Notiziario dell'Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali - 28 maggio 2014 - numero 15

(se non visualizza correttamente il messaggio clicchi qui)


 

 

Abolizione della figura del Segretario Comunale e Provinciale

 

Presidente... perché?

(lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri)

 

 

Preg.mo Sig. Presidente 

 

Le scriviamo questa lettera - in forma “aperta” per favorire il più ampio confronto democratico all’interno della Pubblica Amministrazione – al fine di acquisire le motivazioni che l’hanno determinata ad annunciare “tout court” al punto 13) della Sua lettera ai dipendenti pubblici “l’abolizione della figura del segretario comunale” tra le misure concrete per dar corpo alla prima delle tre linee guida “il cambiamento comincia dalle persone”.

 

Ma come è possibile – Signor Presidente – che il cambiamento cominci dalla persone... se si abolisce il loro profilo professionale già riformato due volte negli ultimi venti anni? Questa in italiano non si chiama volontà di “cambiamento”... ma volontà di soppressione!

 

Eppure avevamo iniziato a leggere con grande emozione il Suo incipit sul “metodo”: 

“... non si fanno le riforme della Pubblica Amministrazione insultando i lavoratori pubblici. Che nel pubblico ci siano anche i fannulloni è fatto noto. Meno nota è la presenza di tantissime persone di qualità che fino ad oggi non sono mai state coinvolte nei processi di riforma. Persone orgogliose di servire la comunità e che fanno bene il proprio lavoro...”

 

E’ proprio di questo che la Categoria dei Segretari Comunali e Provinciali è orgogliosa: .. di servire la propria comunità locale, facendo bene il proprio lavoro e aiutando i rappresentanti elettivi a far bene il loro!

 

Perché allora – Signor Presidente – abolire un profilo professionale così specializzato?

 

Siamo andati a rileggere le “innovazioni strutturali” in cui dovrebbe sostanziarsi il “cambiamento”... ma anche qui non abbiamo trovato risposte:

 

programmazione strategica dei fabbisogni:  a parte i pochissimi Comuni in cui ancora c’è un Direttore Generale esterno, sono i Segretari Comunali che elaborano, o sovraintendono all’elaborazione, delle più svariate programmazioni strategiche... dalla predisposizione delle linee programmatiche di mandato alla proposta di piano di sviluppo, dai piani esecutivi di gestione ai controlli interni, dalla programmazione finanziaria ai piani delle assunzioni, dalla programmazione dei servizi sociali ai piani della rete commerciale, dalle discipline regolamentari al piano anticorruzione ecc.

 

ricambio generazionale: ... ma lo ha chiesto prima al Ministero dell’Interno quanti giovani Segretari sono stati assegnati ai Comuni negli ultimi dieci anni? e quanti ancora sono in attesa di assegnazione? e quanti quarantenni ci sono oggi al vertice degli Enti di maggiori dimensioni? Le forniamo noi un dato sintetico: .. il ricambio generazionale dei Segretari nell’ultimo decennio supera di gran lunga quello delle altre categorie professionali dell’Amministrazione Locale... per non parlare di quella Centrale!

 

maggiore mobilità e mercato del lavoro della dirigenza: .. qui addirittura rappresentiamo il “modello” da Lei ipotizzato! La carriera del Segretario è legata da sempre a spostamenti in Province e Regioni diverse da nord a sud del Paese, caratteristica che si è accentuata con la riforma “Bassanini” del “mercato” dei Segretari Comunali e Provinciali, mentre tutta l’altra dirigenza locale è una dirigenza stanziale. Ci sono moltissimi Colleghi che ogni fine settimana macinano centinaia e centinaia di chilometri per ritornare (.. quando possono) alla propria famiglia e ai propri affetti

 

misurazione reale dei risultati: ... questo lo dica pure ai nostri Sindaci e ai tanti Colleghi (giovani e meno giovani) che hanno subito pressioni, ricatti ed angherie per vedersi riconosciuto un minimo di produttività!

 

conciliazione dei tempi di vita/lavoro e asili nido nelle amministrazioni: soprattutto le nostre Colleghe, che da tempo rappresentano la maggioranza di genere della Categoria, saranno ben liete di fornirle tutto il proprio appoggio per la concretizzazione di tale obiettivo!

 

 

Come vede – Signor Presidente – neppure nelle annunciate innovazioni strutturali del “cambiamento” siamo riusciti a trovare motivazioni del... perché abolire la figura del Segretario Comunale.

