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Offerta meno
anomala di altre..
Consiglio di Stato, sentenza n. 5697 del 28
settembre 2006 - Ai sensi del disposto di cui all’art. 23
del D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 157, gli appalti di servizi vanno
aggiudicati con il criterio del prezzo più basso, ovvero dell’offerta
economicamente più vantaggiosa: tenendo, cioè, conto, nel primo caso,
della sola entità del prezzo offerto e valutando, nel secondo caso,
comparativamente la maggiore o minore convenienza complessiva delle offerte
presentate.
La verifica
delle anomalie in un appalto a corpo
Consiglio di Stato, sentenza n. 5498 del 20
settembre 2006 - Nell’aggiudicazione dei contratti d'appalto di
opere pubbliche, la ratio cui è preordinata il meccanismo della verifica
delle offerte anomale è quella di assicurare la piena affidabilità della
proposta contrattuale.
Risulta
illegittimo il solo sub procedimento di verifica delle offerte anomale….
Consiglio di Stato, sentenza n. 5491 del 20
settembre 2006 - In presenza dell’annullamento del solo sub
procedimento di verifica dell’anomalia delle offerte (oltre che degli atti
conseguenti), è del tutto contrario ai principi anche di economicità,
speditezza ed adeguatezza dell’azione amministrativa (oltre che di quello
della par condicio), l’eventuale determinazione dell’Amministrazione di
chiedere la conferma delle offerte: deve altresì negarsi che possano essere
oggetto di valutazione, nell’ambito dell’attività di nuova verifica
delle giustificazioni, nuovi elementi o fatti successivi al bando di
gara.
Il ruolo della Commissione per la verifica delle
anomalie
Tar Puglia, Bari, sentenza n. 3052 del 23 agosto 2006
- Una commissione di gara costituisce un
organo straordinario e temporaneo dell'amministrazione aggiudicatrice
e non già una figura organizzativa autonoma e distinta rispetto ad essa ,
la cui attività acquisisce rilevanza esterna solo in quanto recepita e
approvata dagli organi competenti dall'amministrazione appaltante.
No alla
revisione dei prezzi nei contratti brevi
Consiglio di Stato, sentenza n. 5497 del 20
settembre 2006 - La revisione prezzi può essere applicata solo a
contratti di durata non inferiore ai sei mesi.
Il potere di
annullare gli atti di gara
Tar Trentino Alto Adige, Trento, sentenza n. 319 del
25 settembre 2006 - Alle stazioni appaltanti va riconosciuto il potere di ritirare gli
atti di gara, attraverso gli strumenti della revoca e dell'annullamento, in
presenza di adeguate ragioni di pubblico interesse o di vizi di merito e di
legittimità.
Anche i
criteri di un’indagine di mercato possono essere contestabili
Consiglio di Stato, sentenza n. 5596 del 25
settembre 2006 - Il soggetto che partecipa a una gara informale,
consistita in un’indagine di mercato, può contestare il possesso dei
requisiti richiesti per partecipare alla gara stessa oppure l’applicazione
dei criteri, fissati dall’amministrazione, relativi allo svolgimento della
procedura e alla scelta del contraente.
Le diverse
competenze del giudice civile e di quello amministrativo
Consiglio di Stato, sentenza n. 5617 del 25
settembre 2006 - Sono devolute al Giudice ordinario le
controversie sugli atti con i quali l’Amministrazione, dopo la definizione
della procedura di affidamento del servizio o della fornitura, provvede
unilateralmente alla risoluzione del rapporto avvalendosi dei propri poteri
negoziali di diritto comune mentre tutte le controversie relative alle
<<procedure di affidamento di lavori, servizi o forniture>> che
si riferiscono alla sola fase pubblicistica dell’appalto (compresi i
provvedimenti di non ammissione o di esclusione dalla gara, sono di
competenza del giudice amministrativo.
Giurisprudenza correlata
Consiglio di Stato, sentenza n. 7772 del 29
novembre 2004 - Sia la fase preliminare che quella successiva alla
stipulazione del contratto appartengono alla giurisdizione ordinaria in
quanto espressiva di potere paritetico della P.A, così come la mancata
presentazione sia della garanzia definitiva che della polizza CAR (con
conseguente sottoposizione della controversia sull’escussione della
garanzia provvisoria davanti al giudice civile).
Tar Puglia, Bari, sentenza n. 4210 del 5 ottobre
2005 - Solo la partecipazione alla gara legittima il suo ricorso: è
competente il Tar sulle controversie relative agli obblighi imposti dal
bando in merito alla presentazione di garanzie fideiussorie a carico
dell’appaltatore (e non del semplice offerente).
L’importo
della cauzione provvisoria deve essere quello richiesto
Tar. Puglia, Lecce, sentenza n. 4278 del 24
agosto 2006 - La garanzia provvisoria risulta
finalizzata a fornire un’adeguata tutela delle ragioni creditorie della
stazione appaltante, senza che possa ritenersi residuare nei confronti
dell’offerente alcun margine di incertezza od opinabilità, o
comunque residuare alcuna discrezionalità da parte della stazione
appaltante in ordine all’accettazione di una fideiussione di importo
inferiore a quello richiesto.
Di contro:
Consiglio di Stato, sentenza n. 5656 del 30
agosto 2004 - Polizza
provvisoria di importo inferiore a quello richiesto nel bando: viene
considerato errore scusabile se, effettivamente il premio risulta
conteggiato sul corretto importo.
Consiglio di Stato, sentenza n. 5659 del 30
agosto 2004 - il Consiglio di Stato suggerisce che un’Amministrazione
appaltante, prima di annullare un’aggiudicazione (euro 88 di differenza
fra importo garantito ed importo offerto), con conseguente
assegnazione al secondo, deve valutare quale possibile danno economico ne
potrebbe scaturire, specialmente se la differenza delle due offerte
(49.088,00 Euro) è notevole.
La mancata
costituzione della cauzione provvisoria è causa di esclusione
Tar. Lazio, Roma, sentenza n. 8267 del 12
settembre 2006 - Ove richiesta tra la documentazione da
presentare in allegato all’offerta, la cauzione provvisoria, se non
presentata, è causa di esclusione e non può essere integrata
successivamente, anche e soprattutto in osservanza del principio della par
condicio.
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