IL VALORE DI UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE

La giornata di mobilitazione di oggi, 25 novembre 2005, ci deve far comprendere, nell'analisi delle riflessioni, quali possono essere le strategie di miglioramento della categoria.

I dati numerici di rappresentanza sono molto deludenti e, qualcosa deve essere successo, a cominciare dalle identificazioni nei valori di appartenenza.

Siamo riusciti in questi anni di competitività selvaggia a darci veramente un codice di autorevolezza e di efficacia operativa valido?

Certamente nel malcontento generale poche cose sono state fatte nell'imprimatur delle coscienze e dei tentativi di devastazione, nell'isolamento ancora più  inquietante e imperante, nella sfiducia in percorsi accettabili, nei rischi enormi derivanti dagli irrigidimenti concorrenziali.

Forse l'unico aspetto che merita attenzione nella conservazione dell'entusiasmo non ancora sopito, è nella voglia di essere ancora utili al sistema delle Autonomie Locali.

Occorre ripartire con le energie comuni per riconquistare fiducia ed euforia del fare ed esserci da protagonisti, poiché la gran voglia di "costruire insieme" i percorsi strategici, dovrà essere immancabilmente motore trainante delle attività in movimento.

Senza un ruolo chiave che identifica le attese, non possono essere affrontate le incognite del futuro che ci attende e, soltanto aggredendo gli eventi si può tentare di rinsaldare le radici della nostra storia.

Non basta la nobiltà delle sane intenzioni o dei buoni propositi, ma un'azione efficace di ramificazione in un territorio aspro, ostile e pieno di insidie.

Convinti di sapere, nell'illuminazione delle conoscenze, che c'è un particolare desiderio di formazione brillante e integrata, gli animi accesi in campo bruciano idee, ma per quale fine e per quali scopi?

Riusciamo ad essere veramente competitivi?

C'è una visione attenta e puntuale delle azioni quando esse raggiungono livelli di eccellenza?  

Noi non possiamo fermarci ad analizzarne le consistenze o a gioire del successo, perché altre battaglie, sempre più avvincenti ci attendono.

I tempi a noi assegnati si fanno sempre più esigui, nelle ristrettezze finanziarie e nella gran sete a soddisfarle.

Allora è necessario uscire fieri allo scoperto, nella lealtà che ci contraddistingue, anche a costo di bruciarci ulteriormente, poiché solo nella visibilità possiamo fare tesoro delle professionalità ed affrontare energicamente il nemico.

La mente, il cuore e l'anima dell'organizzazione hanno bisogno di tutti noi.

Vincenzo Angelo Grasso

Segretario Provinciale UNSCP Roma