Desidero nuovamente intervenire sulla problematica dell'apertura dell'albo ad altre categorie e in genere sul nuovo contratto dicategoria.
Dopo la proposta del collega Purcaro ,che non ha riscosso tante adesioni come testimoniato da tanti interventi di dissenso su questo forum, leggo di una ulteriore proposta
 del collega Currao segretario vicario unscp(su sole 24 ore -sud ) su una possibile apertura dell'albo a dirigenti degli enti locali a condizione che si" sottopongano a
rigorosi percorsi formativi."
Mi chiedo allora quale sia la posizione dell'Unione sull'albo e sulla sua apertura a soggetti esterni alla categoria dei segretari.Penso che sia venuto il momento per l'unione di assumere una posizione ufficiale sul
problema in modo da consentire a tutti i segretari di conoscere quale sia l'orientamento del principale sindacato di categoria prospettando soluzioni e tutele concrete .
In un periodo come quello attuale caratterizzato dal mancato rinnovo del contratto da 50 mesi,da una direttiva penalizzante per la categoria e per una proposta di riforma del T.U. del ministro Pisanu fortemente
penalizzante, soprattutto per i segretari dei piccoli e medi comuni, è giunta l'ora di assumere ed esplicitare una posizione netta ed univoca da parte del sindacato in modo da consentire a tutti di aver le idee chiare
sugli orientamenti e sugli obiettivi che si vogliono far perseguire alla categoria.
Come ho evidenziato negli interventi sul forum di Purcaro e anche su questo forum,l'eventuale apertura dell'albo comporterebbe a breve e medio termine gravi rischi per i segretari dei piccoli e medi comuni con possibili aumenti di
disponibilità,lederebbe le giuste aspettative dei coa 2 , contrasterebbe con il metodo costituzionale d'accesso alla p.a. mediante concorso e con il principio organizzativo acquisito dell'ingresso nella categoria
mediante corso-concorso strumento questo idoneo a garantire le giuste professionalità per l'ente locale.
Se poi all'apertura più o meno parziale dell'albo prospettata da alcuni esponenti dell'unione si aggiunge l'approvazione della riforma Pisanu ,allora avremmo l'implosione della categoria senza che tale fenomeno
sia accompagnato da adeguate tutele e garanzie per chi ha vinto un concorso nella p.a. a tempo indeterminato.In questo caso non avremmo il problema di 100 o 200 disponibili ma il concreto rischio di un intera categoria in disponibità.
In un periodo ,dunque di particolare difficoltà per la categoria nel suo complesso testimoniato anche dal sorgere di nuove forme ibride di convenzionamento(province-comuni;comunità montane-comuni),è allora
opportuno conoscere l'orientamento in merito del sindacato al quale ,a mio parere compete anche ,viste le diverse opinioni
emerse e gli interessi e aspettative ,  acquisire il parere,le aspettative  e l'orientamento della base tramite assemblee e referendum.
Aspettative  che nel mio caso consistono  nel ripristino di adeguate tutele per l'intera categoria,nella valorizzazione delle professionalità esistenti,nella limitazione dei convenzionamenti ,nella revisione dell'istituto dello
spoil sistem e nella riaffermazione dell'unitarietà della figura specialmente nelle piccole realtà.
 
 
 
 
D'angelo dott. francesco segretario comunale Valle Lomellina-frascarolo,torreberetti e castellaro e semiana(Pavia)