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È competente il
giudice ordinario in caso di controversie di un appalto sottosoglia di una
Società (S.p.A.) concessionaria di pubblico servizio
Tar Piemonte, Torino, sentenza n. 3331 del 29
settembre 2006 - I soggetti che operano nei settori speciali
disciplinati dal d.lgs. n. 158/95 sono tenuti soltanto ad osservare i
principi fondamentali del trattato CE in materia di libera circolazione
delle merci, libera prestazione di servizi, dei principi di parità di
trattamento, non discriminazione, riconoscimento reciproco, proporzionalità
e trasparenza, ma non anche all’osservanza di specifiche procedure
ad evidenza pubblica: per radicare la giurisdizione amministrativa non è
sufficiente che una stazione appaltante, di natura pubblica o assimilata,
sia tenuta, anche per gli appalti sotto soglia, ad osservare i principi
fondamentali del trattato CE , occorrendo, invece, l’obbligo di osservare
le specifiche procedure ad evidenza pubblica previste dalla normativa
comunitaria e/o nazionale.
Giurisprudenza richiamata e collegata:
Appalto sotto soglia e committente S..p.A.
pubblica: no all’ evidenza pubblica quindi giudice ordinario; cambiamento
anche dei bisogni assicurativi della Società e dei suoi dipendenti
Consiglio di Stato, sentenza n. 7554 del 18
novembre 2004 - In caso di affidamento di appalto inferiore alla soglia
comunitaria, che l’Ente appaltante abbia liberamente preferito
disciplinare con una procedura simile a quelle di evidenza pubblica (e non
in quanto obbligato), le relative controversie sulla procedura di scelta del
contraente sfuggono alla giurisdizione amministrativa essendo di competenza
del giudice ordinario.
Consiglio di Stato, sentenza n. 7772 del
29 novembre 2004 - La giurisdizione del giudice amministrativo non arriva
fino alla sottoscrizione del contratto, ma si ferma all’aggiudicazione
definitiva oltre la quale l’aggiudicatario puo’ invocare il giudice
ordinario per la lesione dei propri diritti soggettivi in quanto espressiva
di potere paritetico della P.A.
Ati: requisiti
morali e finanziari devono essere posseduti dalle singole imprese, mentre
quelli tecnici possono essere assegnati all’Ati nel suo complesso
Consiglio di Stato, sentenza n. 6353 del 24
ottobre 2006 - Ati: i requisiti di carattere morale e di
generica affidabilità (quali l’inesistenza di precedenti penali ostativi,
la regolarità contributiva, il rispetto della normativa “antimafia”),
devono essere posseduti da ciascuna delle imprese; il possesso dei requisiti
di idoneità tecnica può essere dimostrato facendo riferimento alla
sommatoria dei mezzi e delle qualità delle imprese facenti parte del
raggruppamento; mentre l’accertamento della capacità economica e
finanziaria del raggruppamento partecipante deve necessariamente essere
condotto nei confronti delle singole imprese.
I motivi di
diniego di un’aggiudicazione
Consiglio di Stato,
sentenza n. 6332 del 24 ottobre 2006 - Non appare ragionevole
stabilire che un’offerta è eccessivamente onerosa con riguardo alla
situazione finanziaria dell’ente e tantomeno negare un’aggiudicazione
per mancanza di fondi; non è nemmeno legittimo indire una nuova gara con un
importo a base d’asta non certo consistentemente inferiore a quella
richiesta dal vincitore della gara già svolta.
Il potere di
autotutela può essere esercitato solo in presenza di vizi propri della sola
funzione amministrativa nella sequenza procedimentale
Tar Campania, Napoli, sentenza
n. 8580 del 17 ottobre 2006 - Non è legittimo annullare, in sede di autotutela, un’intera
procedura di gara, in caso di presentazione di polizza fideiussoria,
successiva alla stipula del contratto, ritenuta, in via presuntiva, falsa.
