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Casi pratici
di violazione dei principi comunitari
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Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 1753 del 4 aprile 2006 - I criteri di aggiudicazione, nel sistema
di appalti di servizi, devono essere riferiti direttamente ed esclusivamente
all’offerta della prestazione che forma oggetto della specifico.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 1194 dell’ 8 marzo 2006 - L’esperienza fatta come tesoriere di
enti locali può solo contribuire ad ottenere un maggiore punteggio, senza
poter diventare un elemento di discrimine della ammissione alla gara.
Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 6368 del 15 novembre 2005 - Anche quando un soggetto pubblico non è
direttamente tenuto all’applicazione di una specifica disciplina per la
scelta del contraente, deve comunque rispettare i principi fondamentali
dell'ordinamento comunitario (ritraibili principalmente dagli articoli 43 e
55 del trattato C.E.), nonché dei principi generali che governano la
materia dei contratti pubblici
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Dossier cauzioni
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Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza
n. 1286 del 13 marzo 2006 - Applicazione dell’articolo 10 comma 1
quater della Legge 109/94 s.m.i.:se la mancata produzione documentale si
verifica soltanto da parte della prima classificata, mentre la seconda prova
il possesso dei prescritti requisiti, la norma richiamata non lascia alcun
dubbio sulla necessità dell’automatica aggiudicazione alla seconda
classificata, senza che l’Amministrazione possa procedere ad un nuovo
calcolo delle medie e ad una nuova aggiudicazione.
Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza
n. 3500 del 14 giugno 2006 - Nel caso in cui il
bando di gara preveda che l’omessa o mancata prova dei requisiti richiesti
comporti ope legis non solo l’esclusione dalla gara ma anche
l’escussione della cauzione e la segnalazione all’autorità di
vigilanza, l’omessa tempestiva impugnazione del provvedimento di
esclusione determina anche la tardività dell’impugnativa del
provvedimento di escussione della cauzione. -
Giurisprudenza
richiamata: Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza
n. 1370 del 6 marzo 2002 - Mancato possesso dei requisiti di ordine
speciale: escussione della provvisoria. Necessità di ricorrere anche
al provvedimento di esclusione.
Tar Puglia, Sezione II di Lecce, sentenza
n. 3321 dell’ 8 giugno 2006 - Se prevista dalla Legge, anche se non
espressamente richiesta dal bando, la cauzione provvisoria è una delle conditio
sine qua non per partecipare ad una gara.
Tar Lombardia, Sez. III Milano, sentenza
n. 1325 del 7 giugno 2006 - E’ sufficiente la mancata
dimostrazione, nei termini di legge, del possesso dei requisiti per
procedere all’esclusione dalla gara e che da ciò deriva ulteriormente,
come automatica conseguenza, l’escussione della cauzione e la segnalazione
all’Osservatorio sui lavori pubblici per l’applicazione delle sanzioni
previste. -
Giurisprudenza richiamata:
Consiglio di Stato, V
sezione, sentenza n. 1344 del 9 marzo 2001
- La legge 109 si limita a prendere atto che, sia che si tratti di
circostanza che la prova sul possesso dei requisiti dichiarati non sia data
oppure che la documentazione offerta non confermi le dichiarazioni
contenute nella domanda di partecipazione, quanto dichiarato nella domanda
non ha ricevuto riscontro sia per mancanza di prova sia perché la stessa
non si è rivelata adeguata, senza preoccuparsi dell’aspetto psicologico
sottostante i due diversi comportamenti. -
Consiglio di Stato, V
sezione, sentenza n. 4001 del 3 luglio
2003 - Non valgono la dimenticanza o il caso fortuito a dimostrazione
della mancata presentazione dei documenti per l’effettivo possesso dei
requisiti di ordine speciale. -
Consiglio di Stato, IV
sezione, sentenza n. 42 del 12 gennaio 2005
- E’ l'impresa partecipante ad una procedura selettiva che ha
l'onere ( nel quadro della diligenza media richiesta al “buon
imprenditore” ) di premunirsi, sin dal momento della presentazione
dell’offerta, della documentazione necessaria all'attestazione dei
requisiti speciali
Tar Puglia. I sezione di Bari, sentenza
n. 2064 dell’
1 giugno 2006 - Secondo orientamento ormai pacifico della
giurisprudenza amministrativa, le conseguenze sanzionatorie di cui
all’art. 10 comma 1 quater della legge n. 109 del 1994 riguardano non solo
l’assenza della capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa,
ma anche tutti i casi in cui (il concorrente) abbia prodotto dichiarazioni
non confermate dal successivo riscontro della relativa documentazione o
abbia effettuato false dichiarazioni: ai fini della valida partecipazione
alla selezione. -
Giurisprudenza
richiamata: Consiglio di Stato, IV
sezione, sentenza n. 288 del 30
gennaio 2006 - L’escussione della cauzione è possibile, anzi
rappresenta atto dovuto, ogniqualvolta che, non essendo state le
dichiarazioni rese dall’aggiudicatario ai fini della partecipazione alla
gara confermate dal successivo riscontro della relativa documentazione
(irregolarità contributiva nei confronti della Cassa Edile),
l’Amministrazione abbia provveduto, a norma della lex specialis, alla
esclusione dell’impresa dalla procedura ed all’annullamento della
aggiudicazione, i cui esiti condizionano direttamente la (mancata ) stipula
del contratto.
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