Sin dall’approvazione della legge finanziaria dello scorso anno e ancora adesso, in questi freddi giorni di dicembre, il governo scrive parole pesanti come macigni che riguardano direttamente

ed indirettamente l’esistenza della  categoria dei Segretari Comunali e Provinciali.

 

Per questa ragione le organizzazioni sindacali hanno lanciato un appello per una

Manifestazione dei Segretari Comunali e Provinciali

a Roma, in piazza Colonna, oggi 13 dicembre 2005

per esprimere e manifestare

l’ opposizione allo smantellamento della categoria, per chiedere con forza la rimozione dell’irresponsabile blocco imposto alle assunzioni dei Segretari Comunali

e per l’affermazione di un ruolo della figura che sia significativo 

ed efficace per la vita delle Autonomie locali.

 

Come ha risposto la

Categoria?

 

L’ora … zero.

 

Ma … alle 11,30 …..

 

 

… qualcosa s’è mosso in piazza Colonna.

 

Si è costituito un presidio di Segretari comunali  in rappresentanza della categoria,

di tutta la categoria, anche di chi non è potuto intervenire

o non ha ritenuto utile la propria

presenza.

 

Ma c’è da scommettere che a tutti gli assenti, più che ai presenti, è andato il pensiero

di chi ha sbirciato da dietro le tende delle finestre

di Palazzo Chigi.

 

 

Alla fine della mattinata il presidio si è sciolto, lasciando

riflessa sull’acqua della fontana più ripresa

dai telegiornali …

una domanda:

 

 

“quanto è importante, per l’esistenza della nostra figura professionale, la dimensione

collettiva del nostro esser categoria?”

 

Forse ci siamo occupati della percezione che i Sindaci hanno del nostro ruolo. Forse.

 

C’è rimasto ancora tempo per occuparci di cosa dovremmo fare per percepire

noi stessi

l’ importanza della nostra dimensione collettiva

e per far percepire a tutti i nostri colleghi quanto essa conti per l’affermazione

del nostro ruolo?

 

E’ stata una giornata dura per la categoria.

Gennaio ci concederà una

prova di appello.

 

Ma … un altro giorno è andato.

 

Per l’Unione di Bergamo

Daniele Lavore