E' arrivato il giorno della speranza! Ritengo fondamentale ora che sia ribadito in tutte le sedi, e quindi anche nel nuovo CCNL, che:
1. la figura del segretario comunale è unica e non divisa in due tronconi: sopra e sotto i 15.000 abitanti (o 10.000 o altro limite). E' fondamentale ribadirlo anche nelle affermazione di principio;
2. sin dall'ingresso in carriera il segretario comunale assume il ruolo e le funzioni dirigenziali, soprattutto perché in tutti gli enti anche più piccoli (che sono in stragande maggioranza) è sovraordinato gerarchicamente a dipendenti investiti di funzioni dirigenziali;
3. lo sviluppo della carriera e del trattamento economico deve essere considerato unico indipendentemente da fasce e indennità varie che devono retribuire le maggiori responsabilità e non le diverse funzioni;
4. l'incarico di direttore generale deve essere affidato solo a personale esterno senza divisione dei comuni in due tronconi (sopra e sotto i diecimila). Non è accettabile che nel comune inferiore a 10.000 abitanti l'incarico sia affidato all'interno dell'ente perché questa soluzione è oltremodo oltraggiosa della professionalità e della persona del segretario comunale. Chi opera nei grandi comuni non si rende conto del disagio e dell'imbarazzo di fronte a tutti (dipendenti compresi) in cui si verrebe a trovare chi fa il segretario comunale nel piccolo comune dove il sindaco ha nominato il direttore generale interno (magari privo di adeguato titolo di studio.
Invito tutte le sigle sindacali che interverranno alle trattative di non perdersi dietro minutaglie ma individuare pochi punti fondamentali di sopravvivenza su cui non transigere anche a costo di rinunciare al contratto.
In bocca al lupo!
25.1.2006
Paolo del vecchio