Prendo spunto dall'articolo del collega Cucco in tema di istituti contrattuali e dalla richiesta delle o.o..s.s. di concertazione sulla revisione del t.u.el.
Il mio intervento è volto a far si che  alcune aspettative della base dei segretari siano efficacemente e adeguatamente rappresentate dai vertici sindacali.
Infatti da diverse parti e specialmente dai segretari di piccoli comuni si chiedono istituti precisi e aggiuntivi a quelli proposti dal collega Cucco ,collega che ha proposto l'indennità pluriennale di risultato per garantire la continuità di servizio evitando che un segretario dopo un anno possa essere allettato da una nuova sede più prestigiosa .
Questa situazione,segretario che abbandona la sede dopo un anno,dovrebbe essere penalizzata perchè a mio parere è una delle cause che di fatto ha reso la nostra figura in certi casi SUPERFLUA.E' evidente a tutti che se in una sede transitano in cinque  anni  due- tre o quattro  segretari ,gli amministratori prenderanno come punto di riferimento altra figura(vice segretario-direttore generale non segretario-dirigente di ragioneria)che di fatto svolgerà le funzioni di coordinamento e propulsione della struttura considerando la figura del segretario un optional.
Ritengo ,anche leggendo diversi interventi su questo forum e su altri forum dei segretari,che in sede di concertazione sulla revisione del t.u.el bisognerà chiedere garanzie generali per tutti a partire da limiti quantitativi alle convenzioni ,limiti alla possibilità di scioglimento senza giusta causa delle stesse convenzioni,garanzie di stabilità del posto di lavoro(un comune un segretario salvo i microcomuni),garanzie in ordine alla disponibilità e al collocamento assistito presso p.a. in caso di inutile decorso della disponibilità e infine anche istituti premiali per chi garantisce la continuità del servizio anche sacrificando la carriera.
Questo perchè occorre anche garantire chi invece si trova nella situazione opposta prospettata dal collega Cucco, che è quella più facile nella storia dei segretari ,cioè di trovarsi senza sede anche a causa di repentini scioglimenti di convenzioni o di cambio di amministrazione
Rimane ferma poi la necessità di definire il ruolo del segretario(dirigente amministrativo o "dirigente operativo fiduciario") collegandolo allo spoil sistem solo ed esclusivamente nei casi in cui sia investito della direzione generale ,direzione generale per la quale in termini di indennità andranno fissati precisi scaglioni quantitativi evitando la discrezionalità che esiste in merito.
Nei casi in cui il segretario per propria scelta o diversamente ,non ha le funzioni di direzione generale, lo stesso deve avere quelle garanzie di stabilità giuridica che tutti i dirigenti statali e comunali presentano.In questo caso infatti lo spoil sistem non si giustifica sia per le funzioni (minime e non collegate all'attuazione del programma politico)svolte che per evidenti ragioni di equità.
Mi auguro che si possa utilizzare la concertazione per definire nell'interesse di tutti la situazione di incertezza che ormai da tempo contraddistingue la nostra categoria.
Francesco D'angelo segretario convenzione Valle Lomellina.Frascarolo,Semiana e Torreberetti e Castellaro.(pavia)