Intervengo, brevemente, sull’argomento della proposta del collega Purcaro,
solo ed esclusivamente perché non si dica, poi, che siamo assenti dal dibattito
e, quindi, eventualmente d'accordo con la proposta.
Con il dovuto rispetto per il collega Purcaro, che riconosco persona di grande
spessore professionale, la proposta mi sembra davvero un ulteriore colpo alla
categoria per una serie di motivi, tra l’altro molto palesi.
L’effetto finale di questa nuova “riforma” sarebbe solo quello di
sostituire delle persone con altre e non cambierebbe la sostanza dello status e
della situazione reale della categoria dei segretari comunali, ma produrrebbe,
invece, più precariato e più disponibili.
Le sedi non si ricoprono facendo affluire nell’albo altri attori della scena
comunale, che,peraltro, svolgono altri ruoli.
Come dimostrava l’intervento della collega che aveva chiesto la riammissione
in servizio poi negata, evidentemente il problema non è di ricercare nuovo
personale. Altrimenti, basterebbe fare entrare in
servizio i colleghi del COA 2° corso, approvare norme per evitare convenzioni
assurde e permetterle sono tra due o tre comuni inferiori a 3000 e tali da non
superare complessivamente i 10.000 abitanti e bandire
nuovi concorsi (non quelli riservati!).
Dunque, il problema è essenzialmente quello di aprire l’albo per
“sistemare” alcuni direttori generali estemporanei e consentire ai sindaci
la scelta più ampia e, soprattutto, immotivata ?
Se è così, ed i fatti lo dimostrano senza ulteriori prove, allora lo si dica
chiaramente e si dia la possibilità di uscire in mobilità (trasparente e
garantita) a chi non ci sta più.
La categoria che finora ha sopportato con umana rassegnazione continue
rivoluzioni, ha ora diritto ad essere trattata con dignità.
Anche ai superstiti di El-Alamein venne tributato dagli alleati l’onore delle
armi, concedeteci almeno quello.
Roberto Napoletani
segretario generale Comune di Pontedera (Pi)