 

Allora siamo andati a rileggere la altre 14 misure concrete per l’attuazione del “cambiamento” sperando di trovare qualche risposta al nostro “perché”... ma anche qui non abbiamo trovato alcuna motivazione, anzi.... abbiamo trovato qualche elemento che – a differenza di altri profili della dirigenza locale - già si applica ai Segretari Comunali e Provinciali:

 

carriera basata su incarichi a termine:  vorremmo sommessamente ricordare (... perché lo facciamo verso un ex Sindaco che già sa queste cose) che i Segretari Comunali e Provinciali, tra tutti i dirigenti locali a tempo indeterminato, sono gli unici già soggetti allo spoils system introdotto dalla Riforma Bassanini del 1997 e che il loro incarico, già per legge, cessa automaticamente con la cessazione del mandato del Capo dell’Amministrazione che ha conferito l’incarico;

 

possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine:  anche questa è una innovazione già prevista per i Segretari fin dalla riforma del 1997 e che non trova riscontro in alcun altro profilo della dirigenza locale: le norme legislative già disciplinano disponibilità, mobilità e cessazione del rapporto di lavoro del Segretario.

 

 

Allora perché - Signor Presidente – abolire un profilo professionale che è già avanti rispetto agli altri dirigenti e per il quale, a differenza degli altri, già si applicano quei provvedimenti concreti che Lei ritiene necessari per l’attuazione del “cambiamento”?

 

Ma c’è di più.

 

Nei giorni successivi alla diffusione della citata lettera ai dipendenti pubblici abbiamo seguito con molta attenzione le esternazioni del Governo per trovare “ex post” motivazioni dell’annunciata “abolizione della figura del segretario comunale” e abbiamo registrato che in una intervista rilasciata al Sole 24 Ore del 3 maggio u.s. la Ministra Madia si è espressa testualmente come segue:

...chi accede alla dirigenza con un concorso entra nel ruolo unico e inizia a percepire la parte fissa di stipendio. Verifica tutti gli interpelli aperti oppure può trovare un posto nel privato mantenendo il diritto acquisito nella forma di aspettativa non retribuita. Solo dopo un certo tempo

congruo di tutela …, si può arrivare al licenziamento per mancanza di incarico. Lo stesso vale per il dirigente che perde invece l’incarico che già ricopre dopo, per esempio, uno spoils system…”.

 

 La preghiamo di voler considerare – Signor Presidente - come la proposta di riforma esternata a grandi linee dalla titolare del dicastero sia quasi esattamente la disciplina vigente per i Segretari Comunali e Provinciali ormai da venti anni (... Riforma Bassanini).

 

Ma allora – Signor Presidente – perché abolire l’unico profilo professionale della Pubblica Amministrazione Locale (.. i Segretari Comunali e Provinciali) per il quale (.. e solo per il quale) già si applicano da quasi venti anni quelle regole che oggi Lei annuncia voler estendere a tutti i dirigenti pubblici?

 

Ci aiuti – .. è un sincero appello, Signor Presidente – a trovare le motivazioni di tale annuncio... perché la Categoria, conscia di tali riflessioni, è profondamente disorientata, proprio in un momento in cui occorre la massima lucidità al vertice gestionale dei nostri Enti Locali.

 

Un Suo intervento chiarificatore, fondato su dettagli organizzativi e non su annunci sintetici, risulta – alla luce di quanto sopra esposto – estremamente opportuno per smorzare illazioni ed interpretazioni aberranti che stanno montando non solo nella Categoria, ma anche presso i tanti Amministratori e Dirigenti locali con cui lavoriamo fianco a fianco ogni giorno per superare grovigli normativi come nodi gordiani, per assicurare equilibri finanziari sempre più compromessi, per rispettare assurdi patti di stabilità e per riuscire a salvare i servizi ai cittadini con risorse ridotte all’osso.

 

L’idea più pericolosa che in questi giorni sta serpeggiando nelle Autonomie Locali è che allo smantellamento dell’elezione diretta degli Amministratori provinciali si aggiunga ora l’eliminazione dal vertice gestionale degli Enti Locali di una figura professionale (il Segretario Comunale e Provinciale),  cui si accede per pubblico concorso (... come richiesto dall’art. 97 della Costituzione) e la cui carriera è condizionata dal superamento di successivi corsi di specializzazione gestiti da Scuole nazionali, per sostituirlo con un diverso soggetto  “nominato”, senza requisiti predeterminati e certificati di professionalità specifica, alla stregua di un mero capo di gabinetto del Sindaco.

 

Noi – Signor Presidente – non crediamo a queste illazioni, perché siamo da tanto tempo servitori leali delle Pubbliche Istituzioni e sappiamo che tali prospettive non solo non corrispondono agli interessi delle Autonomie Locali, ma non corrispondono neppure agli interessi dei nostri compagni di viaggio, Amministratori e Dirigenti Locali, ... e soprattutto non corrispondono agli interessi dei Cittadini e del Paese.

 

Noi non vogliamo crederci, ma è necessario – Signor Presidente – che Lei ci dica la verità... non fosse altro che per il semplice fatto.... che solo Lei può dirla! 

