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Aggiornamenti
febbraio 2016
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8/02/2016
Ral_1807
Una
dipendente trasforma il suo rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo
parziale orizzontale con decorrenza dal 1° novembre 2015.
La
suddetta dipendente prima di tale data, essendo in attesa di un bambino,
nell’ambito del rapporto di tempo pieno, si trova a godere già del
congedo di maternità, con data presunta del parto fissata alla fine di
novembre 2015.
Pertanto,
si chiede, se, nell’ambito di tutto il complessivo periodo di congedo di
maternità (cinque mesi), sarà dovuta la retribuzione prevista per il
rapporto di lavoro a tempo pieno oppure se, a far data dal 1° settembre,
data di costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale, deve essere
riconosciuta una retribuzione ridotta in coerenza con i contenuti del nuovo
rapporto di lavoro?
Per
il periodo di congedo parentale remunerato in misura ridotta (30%), la base
stipendiale per il calcolo deve essere identificata con quella prevista
nell’ambito del rapporto di lavoro a tempo pieno oppure con quella
connessa al rapporto di lavoro a tempo parziale?
Ral_1809
Un
lavoratore a tempo determinato, che vince un concorso a tempo indeterminato
bandito dal medesimo ente, deve
esaurire tutte le ferie maturate e non godute con il contratto a tempo
determinato, prima di essere assunto a tempo indeterminato?
Ral_1810
Nel
caso del dipendente che si assenta per cause impreviste e/o imprevedibili e
lo comunica al datore di lavoro pubblico nello stesso giorno dell’assenza,
a quale istituto occorre fare riferimento, tenuto conto che, in base alle
regole procedurali adottate dall’ente in materia di permessi per motivi
permessi personali, il lavoratore che si voglia avvalere dei permessi
dell’art.19, comma 2, del CCNL del 6.7.1995 deve formulare un aspecifica
richiesta in forma scritta da presentare con congruo anticipo e
comunque almeno due giorni prima? E’ possibile imputare tali assenze
all’aspettativa per motivi personali o familiari?
Ral_1811
Nel
caso in cui, un comune ai sensi dell’art.14 del CCNL del 22.1.2004,
stipulasse una convenzione con altro ente per l’utilizzo a tempo parziale
di un dipendente di questo ultimo, per un orario di 12 ore settimanali,
l’ente utilizzatore potrebbe conferire al suddetto dipendente la titolarità
di una posizione organizzativa?
Ral_1812
Il
segretario generale di un ente è stato incaricato della sostituzione, ad
interim, di un dirigente di un settore dell’ente. Può essere corrisposta
al segretario una indennità, dato che nella contrattazione integrativa
dell’ente, tale indennità è prevista per il personale dirigenziale
incaricato ad interim della titolarità di ulteriore settore oltre il
proprio? Può in ogni caso essere attribuita al suddetto segretario, in virtù
di tale incarico, l’indennità di risultato?
Ral_1813
Un
dipendente rientra da un periodo di comando presso altra amministrazione con
un certo numero di giorni di ferie maturati e non fruiti presso l’ente
utilizzatore. Tale giorni possono essere fruiti presso l’ente di
appartenenza, dopo il rientro? L’ente di appartenenza può chiederne il
rimborso a quello utilizzatore, trattandosi di giorni di ferie maturati e
non goduti presso quest’ultimo?
Ral_1815
Come
possono essere gestite le richieste di fruizione dei permessi per motivi di
studio, ai sensi dell’art.15 del CCNL del 14.9.2000, pervenute dopo la
chiusura del termine stabilito dall’ente per la presentazione delle
domande e la pubblicazione dell’elenco degli aventi diritto? Come
comportarsi nel caso in cui le richieste successive, cumulate alle
precedenti già accolte per il medesimo anno, superassero il tetto del 3%?
Ral_1816
Un
ente, prima del 2010, sulla base di una propria autonoma decisione, ha
azzerato il fondo per il lavoro straordinario. E’ possibile ricostruire,
ora, il suddetto fondo per poter fronteggiare situazioni di lavoro
eccezionale?
Ral_1817
Ai
fini dell’applicazione dell’art.36 del CCNL del 14.9.2000, concernente
l’indennità di maneggio valori, si chiede di sapere se, nella nozione di
“valori di cassa” ivi richiamata, possono rientrare i:
-
pagamenti effettuati con carte di credito o bancomat;
-
buoni pasto;
-
buoni dote scuola;
-
voucher;
-
i pagamenti effettuati tramite POS.
Ral_1818
Un
dipendente è collocato in reperibilità per un periodo di 12 ore, dalle
19,30 di un giorno alle 7,30 di quello successivo. Nell’ambito di tale
periodo il suddetto lavoratore è chiamato a rendere una prestazione
effettiva di 4 ore, per le quali gli viene corrisposto il compenso per
lavoro straordinario.
Per
le restanti 8 ore l’ente deve corrispondere l’indennità di reperibilità
con la maggiorazione aggiuntiva del 10%, come previsto dall’art.23, comma
4, del CCNL del 14.9.2000?
Ral_1819
Un
dipendente ha reso regolarmente la prestazione lavorativa dovuta per tutto
l’orario previsto in relazione ad una determinata giornata.
Successivamente,
dopo aver timbrato l’uscita, si è recato dal proprio medico che ha
certificato, secondo le vigenti disposizioni legislative, una malattia con
una prognosi di 5 giorni a decorrere, come data di inizio della patologia,
dal giorno stesso in cui il dipendente aveva comunque lavorato, prima di
recarsi allo studio medico.
Quale
disciplina si deve applicare? Il dipendente ha diritto al recupero
dell’intera giornata lavorativa che risulta coperta dal certificato di
malattia?
Ral_1820
Come
devono essere remunerati, i periodi di assenza effettuati da un dipendente
di un ente, già in malattia con retribuzione al 50%, che si sottopone ad un
progetto di recupero, ai sensi dell’art. 21 comma 1 lettera a) del CCNL
del 14/09/2000, che rinvia, per la parte economica, all’art 21 comma
7 del CCNL del 06.07.1995?
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