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I requisiti di
ordine speciale.
Consiglio di Stato, sentenza n. 6089 del 12 ottobre
2006 - Ai sensi dell’articolo 38, comma 1
punto b del decreto legislativo 163/2006 vanno legittimamente esclusi quei
concorrenti che non dichiarano espressamente che nei confronti del titolare,
dell’eventuale socio (o soci accomandatari), degli amministratori muniti
di poteri di rappresentanza e del direttore tecnico
(quest’ultimo a prescindere da tipo di società) non è pendente alcun
procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui
all’art. 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423; è altresì causa di
esclusione la mancata dichiarazione di mancanza di una delle cause ostative
previste dall’10 della legge n. 575/1965, che prevede specificamente, al
comma 2 il divieto di concludere con i soggetti sottoposti a detta misura
contratti di appalto, divieto esteso, sia pure per una durata limitata a
cinque anni, al caso in cui la misura di prevenzione sia stata irrogata nei
confronti di una persona convivente.
La legge n.
241 del 1990 novellata dalla Legge 15/2005, sul procedimento amministrativo,
ha meglio delineato l’interesse partecipativo dei soggetti coinvolti
dall’esercizio del potere
Consiglio di Stato, sentenza n. 6026 del
10 ottobre 2006 - L’avere impedito
ogni forma partecipativa al procedimento sfociato nell’annullamento della
procedura, non sfugge alla censura di violazione delle regole di trasparenza
e partecipazione fissate dalla legge sul procedimento amministrativo.
La verifica
delle offerte anomale.
Consiglio di Stato, sentenza n. 6071 del
12 ottobre 2006 - La soglia di anomalia, in base al
disposto di cui al terzo comma dell’indicato art. 25 del D.Lgs. n.
157/1995, va determinata con riferimento alle offerte ammesse alla
gara e non già a quelle ritenute congrue.
La competenza
del Tar del Lazio.
Consiglio di Stato, sentenza n. 5902 del 4
ottobre 2006 - Per le controversie relative ad atti
emanati da un atti provenienti da una amministrazione statale avente
competenza ultra regionale, la competenza è del Tar Lazio, in quanto
l’individuazione del giudice competente, ai sensi dell’indicato art. 3
della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, avviene tenendo conto dell’autorità
che ha emesso il provvedimento senza che abbia alcuna rilevanza
l’eventuale riconducibilità degli effetti del provvedimento medesimo ad
altro soggetto.
La tutela
giudiziaria nei confronti delle pubbliche amministrazioni
Consiglio di Stato, sentenza n. 6001 del 9
ottobre 2006 - Qualora la valutazione di una Commissione
sia stata considerata illogica e priva di motivazione, (aspetti incidenti
sulla legittimità e non sul merito dell’attività amministrativa)
l’adito giudice amministrativo ha titolo per sindacare tali determinazioni
tecniche, specie se i titoli presentati, possono essere verificati
attraverso specifiche tecniche, che in quanto tali non postulano possibilità
di scelte discrezionali dell’amministrazione.
L’intestazione
della cauzione provvisoria e dell’impegno ad emettere la definitiva in
caso di Ati
Tar Sicilia, Catania, sentenza
n. 1618 del 5 ottobre 2006 - Legittima l’esclusione di un’Ati la cui cauzione provvisoria
risulta intestata ad un singolo contraente senza che il garante sappia della
sua qualità di capogruppo, sebbene la garanzia sia stata sottoscritta
anche dalle mandanti, che, però, non ne risultano però intestatarie
né singolarmente e neppure quali facenti parte della costituenda A.T.I;
inoltre non può nemmeno essere accettato l’impegno del fideiussore,
intestato sempre e solo all’impresa singola, ad emettere la cauzione della
definitiva, in quanto esclude ogni sua garanzia per l’Amministrazione
comunale ove l’inadempimento dovesse dipendere dalle altre imprese e non
solo dall’unica ditta contraente (obbligata principale).
