Alcune note, scritte di getto, sulla notizia
dell'arrivo di 390 nuovi Segretari Comunali. Queste le attese sulle "nuove leve",
da parte del mondo delle Autonomie Locali .
I giovani dirigenti locali "saranno
professionalmente preparatissimi, una vera e propria eccellenza a livello
formativo".
Essi saranno il "tramite tra la legge e la
pratica", ma non dovranno restare "chiusi in atteggiamenti burocratici, bensì
essere disponibili a collaborare con i Sindaci ed agire secondo specifici
contesti locali". Il loro sarà un "compito molto impegnativo", al servizio di
"un'amministrazione che dia risposte ai cittadini, diversa dalla cultura del
no", ma con una nuova "cultura del partenariato su impulso del territorio", che
porti al "dialogo con il cittadino".
L'identikit del Neo-Segretario è: donna del
CentroSud, età: 30-40 anni, con Laurea in Giurisprudenza.
La maggioranza dei Comuni che sono in
attesa dei Nuovi Segretari non sono, purtroppo
Metropoli, ma piccoli, se non piccolissimi comuni del Nord-Italia, specialmente
in Lombardia...Io sono molto contento dell'arrivo di queste nuove leve,
soprattutto...per un motivo molto egoistico..., vale a dire, che finalmente ci
sarà chi verserà i contributi previdenziali per pagare la mia futura pensione...
Sulla qualità della formazione dei NeoSegretari non
ho dubbi, se non quelli derivanti da quel "tramite tra la legge e la
pratica" che sarà la loro "mission". Per chi ha una formazione neomanageriale,
l'impatto con la realtà dei piccoli comuni(magari montani) può essere davvero
traumatico.Se poi si scopre che, anzichè guidare EUROSTAR(Città), saranno
chiamati, in realtà, a guidare " trenini da Far-West" (paesini sperduti), con
poche risorse e mezzi a disposizione, tale impatto può essere anche
devastante.
Io consiglierei ai neoassunti di essere
INNANZITUTTO molto UMILI, nell'apprendere da "chi ha passato una vita in
comune", i "rudimenti del mestiere", senza alcuna boria da "saputelli
dell'Accademia", ma di "rimboccarsi le maniche" e di tenere bene a mente
quale sia il significato originario del termine MANAGER : "maneggiare i
cavalli". Quindi bisognerà imparare a "sporcarsi le mani", senza mai tirarsi
indietro di fronte alle difficoltà, che saranno tante, soprattuto in periodi di
"vacche magre" come l'attuale, destinato a durare più a lungo di quello che ci
viene raccontato dai MASS-MEDIA.
Queste sono cose che a scuola non si insegnano, ma
saranno molto utili nella futura professione, al pari dell'efficientismo appreso
nella formazione manageriale accademica.
IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO da
ANTONIO NAPOLITANO
SEGRETARIO GENERALE DEI COMUNI DI
PIEVE DI CORIANO, MOGLIA, SERMIDE E POGGIO
RUSCO(MN)