Anch’io condivido sostanzialmente le considerazioni del Collega Roberto Nobile (che colgo l’occasione per salutare), con le seguenti precisazioni.

In linea teorica le obiezioni e l’analisi dettagliata del Collega Purcaro appaiono pienamente condivisibili. Se le valutiamo punto per punto, è difficilmente contestabile il fatto che occorre effettuare il confronto tra situazioni omogenee (punto 1), che l’indennità di direzione non è  pensionabile o che può essere revocata (punto 2) o che l’indennità di convenzione retribuisce per il maggior sforzo etc.

Purtroppo, però, tutti questi argomenti, agli occhi dei nostri interlocutori, appaiono decisamente connotati di eccessivo tecnicismo; non so cosa accade presso il Comune in cui presta servizio il Collega, ma in uno di uno di quelli in cui lavoro io, ad esempio, gli Amministratori da anni rinunciano al 50% delle proprie indennità per motivi di Bilancio e, in generale, il  grado di sofferenza delle Casse Comunali è molto elevato. In questo contesto,  comune a moltissimi Enti, soprattutto medi e piccoli, agli Amministratori sempre più spesso ciò che interessa è il costo complessivo di un Segretario Comunale e la sua complessiva retribuzione finale, a prescindere degli istituti, contrattuali o non,  applicati per la sua determinazione.

E per la quasi totalità degli stessi quest’ultima, comunque, in un’epoca di crisi generalizzata come la nostra, è considerata di livello più che dignitoso (per usare un eufemismo). Non dico che questo sia un atteggiamento condivisibile, ma sicuramente è il più rappresentativo della realtà, a mio modestissimo parere.

Tutte le considerazioni ben sostenute ed argomentate dal Collega sarebbero, probabilmente, in un altro momento storico, anche possibile oggetto di una sacrosanta battaglia rivendicativa; oggi nei i nostri “compagni di viaggio” rischiano di produrre più irritazione che comprensione, con l’effetto “boomerang” dietro l’angolo pronto a colpire la categoria in modo indiscriminato.

Ha ragione Gelormini, c’è tempo per ogni cosa. Ora è il momento di concentrarsi sugli aspetti normativi del Contratto, lasciando sullo sfondo quelli economici, o, almeno, non dando l’impressione che siano la parte più importante della vicenda.

Non rassegniamoci all’idea di una Società dove conta solo il guadagno!

Nunzio Fornaro

Segretario dei Comuni di Alessano e Acquarica del Capo (Lecce)