Oggi termina il
cinquatunesimo mese di ritardo nel rinnovo del contratto dei Segretari Comunali,
e nemmeno oggi leggo su questo sito né sui quotidiani alcuna buona notizia
sullo stato della trattativa.
Leggo invece con un certo
sconforto sul sito dell’ARAN il monitoraggio sullo stato di avanzamento delle
trattative relative ai contratti dei dipendenti pubblici italiani, ed osservo
come il nostro, insieme a quello dei dirigenti del VI e VII comparto dei
ministeri, sia il contratto in assoluto più indietro con le trattative.
Mi aspettavo di leggere in
questi giorni qualche iniziativa sindacale anche clamorosa che facesse sentire
la nostra voce prima delle elezioni politiche del 9 e 10 Aprile 2006.
Vedo invece che l’unica
iniziativa prevista è la raccolta di fondi per promuovere una campagna
d’informazione che illustri agli italiani la nostra situazione ed esprima il
nostro disagio:francamente, mi sembra una ben misera iniziativa.
Mi auguro che questa
“cautela” sindacale nell’esprimere con iniziative anche forti le istanze
della categoria derivi dal fatto che le trattative stanno proseguendo e che non
si vogliano inasprire i rapporti con l’ARAN, nella speranza
di chiudere presto e bene la trattativa per il rinnovo del contratto.
In questo silenzio
“assordante”, io intendo da domani applicare una mia personalissima forma di
“sciopero bianco”, che consisterà nel non fare più per ogni mese di
mancato rinnovo contrattuale a partire da Aprile una mansione ogni dieci di
quelle che sino ad ora ho svolto nei miei comuni senza che sia mai stato
strettamente tenuto a svolgere per contratto od in base a specifici incarichi
scritti, ma che ho sempre svolto per molteplici motivi, primo tra tutti la
carenza di personale in organico dei miei comuni.
La riduzione sarà in tal
modo del 10 per cento degli incarichi diciamo così non dovuti, e corrisponde
all’incirca a quanto il nuovo contratto dovrebbe riconoscerci in aumento in
termini economici.
Mi rendo conto che questo
sistema “empirico” di autoriduzione del lavoro possa far sorridere, ma sono
sicuro che potrebbe essere applicato da molti colleghi, stante la cronica
carenza di personale in quasi tutti i Comuni d’Italia, con risultati
tutt’altro che irrilevanti sull’andamento amministrativo del Comune.
Mi rendo anche contro che con
questo genere di iniziative si arrechi un “danno da inefficienza” al Comune,
che non è la nostra controparte sindacale, ma gli inconvenienti del nostro
ruolo e del nostro status per molti versi “ibrido” provoca questo genere di
inconvenienti cui non possiamo sopperire.
Per quanto concerne infine
l’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla nostra
condizione, mi auguro che venga attuata prima delle elezioni politiche 2006,
altrimenti credo sarà rivolta ad un governo di composizione politica diversa da
quello attuale, che non avrebbe alcuna responsabilità sui ritardi contrattuali
sin qui accumulati.
Si potrebbe pubblicare un
breve annuncio sui principali quotidiani, scritto anche in forma ironica, in cui
potremmo rivolere un sentito ringraziamento al Governo per non essere riusciti a
trovare in cinque anni, nonostante l’impegno profuso nell’approvazione di
innumerevoli magnifiche riforme in tutti i campi, un pò di tempo da dedicare
alla nostra ormai “disgraziata” categoria.
Alberto Cane Segretario
Comunale dei Comuni di Castelnuovo Don Bosco e Buttigliera d’Asti (AT).