UNIONE NAZIONALE SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI

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Ai segretari Regionali dell’Unione

Ai segretari Provinciali dell’Unioni

LORO SEDI

Oggetto: XVII° Congresso Nazionale - Convocazione per i giorni 19 e 20 giugno 2003 a Roma, Campidoglio, sala della Protomoteca.

 

 

              Cari colleghi,

 

comunico che il Consiglio Nazionale, accogliendo la proposta della segreteria, ha concordato sulla necessità di convocare anticipatamente il congresso ed in tal senso si è deciso di celebrare il XVII° CONGRESSO dell’UNIONE, a ROMA, nella sala della Protomoteca del Capidoglio, nei giorni 19 e 20 giugno 2003. Il programma della manifestazione sarà portato a conoscenza dei partecipanti con successiva comunicazione.

 

Il Congresso è convocato in anticipo rispetto alla naturale scadenza degli Organi eletti nel marzo 2001, in quanto tutti noi abbiamo finito per cedere alle insistenze del Segretario Nazionale e del Segretario Amministrativo che, dopo il successo elettorale (a furor di popolo e, nuovamente soli contro tutti, abbiamo avuto la  conferma della fiducia dei colleghi) sono stati chiamati a rappresentare l’Unione nel Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Nazionale.

 

I nostri “eroici” amici, (perché vincitori e vittime) hanno rappresentato l’insostenibilità degli impegni da assolvere (come noto, nessuno di noi fa il “sindacalista professionista”) e, quindi, l’opportunità di un avvicendamento ai vertici dell’Unione, per consentire ad una Segreteria rinnovata di portare avanti con la disponibilità di tempo e con la necessaria incisività le tre questioni attualmente urgenti e vitali per i segretari: a) definizione della contrattazione decentrata relativa al I° contratto; b) stipulazione del II° contratto collettivo nazionale, che contenga gli istituti necessari a superare le criticità emerse nei primi anni dalla riforma; c) presidio presso le istituzioni ed i centri decisionali, per garantire alla figura del Segretario, il carattere nazionale ed il superamento della dicotomia segretario-direttore.

 

Ai colleghi citati ed a tutti gli altri della Segreteria, facendo un primo bilancio, occorre porgere il più sincero ringraziamento per la dedizione e riconoscere il merito dei grandi risultati ottenuti, primo tra tutti la definizione del I° contratto che, essendo ormai acquisito, molti Colleghi danno per scontato, ma che sembrava utopico al momento dell’impostazione e della lotta.

 

Con il contratto separato, abbiamo ottenuto l'unicità della carriera e l'unicità dell'inquadramento (nel contratto dei dirigenti) per "tutti" i segretari. E’ ormai pacifico che i segretari “sono una realtà qualitativamente distinta e separata” per i quali deve esistere una “contrattazione autonoma” non essendo gli stessi omogenei ai dirigenti locali nei confronti dei quali, per legge, “sono chiamati a svolgere funzioni di sovraintendenza e coordinamento.

 

Ora, le Unioni Regionali e Provinciali, sono invitate a provvedere con sollecitudine ai vari adempimenti connessi all’evento, compresa la nomina dei delegati, nei termini e secondo le modalità di seguito precisate, al fine di concorrere alla riuscita dell'importante assise che oltre a definire la linea dell’Unione per i prossimi anni, dovrà servire a rivitalizzare l’azione sindacale anche in vista dell’ennesimo “momento cruciale” per la categoria.

 

Proprio così, cari Colleghi, come tutti sappiamo si sta vivendo un nuovo, ennesimo, momento difficile per le conseguenze che potrebbero derivare dalla riforma ………della riforma, dell’ordinamento locale, che si rende necessaria a seguito della modifica del titolo V° della Costituzione.

 

Ai Segretari ed alla loro dirigenza sindacale, ancora una volta (come sempre, peraltro), non è consentito riposare sugli allori; come dicevo e come tutti sanno, continuiamo a vivere momenti cruciali e delicati che non consentono di abbassare la guardia perché molte sono le trappole e le imboscate che da tante parti vengono poste sul nostro cammino (anche da qualcuno, inconsapevolmente).