Presenza di un
giovane professionista in un’Ati
Consiglio di Stato, sentenza n. 6347 del 24
ottobre 2006 - Ai fini della valida partecipazione di un R.t.i.
a procedure indette per l’aggiudicazione di servizi di progettazione, è
sufficiente che nella compagine del raggruppamento sia contemplata la
presenza, con rapporto di collaborazione professionale o di dipendenza, di
un professionista abilitato iscritto all'albo da meno di cinque anni, senza
la necessità che questi assuma anche responsabilità contrattuali.
Gara
telematica: termine di “arrivo” della garanzia provvisoria
Tar Lazio, Roma, sentenza n. 10901 del 23
ottobre 2006 - Gara telematica: se la cauzione provvisoria
arriva dopo i termini previsti dalla procedura, è legittima l’esclusione
in quanto per la scadenza indicata entro la quale l’impresa deve far
“pervenire” la garanzia, deve intendersi la data di ricevimento da
parte dell’amministrazione e non quella di invio da parte dell’impresa.
Offerte che
provengono da un unico centro decisionale: la valutazione degli elementi
deve essere fatta nella sua complessità
Consiglio di Stato, sentenza n. 6212 del 19
ottobre 2006 - Il rispetto dei fondamentali principi della par
condicio e della segretezza delle offerte, posti a garanzia della regolarità
della procedura concorsuale, nell’interesse sia della pubblica
amministrazione che dei partecipanti, postula necessariamente che fra i
concorrenti ad una gara non venga in rilievo una relazione idonea a
consentire un flusso formativo (delle offerte), e informativo in merito alla
fissazione dell’offerta, ovvero agli elementi valutativi ad essa
sottostanti; in presenza di significativi indizi sintomatici, il rischio di
una intesa preventiva si traduce in una seria e ragionevole presunzione che
le offerte dei diversi concorrenti siano riconducibili al medesimo centro
decisionale.
Giurisprudenza richiamata e collegata:
Consiglio di Stato, sentenza n. 6367 dell’
1 ottobre 2004 - In tema di appalti pubblici, la stazione appaltante può
prevedere nella lex specialis ulteriori ipotesi di esclusione, eventualmente
legate all’esistenza di forme di collegamento tra imprese concorrenti,
purchè non si stabilisca un’esclusione automatica dalla gara, dovendo in
tali casi l’Amministrazione verificare se l’esame della fattispecie
concreta induca a ritenere violati i principi posti a garanzia della
correttezza della procedura.
Consiglio di Stato, sentenza n. 4012 del 23
giugno 2006 - Il collegamento <<sostanziale>> che giustifica
l’esclusione dalla gara delle imprese collegate sussiste quando da una
serie di elementi univoci risulta che le offerte presentate sono
riconducibili ad un unico centro di interesse, e, dunque, ad un unico centro
decisionale, che è in grado di fissare offerte tra loro coordinate al fine
di influire sull’esito della gara a proprio vantaggio: affermata quindi la
non rilevanza, ai fini del collegamento sostanziale, della stipula delle
polizze assicurative presso la medesima società assicuratrice nonché il
fatto che il passaggio di una persona fisica da una società ad un'altra del
medesimo settore, non può di per sé essere indizio di un collegamento tra
le due società, in quanto tale passaggio risponde ad una ordinaria dinamica
del mercato del lavoro manageriale.
Riferimento ad un
unico centro decisionale anche nel codice dei contratti
Nel codice dei contratti: oltre alle situazione
di controllo di cui all’articolo 2359 cc, le stazioni appaltanti escludono
altresì dalla gara i concorrenti per i quali accertano che le relative
offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale, sulla base di
univoci elementi : il Consiglio di Stato (n. 4012 del 23 giugno 2006) li
segnala quali l’identità delle persone fisiche che ricoprono gli organi
amministrativi e l’identità di contenuto delle offerte.
Le diverse competenze di ingegneri e architetti
Consiglio di Stato,
sentenza n. 6343 del 24 ottobre 2006 - Il titolo
professionale espressamente richiesto dall’ordinamento per
l’espletamento di servizi di ingegneria relativi ad immobili vincolati è
l’ art. 52 del R.D. n. 2537 del 1925, che prescrive che “le opere di
edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico ed il restauro
e il ripristino degli edifici contemplati della legge 20 giugno 1909, n.
