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Il problema delle società di intermediazione
finanziaria
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Codice dei contratti – Società di intermediazione
finanziaria
- Non
vi è alcun dubbio che, anche per quanto riguarda l’articolo 75 comma 3,
del nuovo codice dei contratti pubblici, l’autorizzazione di cui debbono
essere muniti gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di
cui all’articolo 107, sia quello del D.p.r. 115/2004: poiché questa
ultima legge fa riferimento soltanto all’articolo 30 della (abroganda)
Legge Merloni, meglio sarebbe, onde evitare controversie, che le Stazioni
Appaltanti, lo indichino chiaramente nel bando.
Consiglio di Stato, sentenza n. 44 dell’ 11 gennaio 2006 - L’ apertura anche agli Intermediari Finanziari della possibilità
di essere garanti negli appalti pubblici di lavori, deve essere contemplata
dalla lex specialis della gara in quanto riconducibile direttamente al
dettato normativo primario.
Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana,
sentenza n. 988 del 28 dicembre 2005 - L’autorizzazione
di cui al D.p.r. 115/2004 si riferisce ai soli intermediari finanziari già
iscritti all’art. 107 del d. lgs. 385/93.
Tar Puglia, Bari, sentenza n. 3526 del 27 luglio 2005 - La validità della cauzione fideiussoria rilasciata dagli
intermediari finanziari è subordinata al possesso
dell’autorizzazione da parte del competente Ministero del tesoro (ed ora
dell’economia e delle finanze)
Tar Puglia, Lecce, sentenza n. 3853 del 26 luglio 2005
- Gli
intermediari finanziari, devono avere due caratteristiche: l’ iscrizione
nell’elenco speciale di cui all’art. 107 T.U. n° 385/1993 e
l’autorizzazione come da dpr 115/2004.
Consiglio di Stato, sentenza n. 819 del 24 febbraio 2005 - Anche se , al momento della gara, nessun intermediario
finanziario risulta munito dell’autorizzazione di cui al D.p.r
115/2004, tale circostanza non puo’ implicare l’obbligo per le
stazioni appaltanti di accettarne la garanzia, non potendosi imporre alle
stesse un’interpretazione della legge che si risolve in una violazione
della stessa.
Consiglio di Stato,
sentenza n. 5360 del 5 ottobre 2005
- Società di Intermediazione
Finanziaria inglese che non risulta iscritta nello speciale registro
previsto dall’articolo 107 del D. Lgs. 1° settembre 1993, n. 385,
legittima l’esclusione della ditta partecipante.
Tar Puglia, Bari, sentenza n. 5466 del 7 dicembre 2005 - L’autentica notarile apposta in calce alla sottoscrizione
dell’agente assicuratore della garanzia provvisoria al termine della
polizza è idonea a garantire anche l’autenticità della identica
sottoscrizione contestualmente apposta in calce all’ “appendice”.
Tar Puglia, Bari, sentenza n. 703 del
7 marzo 2006 - Nell’eventuale incertezza, contraddittorietà e oscurità delle
prescrizioni della lex specialis della gara non può non assegnarsi
prevalenza a quelle principali, intese in via diretta a fissare le
prescrizioni cogenti.
Tar Piemonte, Torino, sentenza n. 1587 del 31 marzo 2006
- L’incameramento
della cauzione si presenta come atto meramente esecutivo, ai sensi
dell’art. 10 quater, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 - Giurisprudenza richiamata: Tar Lazio, Roma,
sentenza n. 6742 del 2002 - Anche negli appalti di
servizi, la provvisoria copre il mancato possesso dei requisiti speciali.
Consiglio di Stato, sentenza n. 2370 del 27 aprile 2006
- Ferma restando la
obbligatoria pubblicità della seduta in cui si procede alla verifica della
integrità dei diversi plichi di cui si compone l’offerta, la
giurisprudenza ha ribadito la valutazione dell’offerta economica possa
avvenire in seduta non pubblica - Giurisprudenza richiamata: Consiglio di Stato,
sentenza n. 1427 del 18 marzo 2004 - Bisogna
distinguere tra sedute riservate per la valutazione delle offerte
tecniche e sedute pubbliche.
Consiglio di Stato, sentenza n. 2373 del 27 aprile 2006
- Esclusione da una
procedura ad evidenza pubblica ai soggetti nei cui confronti è stata
pronunciata di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo
444 del codice di procedura penale, spetta all’Amministrazione stabilire,
motivatamente, se il reato provoca, una obiettiva incisione sulla
affidabilità del condannato, sia sul piano morale che sul piano
professionale.
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