Le Soa svolgono
una rilevante funzione pubblica e devono consegnare all’Autorità llpp le
attestazioni di qualificazione rilasciate, quindi…
Tar Sicilia, Catania, sentenza
n. 1618 del 5 ottobre 2006 - Poiché si sta consolidando un autorevole orientamento che tende a
superare la qualificazione delle Soa, Società organismo di attestazione ;
come di stretto diritto privato sottolineando come le stesse svolgano una
rilevante funzione pubblica e considerato il fatto che i relativi
certificati di qualificazione sono “conservati”dall’Autorità di
vigilanza sui lavori pubblici atteso che, ai sensi del 5° comma dell’art.
12 del D.P.R. n. 34/2000, le SOA trasmettono alla predetta Autorità copia
delle attestazioni di qualificazione dalle stesse rilasciate, si ravvisa la
possibilità per il privato, in forza dell’art. 19 del D.P.R. n. 445/2000,
di rendere conforme all’originale, con le modalità previste dai
successivi artt. 38 e 47 dello stesso D.P.R., la copia della propria
attestazione SOA.
La mancata di
dichiarazione del reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed
assistenziali da parte del legale rappresentante annulla l’aggiudicazione ed fa escutere la
polizza provvisoria
Tar Toscana, Firenze, sentenza n. 4212 del
5 ottobre 2006 - Legittimo annullamento di un’aggiudicazione e
conseguente escussione della cauzione provvisoria: l'omesso versamento di
contributi previdenziali (punito come delitto dalla legge 11.11.1983 n. 638)
ha natura dolosa e si riferisce non tanto all'omissione del mancato
versamento dei contributi quanto al fatto commissivo
dell'"appropriazione indebita" da parte del datore di lavoro delle
ritenute previdenziali prelevate alla fonte dalle retribuzioni corrisposte
ai dipendenti: appare evidente che tale condotta criminosa incide
sull'affidabilità morale professionale della società partecipante alla
gara, atteso che si tratta di inosservanza di disposizioni strettamente
attinenti alla corretta conduzione dell'azienda.
Giurisprudenza richiamata:
Tar Toscana, Firenze, sentenza n. 6205 del 23
dicembre 2003 - Legittima l’escussione della provvisoria se
l’aggiudicataria non ha dichiarato la pendenza di condanne penali in capo
all’amministratore anche se lo stesso, al momento della partecipazione,
non ricopriva più tale ruolo.
Annullamento
di tutta la procedura di gara
Tar Piemonte, Torino, sentenza n. 3328 del 4
ottobre 2006 - Legittimo l’annullamento di un’intera
procedura di gara a seguito di “attenta rivisitazione dell’intero iter
procedimentale” in quanto rilevato dalla Stazione Appaltante che in
diversi casi l’esclusione dalla gara di imprese che avevano presentato
domanda di partecipazione era dovuta all’errore di interpretazione della
medesima disposizione del bando di gara (che prevedeva la presentazione di
una dichiarazione di un Istituto Bancario contenente l’impegno a
rilasciare, in caso di aggiudicazione definitiva dell’appalto, la cauzione
definitiva).
Comunicazione
interpretativa della commissione Europea relativa al diritto comunitario
applicabile alle aggiudicazioni di appalti non o solo parzialmente
disciplinate dalle direttive «appalti pubblici»
Al momento dell'aggiudicazione di appalti
pubblici che rientrano nell'ambito di applicazione del trattato CE, le
amministrazioni aggiudicatici degli Stati membri sono tenute a conformarsi
alle disposizioni e ai principi di tale trattato, riguardanti in particolare
la libera circolazione delle merci (articolo 28 del trattato CE), il diritto
di stabilimento (articolo 43), la libera prestazione di servizi (articolo
49), la non discriminazione e l'uguaglianza di trattamento, la trasparenza,
la proporzionalità e il riconoscimento reciproco
Tutti i partecipanti devono poter conoscere in
anticipo le regole applicabili ed avere la certezza che tali regole saranno
applicate nello stesso modo a tutti gli operatori
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