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Il contenuto
della cauzione provvisoria
Come deve essere presentata la cauzione
provvisoria
Termini
perentori per la presentazione della documentazione sui requisiti speciali
Tar Campania, Salerno, sentenza n. 1971 del 1
dicembre 2006 - Entrambi i termini di presentazione della
documentazione a comprova dei requisiti di ordine speciale, di cui al primo
e secondo comma dell’articolo 10 comma 1 quater della L. 109/94 s.m.i.
(ora articolo 48 del decreto legislativo 163/2006) devono intendersi
perentori, anche in assenza di una precisa indicazione nella lex specialis
di gara.
Annullamento
dell’aggiudicazione provvisoria per mancata dimostrazione del possesso dei
requisiti morali: legittima l’escussione della provvisoria
Consiglio di Stato, sentenza n. 7082 del 1
dicembre 2006 - Incameramento della cauzione provvisoria in caso
in cui la mancata stipulazione del contratto con l’aggiudicatario
provvisorio dipenda esclusivamente dal suo comportamento, per non aver
dichiarato il vero relativamente all’esistenza di una pendenza tributaria
(debito fiscale, ancorchè esiguo) in capo al legale rappresentante
dell’impresa partecipante.
Più logico
appare rifare il calcolo della soglia di anomalia che annullare l’intera
procedura di gara
Consiglio di Stato, sentenza n. 7102 del 4
dicembre 2006 - L’annullamento di una gara pubblica, specie se
in stato avanzato di espletamento o addirittura culminata in una pur
provvisoria aggiudicazione, implica la frustrazione dell’affidamento
ingenerato in capo ai partecipanti e, segnatamente, all’aggiudicatario.
Causa di
esclusione per grave errore professionale: comparazione dell’attuale
disciplina (dl 163/2006) con la precedente
Per il codice dei contratti, (decreto
legislativo 163/2006), l’esclusione dalla procedura per “violazione dei
doveri professionali” deve essere motivato e può essere accertato con
qualsiasi mezzo da parte della Stazione appaltante che bandisce la gara
(mentre l’art. 68, r.d. n. 827/1924 consente l’esclusione in caso di
negligenza o malafede con atto “insindacabile”)
Giurisprudenza correlata:
Consiglio di stato, sentenza n. 5496 dell’ 11
ottobre 2002 - La disposizione dell’art. 68, comma secondo, del R.D. 23
maggio 1924 n. 827, in virtù della quale "la Amministrazione ha piena
ed insindacabile facoltà di escludere dall’asta qualsiasi concorrente
senza che l’escluso possa ….. pretendere che gli siano rese note le
ragioni dell’esclusione", deve ritenersi ormai abrogata, quanto
all’obbligo di una congrua e sufficiente motivazione, sin dall’entrata
in vigore della L. 7 agosto 1990 n. 241, che all’art. 3 tale obbligo ha
sancito in via generale per i provvedimenti amministrativi.
Consiglio di stato, sentenza n. 6541 del 12
ottobre 2004 - Esclusione dalla procedura pubblica per “violazione dei
doveri professionali”: la responsabilità deve essere accertata e provata,
ma è sufficiente all’uopo “qualsiasi mezzo di prova”, senza la
necessità di una sentenza passata in giudicato.
Alcuni
requisiti possono essere posseduti solo al momento dell’aggiudicazione
Tar Lazio, Roma, sentenza n. 14011 del 7
dicembre 2006 - Qualora la lex specialis di gara prescriva che
“le risorse professionali impiegate dall’aggiudicatario per l’
esecuzione del servizio dovranno essere alle dirette dipendenze della Società
ovvero lavoratori in regime di somministrazione ovvero lavoratori “a
progetto” con contratto certificato, nonché collaboratori legati alla
Società da un rapporto prestato in via esclusiva… Dette risorse dovranno
essere qualificate per una perfetta esecuzione delle attività affidate”
tali requisiti devono essere presenti al momento dell’aggiudicazione ma
non per forza al momento della presentazione delle offerte.