 

La invitiamo, con molta pragmatica umiltà, a non ascoltare soltanto gli umori di Sindaci ed ex Sindaci di grandi città che più strettamente collaborano con lei, ma ad ascoltare anche le esperienze di “tutti” i Sindaci d’Italia  con cui si lavora ogni giorno, fianco a fianco, e vedrà che avrà una prospettiva più reale del nostro ruolo e del nostro contributo professionale.

 

Nelle numerose Assemblee Regionali e Provinciali che si sono svolte in questi giorni la Categoria ha usato quasi le Sue stesse parole: “... che nel pubblico  tra i Segretari ci siano anche i fannulloni è fatto noto. Meno nota è la presenza di tantissime persone di qualità che fino ad oggi non sono mai state coinvolte nei processi di riforma. Persone orgogliose di servire la comunità e che fanno bene il proprio lavoro...”.

 

L’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, che detiene la rappresentanza largamente maggioritaria degli interessi diffusi della Categoria, sottoscrive integralmente questa voce che si è levata unanime da migliaia di Segretari in servizio e da centinaia di giovani vincitori di procedure concorsuali... ancora in attesa di assegnazione di sedi vacanti.

 

Se invece il Suo lancio “... abolizione della figura del segretario comunale” significa necessità di una profonda riforma della figura del vertice gestionale delle Autonomie Locali... sappia che siamo subito con Lei, per il semplice fatto che... sono decenni che lo diciamo (!), soprattutto per smontare le tante ambiguità connesse al nostro ruolo professionale... a partire dal “golpe” del ritorno sotto la gestione del Ministero dell’Interno.

 

Pensi che non siamo neppure affezionati alla nostra denominazione di “Segretari Comunali” che nella storia della Categoria ci ha recato più danni che favori!

 

Sappiamo bene – Signor Presidente – che tra i tantissimi impegni Lei ha poco tempo, ma sarebbe bene che almeno qualcuno tra i Suoi più stretti collaboratori vada ad approfondire i numerosi e nutriti documenti che abbiamo pubblicato negli ultimi anni sull’opportunità di riforma del nostro profilo professionale e che sono tutti consultabili sul nostro sito web  www.segretarientilocali.it .

 

In estrema sintesi i citati documenti prospettano i seguenti capisaldi:

 

- laddove esiste un centro di poteri pubblici locali, lì occorre una figura di vertice dirigenziale che sappia assicurare lo snodo, e al tempo stesso il raccordo, tra la dirigenza politica e la dirigenza gestionale;

 

- tale funzione di vertice non può che essere sviluppata attraverso una direzione complessiva dell’ente, senza più alcuna anacronistica dicotomia tra presidio di legalità e presidio di efficienza;

 

- questa direzione complessiva – nell’interesse stesso delle Istituzioni e dei Cittadini – non può essere affidata al primo che passa per strada solo perché amico di chi ha vinto l’ultima competizione elettorale, ma occorre una seria selezione all’interno di una platea dirigenziale specificamente reclutata per tale funzione, allenata attraverso progressivi passaggi in enti di dimensioni crescenti e verificata attraverso il superamento di appositi corsi di specializzazione ad ogni giro di boa della carriera.

 

 

Occorre dunque – Signor Presidente – non un’abolizione, ma un investimento sul vertice dirigenziale delle Autonomie Locali, per il quale... i Segretari Comunali (... e solo essi!) sono da quasi venti anni i “pionieri”... proprio sulla scorta di quei principi riformistici che oggi Lei esterna a tutti i dipendenti pubblici.

 

Se poi non le piace la denominazione, o se vuole essere più severo per l’accesso, o se vuole introdurre certificazioni di professionalità, saremo con Lei.... ma ci dica prima perché nella sua lettera fa riferimento... all’abolizione della figura del segretario comunale.

 

Faccia, invece, che questa sia veramente la volta buona, anzi - ... come direbbe Lei - la “svolta buona”: chiami, una volta per tutte, i Segretari ad un ruolo chiaro, all’unico che serve veramente agli Enti Locali, quello di un vero nuovo moderno dirigente apicale! Chiami finalmente questa Categoria a dare il meglio di sé, senza più ambiguità, perché è solo dando missioni chiare che si può misurare il valore delle persone.

 

 

Infine ci lasci dire un’ultima cosa... più di forma che di sostanza... ma non per ciò meno importante nel clima complessivo che lei ha generato con la sua iniziativa.

 

Abbiamo letto nell’intervista da Lei rilasciata al Corriere della Sera domenica 5 maggio u.s. le seguenti Sue testuali parole:

“”Mi ha molto colpito scoprire che esiste... pure un’associazione dei segretari comunali: la sindacalizzazione ha portato anche a questo. Ma non può passare la logica del “cambiate tutto, purché non si inizi da me”; oppure “vai avanti tu, che a me scappa da ridere”...””

