interpretazioni personalizzate di amministratori e amministrativi.
È
urgente che chi di dovere chiarisca, ai sensi della vigente normativa: a)
che non si può eliminare la figura del segretario comunale in un ente
locale, solo perché qualcuno ritiene di poterne fare a meno; b) che tutti
gli enti locali sono tenuti all'applicazione della normativa costituzionale
e nazionale posta a base della certezza del diritto e di una efficace e
trasparente azione amministrativa a tutela dei cittadini.
Giuseppa
Santoro Alatri (Frosinone)
(da
www.tiscali.it/ilbollettino)
|
|
|
Certezza
del diritto |
|
|
|
..
È
un grande piacere leggere (ItaliaOggi del 22 marzo scorso) che finalmente
sappiamo a chi rivolgerci per dare concreta attuazione a una riforma
legislativa costituzionale.
Basterà
contattare gli amministratori comunali di Castel di Tora, nota città in
quel di Rieti di ben 320 abitanti (!).
Infatti
in quel provvidenziale pensatoio politico-amministrativo, altro che
l’Osservatorio dell'università di Pavia, in quattro e quattrotto si è
risolto il problema di come far funzionare nei comuni il nuovo titolo V
della Costituzione, impresa questa finora difficilissima per parlamento,
regioni e governo: basta eliminare fisicamente il segretario comunale.
Insomma, finalmente è tornata la certezza del diritto.
Savino
Macario Flano Romano (Roma)
(da
www.tiscali.it/ilbollettino)
|
|
|
|
Metafore
musicali |
|
|
..
Evidentemente
l’ineffabile sindaco di Castel di Tora deve essere uno strenuo seguace di
John Kenneth Galbraith il quale, nella sua "Storia dell'economia,
passato e presente" sostiene che, nell'organizzazione del futuro, il
ruolo del direttore generale andrà sempre più perdendo d'importanza.
Come
in una jazz band, mancherà la figura istituzionale del direttore
permanente.
Altrettanto
evidentemente i segretari dei comuni d'Italia sono invece seguaci di Peter
Drucker, il quale, in "Aspettando l'avvento della nuova
organizzazione", sostiene che il modello per le organizzazioni future
sarà quello dell'orchestra sinfonica.
E
nell'orchestra, si sa, non può mancare un direttore, che dia il tempo e
garantisca il suono sincronizzato dei singoli elementi, assicurando la
giusta tonalità e l'intensità melodica di ogni strumento musicale (la
qualità del prodotto).
Per
la verità, già Federico Fellini, nel suo film Prova d'orchestra aveva
provato a sostituire il direttore con un metronomo.
Ma
in questo caso non si ottiene una vera orchestra, ma solo una pianola
meccanica.
Mancherebbe
l’armonia, la sintesi e la fusione di tutti nell'uno.
E
l’esecuzione musicale diverrebbe fredda, grigia, senza sentimento,
burocratica e con un brutto risultato finale: proprio l’ascoltatore che
(il cliente) che si pretende di servire si sentirebbe tradito.
Spero
con queste metafore di essermi fatto capire bene anche dai non addetti ai
lavori, onde evitare errori madornali le cui conseguenze dannose sarebbero
proprio a carico del privato cittadino che è il destinatario finale di ogni
servizio pubblico.
Antonio
Napolitano Piene di Cozzano (Mantova)
(da
www.tiscali.it/ilbollettino)
|
|
|
A
chi giova? |
|
|
|
..
A
chi giova eliminare i segretari comunali ?
Il
comune di Castel di Tora, 320 abitanti, ha deciso di non prevedere nello
statuto la figura del segretario comunale, sostituendolo con il
vicesegretario.
La
ragione principale è lo stipendio di un segretario che, anche
convenzionato, è troppo alto per il piccolo comune, mentre il
vicesegretario lavora a tempo pieno e a costi contenuti.
Questa
scelta è un atto di coraggio, che i sindaci dei piccoli comuni dovrebbero
prendere a esempio.
Si
discute sulla legittimità della decisione, sostenendo che lo statuto non può
prevalere sulla legge.
Ritengo
che il ruolo dello statuto nella gerarchia delle fonti sia stato modificato
dopo l'entrata in vigore del nuovo articolo 114 della Costituzione, che
stabilisce il principio di pari ordinazione fra stato, regioni, comuni,
province e città metropolitane e prevede lo statuto come principale
strumento di autonomia; tali elementi hanno conferito allo statuto una
rilevanza pari a quella delle altre fonti normative di livello nazionale,
almeno per gli aspetti organizzativi, per cui gli artt. 97 e seguenti del
dlgs n. 267/2000 si applicano solo se il segretario è previsto dallo
statuto; ci si dimentica che lo statuto non è soggetto alle leggi, ma ai
principi fissati dal Testo unico e che fra le materie di stretta competenza
statutaria vi sono i criteri generali in materia di organizzazione; il Testo
unico non stabilisce più, come la legge 142/90, che ogni comune deve avere
un segretario.
Prendiamo
atto che è caduto uno dei principi della legge di riforma delle autonomie
ed è stato intrapreso un percorso di auto organizzazione.
Occorre
dare ai Comuni il potere di ridisegnare il ruolo del segretario in funzione
dell'assetto organizzativo, riportandolo al centro del procedimento
amministrativo e della responsabilità degli atti.
Il
segretario é il dirigente naturale dei Comuni che non possono permettersi
un dirigente; deve avere con il Comune un rapporto non di precarietà ma di
stabilità (come per le Comunità Montane), che preveda l'accesso per
concorso (come in Trentino Alto-Adige), meccanismi di mobilità adeguati.
Claudio
Demartis Riola Sardo (Oristano)
(da
www.tiscali.it/ilbollettino)
|
|
|
|
Cartellino
giallo
|
|
|
..
Su
ItaliaOggi di venerdì 22 marzo 2002, alla pagina 15, è stato pubblicato un
articolo dal titolo "Cancellato il segretario comunale. Castel di Tora
applica (per primo) la riforma costituzionale" a firma di Achille
Maccapani.
Ebbene,
le cose non stanno assolutamente così; scorrendo attentamente l'articolo a
fondo pagina a firma di Luigi Oliveri il lettore capisce che lo statuto
approvato dal comune in questione viola palesemente la Costituzione.
Il
fatto è, però, che il giornale, con la tecnica dello "scoop",
spara in neretto un titolone a tre colonne assolutamente fuorviante,
correggendo poi il tiro con un successivo commento.
Questo
modo di presentare la notizia non ci è piaciuto affatto, e non ci è
piaciuto a prescindere dai contenuti dello statuto del comune di Castel di
Tora.
Su
tali contenuti, infatti, sarebbe sin troppo facile controbattere con sicuro
successo con argomentazioni di diritto da parte di segretari comunali che
hanno lavorato e continuano a lavorare con impegno e serietà, in piccoli
comuni dove non sembra proprio che abbondino i giuristi e dove la funzione
del segretario/consulente ci appare ancora assolutamente indispensabile.
Ammonizione
con diffida per ItaliaOggi; questo sarebbe un bel titolo.
Paolo
Ricciarelli, Paolo Cristiano, Laura Fiorino, Giuseppe Grauso e Giovanni
Dionisi
(da
www.tiscali.it/ilbollettino)
|
|
©2002 - SISTEMI GENERALI INFORMATIVI
|
|