“Cara” Cogliano( ???),

 

Sono costretto a risponderti non certamente perché non la pensi come me ( e come la maggioranza dei colleghi intervenuti al dibattito e sono sicuro, visti i riscontri avuti,come la maggioranza dei segretari), cosa peraltro assolutamente legittima, ma esclusivamente per il fatto che ti sei rivolta a me in modo inaccettabile!

Come ti permetti di rivolgerti a me in modo così offensivo, non conoscendo né me né la mia storia professionale e sindacale?

Giusto per la cronaca e per tua informazione,ho sempre lavorato, esclusivamente da luglio 1995 fino ad agosto 2004, ma anche oggi in prevalenza, in comuni piccoli o piccolissimi, percependo indennità ed emolumenti aggiuntivi di scarsa entità;

sono stato nominato direttore generale per la prima volta solo alla fine del 2002, con un’indennità assai modesta, che è stata peraltro dimezzata nella seconda metà del 2004, per venire incontro economicamente al mio comune principale, e ciò nonostante non sono entrato in stato di “indigenza” né lo sono mai stato prima;

ho rifiutato in passato convenzioni di segreteria che mi avrebbero fatto guadagnare certamente molto di più, eppure “sopravvivo” lo stesso;

Contrariamente a quanto tu pensi ho “sudato” molto nei comuni dove ho lavorato e anche nel sindacato,rimettendo  tantissimo tempo e denaro al servizio della categoria;

circa poi il tuo invito a “cambiare aria” te lo rispedisco indietro, senza alcun commento( sarebbe superfluo!!!).

Ribadisco in conclusione quanto già detto nei miei interventi sul sito e sabato 25/6 a Rimini durante il Consiglio Nazionale dell’ UNSCP( ottenendo larghissimi apprezzamenti, dai vertici e dalla base), con forza e convinzione ancora maggiore.

Auspico infine  che si ponga fine ad una polemica personale che non ha nulla a che vedere con il dibattito sul nostro prossimo CCNL , preannunciando fin d’ora che non risponderò più(salvo causa di forza maggiore) ad ulteriori eventuali provocazioni.

                                                                                

                                                                                  Roberto Nobile