 

Le recenti decisioni dei Comuni di Castel di Tora e di Lauro, sono la punta dell’iceberg dei pericoli che ci minacciano e del clima che si respira in molti settori delle Autonomie; la cui maggiore Associazione, va detto per inciso, non solo non si preoccupa di intervenire per fare chiarezza sui segretari, ma che, dopo aver concorso alla riforma sottoscrivendo un patto morale con la categoria solo cinque anni fa (contratto a termine e facoltà di scelta, Albo nazionale e garanzia economica per i segretari disponibili) pone in essere, tramite l’Agenzia o non contrasta, azioni tese a vanificare la riforma stessa (vedi convenzioni “selvagge” plurime e convenzioni revoca-surrettizia), e ad applicare in modo peggiorativo gli istituti contrattuali normativi ed economici.

Il massimo della coerenza e considerazione nei nostri confronti viene poi raggiunto dall’Associazione del Comuni, quando non contrasta o, addirittura, favorisce la diffusione della figura del direttore generale, fornendo la sede ed i supporti logistici alla loro associazione, patrocinandone, frequentemente, le iniziative.

 

Da questo, dal mutato quadro politico nazionale e non solo, mi sembra quasi di cogliere una sorta di voglia, palese o latente, di disconoscere la paternità della riforma, come se gli unici a volerla siano stati i segretari, e per questi, l’Unione. Anche in questa occasione è utile ribadire, però, che la riforma è stata da noi accettata quale soluzione migliore ( il meno peggio) per evitare la “cancellazione” della figura del segretario.

 

Ancora una volta l’Unione – unica organizzazione vera rappresentatante dei segretari – dovrà farsi carico di “reinventare”, ove necessario, la figura del segretario comunale e provinciale per suggerire eventuali modifiche atte a renderla compatibile e funzionale al nuovo ruolo ed alla maggiore autonomia degli Enti locali, senza però farsi assorbire, nell’ambito regionale come alcuni neo-centralisti regionali, vorrebbero.

 

A questo compito, e non solo al rinnovo delle cariche, è chiamato il XVII° Congresso dell’Unione. A questo compito possono e debbono concorrere i quadri dell’Unione, avvalendosi del contributo di tutti i colleghi e non solo.

 

Mai come in questa occasione la nostra capacità di elaborazione e persuasione potrà tornale utile alla Categoria e, indirettamente, agli Enti Locali che sempre di più hanno bisogno di professionisti capaci e motivati.

 

Tutti devono essere consapevoli del fatto che soltanto chi è in possesso di una preparazione nazionale, potrà garantire un livello minimo di omogeneità ed un accettabile grado di “uniformità” nello svolgimento delle funzioni locali, nel rispetto dei principi costituzionali di “adeguatezza” ed “unitarietà”. Ciò determina, ed in questo sta la nostra forza, che continua ad essere indispensabile in ogni Ente la presenza della figura “necessaria” del Segretario; grazie alla Scuola nazionale che ne abilita l’iscrizione all’Albo, tale figura è dotata della professionalità necessaria per svolgere le funzioni locali in autonomia e nel rispetto della legalità, a garanzia, tanto degli amministratori quanto dei cittadini.

 

Tutti devono essere consapevoli del fatto che continua ad essere coerente al sistema delle autonomie, la presenza del segretario che, grazie alla dipendenza dall’Agenzia Nazionale, può assicurare maggiormente imparzialità e buon andamento ed essere, nel contempo, “prima tessera” del mosaico organizzativo di cui ciascun Ente autonomamente potrà dotarsi per assicurare l’efficienza e la regolarità amministrativa dell’azione della propria struttura.

 

Tutti i colleghi si devono impegnare per raggiungere l’obiettivo. I quadri sindacali devono raddoppiare gli sforzi di coinvolgimento, elaborazione di tesi e documenti in preparazione del congresso, al quale è necessario assicurare una partecipazione massiccia.

 

            In attesa dell’incontro, invio a tutti i più cordiali e sinceri auguri di buon lavoro.

 

            Roma, 25 marzo 2003

IL PRESIDENTE

Edoardo SORTINO