Le prime impressioni a caldo sul documento di Trieste, sono favorevoli al cambiamento, ma è necessaria ""un'arte maggiore in accordo con le esigenze dello spirito nuovo"".
L'apprezzamento più immediato che va nella direzione giusta del "Segretario a geometria variabile" dev'essere contemperato con un approfondimento sulle gestioni unificate e, l'Unione deve far sentire con fermezza la sua voce,  per far ridurre i limiti a 5000-10000 abitanti e 2-3 Comuni in luogo di 15000 o 4 Comuni.
La soluzione più ottimale è quella di lasciare libere le Autonomie nelle scelte, ma non abbandonarle al proprio destino, con un'Autority che vigila sulle performance e con poteri d'intervento non solo nelle anomalie più evidenti.
Ualtro aspetto essenziale e non eludibile per la dignità professionale della categoria è il procedimento di nomina con i difetti e le incongruenze che devono essere necessariamente corretti,  mantenendo ciò che è buono ed attribuendo all'Ages rimodulata un vero ruolo di governo della categoria.

Non pochi Segretari comunali e provinciali, nella sperimentazione sul campo e sulla propria pelle, ne hanno subìto direttamente gli effetti, con un malessere che ancora serpeggia, infliggendo colpi mortali.al sistema fiduciario ed alla sua credibilità e, trovando nelle transumanse un alibi e forse anche una motivazione che ci ha fatto perdere validissime ed eccellenti teste pensanti.

E' indispensabile una urgente e indilazionabile manovra chirurgica per salvaguardare l'integrità, l'imparzialità e il prestigio della figura, ancor prima della nomina e maggiori garanzie sull'esercizio della revoca.

In attesa che si sviluppino altre considerazioni critiche ed osservazioni sistematiche sui contenuti e,  sulla necessità di riformare l'Ordinamento nell'interesse delle Autonomie e del Sistema Istituzionale nel suo complesso, torna utile avvalorarsi dei contributi che possono essere dati in corso d'opera, anche dall'esterno degli ambiti sindacali. 

Il testo proposto in allegato dall'autorevole collega Antonio De Guglielmo modificativo degli artt.97/106 del TUEL, accompagnato da una gradevole e sintetica relazione di 2 cartelle, merita la dovuta attenzione, non foss'altro, per il vissuto di tanti Segretari che si aspettano dalla "Carta" qualcosa di meglio e di più incisivo per il valore delle professionalità,  rispetto a ciò che è accaduto nel 1997, nello spirito costruttivo e di rinnovamento cui si ispira il Protocollo d'Intesa del 31 ottobre del pubblico impiego, che solo alcune organizzazioni di lavoratori hanno siglato.

 

AVG