La
dichiarazione delle opere da subappaltare
Consiglio di Stato, sentenza n. 7090 dell’ 1
dicembre 2006 - Le dichiarazioni di subappalto devono
specificare a quali lavori si riferiscono, anche all’interno della singola
categoria: si pensi ad un’impresa munita di qualificazione per una data
categoria, ma in classifica insufficiente a coprire l’intero importo delle
relative opere: è evidente che, in questo caso, la dichiarazione di
subappalto dovrà individuare con precisione a quali lavori si riferisca,
anche all’interno di quella stessa categoria, onde consentire di
verificare se la qualificazione posseduta autorizzi l’impresa ad eseguire
le lavorazioni rimanenti, escluse dal subappalto; a maggior ragione, nel
caso di impresa del tutto sprovvista di qualificazione, la dichiarazione
dovrà riferirsi inequivocabilmente a tutte le opere appartenenti alla
categoria.
Vanno premiati
i comportamenti corretti
Consiglio di Stato, sentenza n. 7083 dell’ 1
dicembre 2006 - E’ una chiara violazione del principio di
parità dei partecipanti alle procedure concorsuali pubbliche accettare
l’integrazione di alcune offerte prive di un documento richiesto a pena di
esclusione, e non aggiudicare la gara alla sola concorrente che ha adempiuto
in maniera precisa alle disposizioni della lex specialis di gara,
specialmente ove la stessa preveda che l’aggiudicazione possa avvenire
anche in presenza di una sola offerta, purchè considerata congrua e
conveniente.
Affidamento di
incarico di progettazione
Consiglio di Stato, sentenza n. 7089 dell’ 1
dicembre 2006 - Rientra nella giurisdizione del giudice
amministrativo la controversia avente ad oggetto il conferimento di un
incarico di progettazione che consegue all’esperimento di apposita
procedura amministrativa attivata con apposito avviso pubblico della stessa
Amministrazione, anche se tale procedura non può indubbiamente assimilarsi
ad una vera e propria procedura concorrenziale secondo i crismi
dell’evidenza pubblica in quanto il corretto esercizio, da parte
dell’Amministrazione, della potestà di scelta di un professionista cui
affidare un incarico costituisce, per tutti coloro che abbiano fatto domanda
ed aspirino al conferimento, oggetto di una posizione di interesse
legittimo.
Esclusione in
caso di collegamento fra società
Tar Sicilia, Catania, sentenza n. 2327 del 23
novembre 2006 - La dichiarazione di mancanza di collegamento, formale o
sostanziale, fra imprese non riguarda solo quelle partecipanti alla medesima
procedura, ma deve intendersi in assoluto in quanto nel momento di
partecipazione, non è dato di sapere quali imprese parteciperanno e quali
no.
Il parere
della Corte dei Conti
Corte dei Conti, Sezione Prima Giurisdizionale
Centrale di Appello, sentenza n. 213 del 25 ottobre 2006 - Corte dei Conti: nell'ambito della responsabilità contrattuale, la
colpa grave consiste in un comportamento avventato e di straordinaria
negligenza tale da contrastare, in relazione alle mansioni, agli obblighi ed
ai doveri di servizio propri dei pubblici operatori, con quel senso minimo
di diligenza che, anche al di sotto della media sociale, sono soliti usare
Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale della
Sardegna, sentenza n. 615 del
12 ottobre 2006 - La pubblica amministrazione deve perseguire i
fini istituzionali utilizzando il proprio personale, talché l'incarico
esterno è lecito solo qualora ciò non sia ragionevolmente possibile, o
perché l'attività che deve essere svolta richiede un apporto professionale
particolarmente elevato sotto il profilo tecnico-scientifico, oppure perché,
per ragioni contingenti e transitorie (quali l'insufficienza del personale
in organico a far fronte al carico di lavoro), anche compiti, che sarebbero
normalmente assolti con l'utilizzo della struttura interna, rendono
viceversa necessario avvalersi di personale esterno
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