Sentenze sulle problematiche degli appalti 

a cura di Sonia Lazzini


Tar Puglia, II sezione di Bari, sentenza n. 2276 del 24 maggio 2004 - La polizza fideiussoria deve essere presentata in originale - Non vale a sanare l’irregolarità del comportamento di aver presentato le polizze fideiussorie in fotocopia, depositare gli originali dopo l’ apertura dei plichi e l’ esame della documentazione: legittima quindi l’esclusione dalla procedura - La mancata presentazione, entro i termini previsti dal bando, di una documentazione idonea a dimostrare la costituzione della richiesta cauzione non è configurabile quale mera irregolarità, sanabile mediante una successiva integrazione documentale


Tar Sicilia, sezione di Catania, sentenza n. 1478 del 26 maggio 2004 - La stazione appaltante può accettare un assegno circolare (ma non un assegno di conto corrente bancario) - La produzione dell'assegno di conto corrente  non assolvendo alla necessità di effettiva garanzia, non può ritenersi sufficiente ad integrare un corretto deposito cauzionale e, pertanto, deve condurre all'esclusione dell'offerta - L’ assegno circolare, a differenza dell'assegno bancario, costituisce un ordinario strumento di pagamento delle obbligazioni pecuniarie, in tutto e per tutto equivalente al versamento in contanti delle somme dovute


Consiglio di Stato, sentenza n. 3470 del 28 maggio 2004 - Nel periodo che può intercorrere fra l’aggiudicazione del contratto e la sottoscrizione dello stesso, la Stazione appaltante deve verificare il reale possesso, in capo all’aggiudicataria, dei requisiti di partecipazione e ha facoltà di escutere la cauzione provvisoria in caso di mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’aggiudicataria - L’aggiudicazione di una gara di appalto per l’esecuzione di lavori pubblici, in quanto atto avente natura provvedimentale, è suscettibile di riesame da parte dell’amministrazione appaltante nell’esercizio dei suoi poteri di autotutela e quindi le controversie che nascono in questa fase sono di competenza del giudice amministrativo


Tar Potenza, sentenza n.326 del 17 maggio 2004 - Nell’ipotesi di responsabilità precontrattuale il danno risarcibile consiste nella diminuzione patrimoniale (tra cui il premio della polizza provvisoria ) che è diretta conseguenza del comportamento del soggetto che ha violato l’obbligo della correttezza, definito comunemente “interesse contrattuale negativo”. - L’individuazione dei sub-punteggi da attribuire ai progetti presentati dai concorrenti, effettuata dopo l’apertura delle buste contenenti i detti progetti, integra un comportamento colpevole della stazione appaltante che concreta una violazione del principio che impone alle parti di comportarsi secondo buona fede anche nelle attività precontrattuali


Tar Lazio, Sez II di Roma, sentenza n. 4558 del 17 maggio 2004 - Una volta comprovato il mancato effettivo possesso dei requisiti di ordine speciale a seguito dell’applicazione della procedura di cui all’art. 10 comma 1 quater della Merloni, l’escussione della garanzia provvisoria (anche verso partecipanti diversi dall’aggiudicatario) è un atto dovuto - Non è necessaria alcuna analisi sull’elemento psicologico per verificare la falsità delle dichiarazioni essendo sufficiente il solo inadempimento, anche  quale erronea applicazione delle norme di gara (obbligo di diligenza nelle trattative precontrattuali)