 

Ora, in verità non abbiamo capito bene se Lei si riferiva ad un club professionale autoreferenziale che pure è stato ospitato in importanti trasmissioni televisive e che continua a vantarsi di avere la paternità di quel “golpe” di cui prima si scriveva, oppure se si riferiva all’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali (UNSCP). 

 

Per la prima ipotesi (.. nonostante i danni prodotti alla Categoria da certi colleghi) sentiamo il dovere di ricordarle che, - almeno fino a quando ci sarà l’art. 2 della nostra Costituzione Repubblicana -, Lei è tenuto (.. persino Lei!) a rispettare le associazioni di qualsiasi cittadino e tutte “le formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” ; se invece si riferiva all’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, ci tocca ricordarle (... e non ci scappa affatto da ridere... come ha detto Lei!) che l’UNSCP non è semplicemente un’associazione di Segretari, ma è l’organizzazione sindacale che (secondo i dati in possesso del suo Ministero della Pubblica Amministrazione) detiene la maggioranza assoluta della rappresentanza sindacale della Categoria per la stipula dell’autonomo contratto collettivo previsto dalla legge.

 

Se il Suo pensiero fosse veramente il secondo... allora – Signor Presidente – saremmo noi ad essere stupiti..., perché Lei può anche decidere di cambiare questa legge e tornare indietro di oltre mezzo secolo per disciplinare il rapporto di pubblico impiego con una legge, anziché con un CCNL, .... ma non può non conoscere l’UNSCP per il semplice fatto che quando Lei era Presidente della Provincia di Firenze ha scelto come Segretario Generale uno dei più autorevoli dirigenti del nostro Sindacato e quando ci riunivamo presso il “Suo” Palazzo... era proprio Lei che ci concedeva l’uso delle sale ed una volta è pure venuto cortesemente a porgerci il Suo saluto!

 

E neppure si ricorda che per due anni e mezzo è stato Presidente dell’Agenzia Regionale Toscana per la gestione dell’Albo dei Segretari e che nel Consiglio di Amministrazione approvava delibere sedendo fianco a fianco con 2 rappresentanti dell’UNSCP...? E che nei successivi sei mesi è stato pure componente del C.d.A. nazionale, dove la maggioranza assoluta della rappresentanza elettiva (!) dei Segretari era costituita proprio da rappresentanti dell’UNSCP...?

 

Neppure ci sta bene l’uso del motto virgolettato “... cambiate tutto, purché non si inizi da me”, perché – come le abbiamo già ricordato – le regole che Lei oggi vuole applicare a tutti i dirigenti pubblici... sono già applicate ai Segretari da quasi venti anni... e pertanto proprio da noi (invece) si è già iniziato!

 

Eppure – Signor Presidente – noi vogliamo ancora credere all’incipit della Sua lettera sul “metodo” (“... non si fanno le riforme della Pubblica Amministrazione insultando i lavoratori pubblici...” ) e restiamo in rispettosa attesa delle Sue risposte al nostro “Presidente... perché?”.

 

Cordiali saluti e buon lavoro anche a Lei.

 

Siena, 20 maggio 2014

 

                                                                              IL  PRESIDENTE

                                                                              Tommaso Stufano

 

 



 

 

CONVOCAZIONE

DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELL’UNIONE NAZIONALE SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI

 

 

 

Care/i colleghe/i,

 

il Consiglio Nazionale è convocato in Roma, sabato 31 Maggio, nell’Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” della Provincia di Roma, Palazzo Valentini, dalle ore 09.00 e fino alle 15.00, per esaminare, discutere e decidere tutte le proposte e le azioni utili e necessarie a sostenere

 

 

 

IL NO ALLA ABOLIZIONE DEL SEGRETARIO

IL SI’ AD UNA GIUSTA RIFORMA

 

 

 

L’assoluta delicatezza e importanza del momento, che vede in discussione il futuro stesso della categoria, rendono indispensabile la massima condivisione e capacità di confronto, e in quest’ottica potranno partecipare anche i Segretari Comunali e Provinciali non componenti del Consiglio.

 

 

 

Nota bene: La prima ora dei lavori sarà riservata ai soli Consiglieri Nazionali e dedicata all’adozione degli adempimenti previsti per la prima seduta del Consiglio ed indicati all’art. 13 comma 6 dello Statuto (nomina del Vice Presidente, Collegio dei Probiviri e dei Revisori).

 

 

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE             IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE

 

            Alfredo Ricciardi                                                     Andrea Matarazzo

 


 

Per messaggi e commenti scrivere all'indirizzo unionecomunica@gmail.com


Nel caso non si desideri ricevere più il notiziario inviare una mail con scritto "cancellami" all'indirizzo unionecomunica@gmail.com


Archivio Notiziari