In relazione alla direttiva ritengo che una
controproposta da parte del sindacato(possibilmente formulata in via
unitaria) potrebbe essere quella di non stipulare il contratto se non
quando si sarà chiarito il ruolo che si intende dare alla
categoria.
Ritengo pertanto ,a fronte di una
direttiva penalizzante per la categoria,che il sindacato deve chiedere di
collegare la stipula del nuovo contratto(almeno nella parte normativa) alla
riforma del t.u.e.l. in modo da capire quale ruolo si intende dare ai segretari
comunali.Infatti che senso avrebbe stipulare un contratto adesso sulla base di
una già direttiva penalizzante e poi dopo sei mesi essere nuovamente in
discussione per la possibile entrata in vigore del nuovo t.u.e.l.
Abbiamo aspettato 4 anni per il rinnovo del
contratto possiamo aspettarne altri ,dato che comunque il contratto scaduto è
sicuramente più vantaggioso di quello che si andrà a stipulare!
Direi che le trattative devono essere avviate
soprattutto per chiarire il ruolo che intendono darci anche in relazione alla
riforma del t.u.e.l. ,poi il contratto che si stipulerà, oltre che a provvedere
per il pregresso ,sarà la logica conseguenza del ruolo che intendono
darci e se questo ruolo sarà marginale e non fondamentale come la
direttiva sembra sottendere ,compito del nuovo contratto sarà quello di
garantire il più possibile la categoria anche tramite mobilità volontaria o
configurazione di categoria ad esaurimento.
Per il resto mi auguro che a seguito di una
adeguata campagna di informazione siano avviate concrete forme di protesta
avverso ad una direttiva fortemente penalizzante e di fatto irriguardosa per
l'intera categoria.
D'Angelo dott. Francesco segretario convenzione
Valle Lomellina-Frascarolo-Torreberetti-Castellaro e
Semiana.