INTERVENTO

 

Ritengo che l’impostazione che l’Unione sta portando avanti sulla figura della direzione complessiva vada chiaramente ripensata e adeguata a tutta una serie di eventi che rendono la figura cosi concepita ormai superata.

Mi riferisco alla normativa che limita le direzioni generali,al parere della corte dei conti regione Lombardia sempre sulle direzioni,ma soprattutto per i segretari dei piccoli comuni ,che poi sono la stragrande maggioranza dei segretari,all’avvento delle gestioni unitarie .

Il codice deve innanzitutto affrontare la questione delle funzioni da assegnare al segretario .

Tali funzioni non potranno che tener conto delle diverse dimensioni demografiche dei comuni italiani e del diverso assetto organizzativo dei comuni e dovranno orientarsi per i piccoli comuni nel senso di attribuire al segretario ,oltre alle funzioni notarili,di assistenza giuridica,di gestione di settori e servizi comunali compatibili con la professionalità del segretario,soprattutto funzioni di coordinamento e sovraintendenza nell’ambito dei servizi comunali necessariamente convenzionati tra più piccoli comuni (gestioni unitarie)

Nei medio grandi comuni ,invece,sarà pregnante la funzione di coordinamento e sovraintendenza tra le diverse e complesse strutture organizzative comunali al fine di attuare in modo unitario,secondo criteri di efficienza,efficacia ed economicità,la programmazione e l’indirizzo politico amministrativo. Le funzioni strettamente economiche finanziarie ,compresa la programmazione di bilancio,andranno invece assegnate ai servizi di ragioneria prevedendo per i grandi e medio grandi comuni anche la possibilità di ricorso a esperti esterni.

In tal modo ciascuna funzione sarebbe distinta e di fatto indipendente.

Altra problematica da definire è quella dello status del segretario ,uno status ad oggi ibrido in quanto connotato da un rapporto di servizio prestato presso e a favore dell’ente locale ma di fatto gestito da organismi parastatali (Ages ) .

Questa situazione non giova ai segretari e lo testimonia il fatto che la categoria ha un contratto scaduto da oltre quattro anni , è l’unica ad essere ,dopo le diverse sentenze della corte costituzionale ,soggetta a spoil sistem automatico,ed è anche una categoria dove in determinate zone del paese a fronte di diverse centinaia di sedi vacanti rette da segretari supplenti coesistono colleghi in disponibilità .

Il codice quindi ,anche nell’ambito del principio del federalismo ,deve affrontare e definire definitivamente lo status da dare al segretario ossia o massimo dirigente dell’ente locale e come tale appartenente al comparto enti locali con applicazione della relativa disciplina anche in termini di garanzie e tutele o ,in considerazione delle esigenze di unità dell’ordinamento e delle funzioni svolte ,dirigente statale o parastatale. Conseguentemente applicare al segretario la stessa disciplina prevista per i dirigenti degli enti locali o statali per i quali ,giova ricordarlo,lo spoil system non è  operante  e dettare una normativa precisa sia per le vacanze di sede che per la disponibilità  che per la mobilità .

Infine un intervento chiaro sulle retribuzioni che devono essere rapportate alle responsabilità assunte,al carico di lavoro ,al rischio spoil system ,retribuzioni chiare e prefissate che non lascino spazi a discrezionalità e arbitri .

Queste problematiche dovrebbero essere definite al più presto sia a livello normativo che contrattuale. Le gestioni unitarie incombono e i segretari dei piccoli comuni rischiano di affrontare una nuova sfida senza una adeguata normativa sia legislativa che contrattuale chiara ,definita e garantista.

 

 

 

D’Angelo dott Francesco

Segretario comunale convenzione Valle Lomellina,Frascarolo,Torreberetti Castellaro Semiana (Pavia)