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Giurisprudenza - Rassegna a cura di Sonia Lazzini - 18 ottobre 2006

 

 


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I requisiti di ordine speciale.

Consiglio di Stato, sentenza n. 6089 del 12 ottobre 2006 - Ai sensi dell’articolo 38, comma 1 punto b del decreto legislativo 163/2006 vanno legittimamente esclusi quei concorrenti che non dichiarano espressamente che nei confronti del titolare,  dell’eventuale socio (o soci accomandatari), degli amministratori muniti di poteri di rappresentanza  e del  direttore tecnico (quest’ultimo a prescindere da tipo di società) non è pendente alcun procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423; è altresì causa di esclusione la mancata dichiarazione di mancanza di una delle cause ostative previste dall’10 della legge n. 575/1965, che prevede specificamente, al comma 2 il divieto di concludere con i soggetti sottoposti a detta misura contratti di appalto, divieto esteso, sia pure per una durata limitata a cinque anni, al caso in cui la misura di prevenzione sia stata irrogata nei confronti di una persona convivente.


La legge n. 241 del 1990 novellata dalla Legge 15/2005, sul procedimento amministrativo, ha meglio delineato l’interesse partecipativo dei soggetti coinvolti dall’esercizio del potere

Consiglio di Stato, sentenza n.  6026 del 10 ottobre 2006  - L’avere impedito ogni forma partecipativa al procedimento sfociato nell’annullamento della procedura, non sfugge alla censura di violazione delle regole di trasparenza e partecipazione fissate dalla legge sul procedimento amministrativo. 


La verifica delle offerte anomale.

Consiglio di Stato, sentenza n.  6071 del 12 ottobre 2006 - La soglia di anomalia, in base al disposto di cui al terzo comma dell’indicato art. 25 del D.Lgs. n. 157/1995, va determinata  con riferimento alle offerte ammesse alla gara e non già a quelle ritenute congrue.


La competenza del Tar del Lazio.

Consiglio di Stato, sentenza n. 5902  del 4 ottobre 2006  - Per le controversie relative ad atti emanati da un atti provenienti da una amministrazione statale avente competenza ultra regionale, la competenza è del Tar Lazio, in quanto l’individuazione del giudice competente, ai sensi dell’indicato art. 3 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, avviene tenendo conto dell’autorità che ha emesso il provvedimento senza che abbia alcuna rilevanza l’eventuale riconducibilità degli effetti del provvedimento medesimo ad altro soggetto. 


La tutela giudiziaria nei confronti delle pubbliche amministrazioni

Consiglio di Stato, sentenza n. 6001 del 9 ottobre 2006  - Qualora la valutazione di una Commissione sia stata considerata illogica e priva di motivazione, (aspetti incidenti sulla legittimità e non sul merito dell’attività amministrativa) l’adito giudice amministrativo ha titolo per sindacare tali determinazioni tecniche, specie se i titoli presentati, possono essere verificati attraverso specifiche tecniche, che in quanto tali non postulano possibilità di scelte discrezionali dell’amministrazione. 


L’intestazione della cauzione provvisoria e dell’impegno ad emettere la definitiva in caso di Ati

Tar Sicilia, Catania, sentenza  n. 1618 del 5 ottobre 2006 - Legittima l’esclusione di un’Ati la cui cauzione provvisoria risulta intestata ad un singolo contraente senza che il garante sappia della sua qualità di capogruppo, sebbene  la garanzia sia stata sottoscritta anche dalle mandanti, che, però,  non ne risultano però intestatarie né singolarmente e neppure quali facenti parte della costituenda A.T.I; inoltre non può nemmeno essere accettato l’impegno del fideiussore,  intestato sempre e solo all’impresa singola, ad emettere la cauzione della definitiva, in quanto esclude ogni sua garanzia per l’Amministrazione comunale ove l’inadempimento dovesse dipendere dalle altre imprese e non solo dall’unica ditta contraente (obbligata principale).


Le Soa svolgono una rilevante funzione pubblica e devono consegnare all’Autorità llpp le attestazioni di qualificazione rilasciate, quindi…

Tar Sicilia, Catania, sentenza  n. 1618 del 5 ottobre 2006 - Poiché si sta consolidando un autorevole orientamento che tende a superare la qualificazione delle Soa, Società organismo di attestazione ; come di stretto diritto privato sottolineando come le stesse svolgano una rilevante funzione pubblica e considerato il fatto che i relativi certificati di qualificazione sono “conservati”dall’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici atteso che, ai sensi del 5° comma dell’art. 12 del D.P.R. n. 34/2000, le SOA trasmettono alla predetta Autorità copia delle attestazioni di qualificazione dalle stesse rilasciate, si ravvisa la possibilità per il privato, in forza dell’art. 19 del D.P.R. n. 445/2000,  di rendere conforme all’originale, con le modalità previste dai successivi artt. 38 e 47 dello stesso D.P.R., la copia della propria attestazione SOA. 


La mancata di dichiarazione del reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali da parte del legale rappresentante annulla laggiudicazione ed fa escutere la polizza provvisoria

Tar Toscana, Firenze, sentenza n. 4212 del 5 ottobre 2006 - Legittimo annullamento di un’aggiudicazione e conseguente escussione della cauzione provvisoria: l'omesso versamento di contributi previdenziali (punito come delitto dalla legge 11.11.1983 n. 638) ha natura dolosa e si riferisce non tanto all'omissione del mancato versamento dei contributi quanto al fatto commissivo dell'"appropriazione indebita" da parte del datore di lavoro delle ritenute previdenziali prelevate alla fonte dalle retribuzioni corrisposte ai dipendenti: appare evidente che tale condotta criminosa incide sull'affidabilità morale professionale della società partecipante alla gara, atteso che si tratta di inosservanza di disposizioni strettamente attinenti alla corretta conduzione dell'azienda.

Giurisprudenza richiamata:

Tar Toscana, Firenze, sentenza n. 6205 del 23 dicembre 2003 - Legittima l’escussione della provvisoria se l’aggiudicataria non ha dichiarato la pendenza di condanne penali in capo all’amministratore anche se lo stesso, al momento della partecipazione, non ricopriva più tale ruolo.


Annullamento di tutta la procedura di gara

Tar Piemonte, Torino, sentenza n. 3328 del 4 ottobre 2006 - Legittimo l’annullamento di un’intera procedura di gara a seguito di “attenta rivisitazione dell’intero iter procedimentale”  in quanto rilevato dalla Stazione Appaltante che in diversi casi l’esclusione dalla gara di imprese che avevano presentato domanda di partecipazione era dovuta all’errore di interpretazione della medesima disposizione del bando di gara (che prevedeva la presentazione di una dichiarazione di un Istituto Bancario contenente l’impegno a rilasciare, in caso di aggiudicazione definitiva dell’appalto, la cauzione definitiva). 


Comunicazione interpretativa della commissione Europea relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive «appalti pubblici»

Al momento dell'aggiudicazione di appalti pubblici che rientrano nell'ambito di applicazione del trattato CE, le amministrazioni aggiudicatici degli Stati membri sono tenute a conformarsi alle disposizioni e ai principi di tale trattato, riguardanti in particolare la libera circolazione delle merci (articolo 28 del trattato CE), il diritto di stabilimento (articolo 43), la libera prestazione di servizi (articolo 49), la non discriminazione e l'uguaglianza di trattamento, la trasparenza, la proporzionalità e il riconoscimento reciproco

Tutti i partecipanti devono poter conoscere in anticipo le regole applicabili ed avere la certezza che tali regole saranno applicate nello stesso modo a tutti gli operatori