ILLOGICITA' E DISCRIMINAZIONE NEI CRITERI DI ATTRIBUZIONE
CREDITI FORMATIVI SEFA 2007
Bene, ci siamo riusciti un'altra
volta a dimostrare all'esterno quanto poco crediamo nella componente
professionale della nostra categoria.
Con i criteri per l'attribuzione di crediti formativi per il
SEFA 2007 cosa affermiamo al mondo delle autonomie? Che l'accrescimento
professionale è dimostrato da un impegno episodico e saltuario, possibilmente
limitato ad un solo anno.
Il mio impegno costante nel tempo e dimostrato dal mio
curriculum vale carta straccia se nel 2007, Dio non voglia, non esco con qualche
pubblicazione o non frequento corsi o non tengo docenze. Cosa importa se l'anno
scorso ne ho fatte mille? Chi se ne frega se ho al mio attivo due corsi di
specializzazione post laurea, di cui uno anche biennale? Ho la colpa di averlo
fatto prima del 2007 perchè ho sempre ritenuto di dovere dimostrare un costante
accrescimento professionale.
Per non parlare dell'aspetto fortemente discriminante per le
donne. Sono queste, infatti, che hanno la sfortuna (solo dal punto di vista
professionale) di figliare e di rimanere ferme (o anche solo
rallentate) nell'anno della maternità. Ed ecco che Dio ha voluto farmi
mamma, per cui nonostante il mio costante impegno negli scorsi anni, compreso il
2006, nel 2007 potrò fare poco, come le altre colleghe mamme capiranno
facilmente.Difficile al rientro della maternità, quando già si deve imparare a
gestire lavoro e famiglia, con i sindaci che si aspettano il medesimo rendimento
nonostante il tempo lavoro fisiologicamente si riduca, difficile, dicevo, in
queste condizioni trovare il tempo (e la forza) per studiare, scrivere,
frequentare corsi e, meno che mai, preparare docenze. Certo, qualche articoletto
riuscirò a fermelo pubblicare ... in fondo una pubblicazione ormai non la si
nega a nessuno ... e poi chi controlla lo spessore, l'approfondimento e la
portata innovativa di quello che si pubblica? ... Ma il resto sarà molto
difficile.
Qualcuno ne ha parlato? Qualche sindacato è entrato nel
merito di questi splendidi criteri? E chi avesse la sfortuna di avere giusto
quest'anno un problema famigliare o di salute? Perchè un evento momentaneo della
vita deve annullare l'attività di anni? E il Comitato Pari Opportunità non ha
nulla da dire?
Trovo assolutamente illogico un sistema premiante che non
tenga conto dell'accrescimento professionale realizzato nei vari anni di
servizio ma soltanto di quello realizzato nel 2007 (come se l'attività di un
solo anno possa considerarsi "accrescimento")!!!!! Mi pare l'ennesimo esempio di
come possa dequalificarsi una categoria che dovrebbe porsi sul mercato, invece,
in ben altri termini ... ma d'altra parte questa per noi ormai è una
costante!!!!!!! Bene, bravi ... bis!
Annalisa Di Piazza