364, per l’antichità e le belle arti, sono di spettanza della professione
di architetto” (mentre non rilevano altri titoli di specializzazione che,
se pure significativi di ulteriori acquisizioni professionali, non possono,
in assenza di specifiche previsioni normative in tal senso, essere ritenute
equipollenti al richiesto titolo di architetto.
Illegittima
un’offerta vincolata nel tempo
Consiglio di Stato,
sentenza n. 6338 del 24 ottobre 2006 - E’ legittima
l’esclusione di una ditta la cui offerta risulta formulata per un periodo
di tempo limitato e non coincidente con la durata del procedimento previsto
dal bando e pertanto idonea già ab initio ad consentire all'impresa di
partecipare correttamente alla gara.
Le decisioni
della Corte di Cassazione
Lavoro pubblico – Organizzazione degli uffici – Incidenza sullo
status dei dipendenti – Giurisdizione del Giudice Amministrativo –
Fattispecie in tema di personale A.T.A.
Corte di Cassazione, Sezioni Unite Civili,
Ordinanza n. 15904 del 13 luglio 2006 - Le Sezioni Unite
ribadiscono il principio consolidato in ordine al riparto di giurisdizione
ai sensi dell'art. 68 del d. lgs. n. 29 del 1993 (nel testo modificato
dall'art. 29 del d. lgs. n. 80 del 1998, trasfuso nell'art. 63 del d. lgs.
n. 165 del 2001) : giurisdizione del giudice ordinario per tutte le
controversie riguardanti il rapporto di lavoro alle dipendenze delle
pubbliche amministrazioni in ogni sua fase, dalla instaurazione sino
all'estinzione, devoluzione alla giurisdizione del giudice amministrativo
delle controversie concernenti gli atti amministrativi adottati dalle
pubbliche amministrazioni nell'esercizio del potere loro conferito dall'art.
2, comma primo, del d. lgs. n. 29 del 1993 (riprodotto nell'art. 2 del d.
lgs. n. 165 del 2001) aventi ad oggetto la fissazione delle linee e dei
principi fondamentali delle organizzazioni degli uffici, caratterizzati da
uno scopo esclusivamente pubblicistico, sul quale non incide la circostanza
che gli stessi, eventualmente, influiscono sullo status di una categoria di
dipendenti, ciò costituendo un effetto riflesso, inidoneo ed insufficiente
a connotarli delle caratteristiche degli atti adottati "iure privatorum"..
Risarcimento danni – Sospensione della patente
di guida
Corte di Cassazione, Sezione Seconda Civile,
Sentenza n. 17680 del 4 agosto 2006 - Il provvedimento
amministrativo di sospensione della patente di guida per eccesso di velocità,
dichiarato illegittimo ed annullato, può dar luogo al risarcimento del solo
danno patrimoniale effettivamente subito dall'utente, che deve comunque
essere allegato e provato, dovendosi escludere la risarcibilità di un danno
esistenziale alla persona.
Contratto in generale - Nullità – Contratto
di progettazione e direzione lavori comprendente opere in cemento armato
concluso da un geometra - Illegittimità – Diritto al compenso -
Esclusione
Corte di Cassazione, Sezione Seconda Civile,
Sentenza n. 17028 del 26 luglio 2006 - La progettazione e la
direzione di opere da parte di un geometra in materia riservata alla
competenza professionale degli ingegneri e degli architetti sono
illegittime, e per esse non è dovuto al geometra alcun compenso, non
essendo sufficiente a rendere legittimo il progetto che esso sia
controfirmato o vistato da un ingegnere o che l’ingegnere rediga i calcoli
in cemento armato o che diriga i lavori relativi alla realizzazione delle
strutture di cemento armato, in quanto il professionista competente deve
essere unico autore e responsabile della progettazione.
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