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Giurisprudenza - Rassegna a cura di Sonia Lazzini - 3 ottobre 2006

 

 


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Offerta meno anomala di altre..

Consiglio di Stato, sentenza n. 5697 del 28 settembre 2006 - Ai sensi  del disposto di cui all’art. 23 del D.Lgs. 17 marzo 1995,  n. 157, gli appalti di servizi vanno aggiudicati con il criterio del prezzo più basso, ovvero dell’offerta economicamente più vantaggiosa: tenendo, cioè, conto, nel primo caso, della sola entità del prezzo offerto e valutando, nel secondo  caso, comparativamente la maggiore o minore convenienza complessiva delle offerte presentate.


La verifica delle anomalie in un appalto a corpo

Consiglio di Stato, sentenza n. 5498 del 20 settembre 2006 - Nell’aggiudicazione dei contratti d'appalto di opere pubbliche, la ratio cui è preordinata il meccanismo della verifica delle offerte anomale è quella di assicurare la piena affidabilità della proposta contrattuale.


Risulta illegittimo il solo sub procedimento di verifica delle offerte anomale….

Consiglio di Stato, sentenza n. 5491 del 20 settembre 2006 - In presenza dell’annullamento del solo sub procedimento di verifica dell’anomalia delle offerte (oltre che degli atti conseguenti), è del tutto contrario ai principi anche di economicità, speditezza ed adeguatezza dell’azione amministrativa (oltre che di quello della par condicio), l’eventuale determinazione dell’Amministrazione di chiedere la conferma delle offerte: deve altresì negarsi che possano essere oggetto di valutazione, nell’ambito dell’attività di nuova verifica delle giustificazioni,  nuovi elementi o fatti successivi al bando di gara.


Il ruolo della Commissione per la  verifica delle anomalie

Tar Puglia, Bari, sentenza n. 3052 del 23 agosto 2006 - Una  commissione di gara costituisce un organo straordinario e temporaneo dell'amministrazione aggiudicatrice  e non già una figura organizzativa autonoma e distinta rispetto ad essa , la cui attività acquisisce rilevanza esterna solo in quanto recepita e approvata dagli organi competenti dall'amministrazione appaltante. 


No alla revisione dei prezzi nei contratti brevi

Consiglio di Stato, sentenza n. 5497 del 20 settembre 2006 - La revisione prezzi può essere applicata solo a contratti di durata non inferiore ai sei mesi.


Il potere di annullare gli atti di gara

Tar Trentino Alto Adige, Trento, sentenza n. 319 del 25 settembre 2006  - Alle stazioni appaltanti va riconosciuto il potere di ritirare gli atti di gara, attraverso gli strumenti della revoca e dell'annullamento, in presenza di adeguate ragioni di pubblico interesse o di vizi di merito e di legittimità. 


Anche i criteri di un’indagine di mercato possono essere contestabili

Consiglio di Stato, sentenza n. 5596 del 25 settembre 2006 - Il soggetto che partecipa a una gara informale, consistita in un’indagine di mercato, può contestare il possesso dei requisiti richiesti per partecipare alla gara stessa oppure l’applicazione dei criteri, fissati dall’amministrazione, relativi allo svolgimento della procedura e alla scelta del contraente.


Le diverse competenze del giudice civile e di quello amministrativo

Consiglio di Stato, sentenza n. 5617 del 25 settembre 2006 - Sono  devolute al Giudice ordinario le controversie sugli atti con i quali l’Amministrazione, dopo la definizione della procedura di affidamento del servizio o della fornitura, provvede unilateralmente alla risoluzione del rapporto avvalendosi dei propri poteri negoziali di diritto comune mentre tutte le controversie relative alle <<procedure di affidamento di lavori, servizi o forniture>> che si riferiscono alla sola fase pubblicistica dell’appalto (compresi i provvedimenti di non ammissione o di esclusione dalla gara, sono di competenza del giudice amministrativo.

Giurisprudenza correlata

Consiglio di Stato, sentenza n. 7772 del 29 novembre 2004 - Sia la fase preliminare che quella successiva alla stipulazione del contratto appartengono alla giurisdizione ordinaria in quanto espressiva di potere paritetico della P.A, così come la mancata presentazione sia della garanzia definitiva che della polizza CAR  (con conseguente sottoposizione della  controversia sull’escussione della garanzia provvisoria davanti al giudice civile).

Tar Puglia, Bari, sentenza n. 4210 del 5 ottobre 2005 - Solo la partecipazione alla gara legittima il suo ricorso: è competente il Tar sulle controversie relative agli obblighi imposti dal bando in merito alla presentazione di garanzie fideiussorie a carico dell’appaltatore (e non del semplice offerente).


L’importo della cauzione provvisoria deve essere quello richiesto

Tar. Puglia, Lecce, sentenza n. 4278 del 24 agosto  2006 - La garanzia provvisoria risulta finalizzata a fornire un’adeguata tutela delle ragioni creditorie della stazione appaltante, senza che possa ritenersi residuare nei confronti dell’offerente alcun margine di incertezza od opinabilità,  o comunque residuare alcuna discrezionalità  da parte della stazione appaltante in ordine all’accettazione di una fideiussione  di importo inferiore a quello richiesto.

Di contro:

Consiglio di Stato, sentenza n. 5656 del 30 agosto 2004  - Polizza provvisoria di importo inferiore a quello richiesto nel bando: viene considerato errore scusabile se, effettivamente il premio risulta conteggiato sul corretto importo.

Consiglio di Stato, sentenza n. 5659 del 30 agosto 2004 - il Consiglio di Stato suggerisce che un’Amministrazione appaltante, prima di annullare un’aggiudicazione (euro 88 di differenza fra  importo garantito ed importo offerto), con conseguente assegnazione al secondo, deve valutare quale possibile danno economico ne potrebbe scaturire, specialmente se la differenza delle due offerte (49.088,00 Euro) è notevole.


La mancata costituzione della cauzione provvisoria è causa di esclusione

Tar. Lazio, Roma, sentenza n. 8267 del 12 settembre 2006 - Ove richiesta tra la documentazione da presentare in allegato all’offerta, la cauzione provvisoria, se non presentata, è causa di esclusione e non può essere integrata successivamente, anche e soprattutto in osservanza del principio della par condicio.