Notiziario dell'Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali - 11 luglio 2013 - numero 10

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UNA FORMAZIONE ALL’ALTEZZA  DEI COMPITI E AL PASSO CON I TEMPI

di Antonio Le Donne

    

Il convegno nazionale che si terrà il 18 luglio a Roma, del quale leggete qui accanto il nutrito programma, segnerà un passo significativo nella riflessione ormai ineludibile sulla fisionomia concreta, nello sfondo di una prospettiva strategica di ruolo, da conferire alla formazione del Segretario comunale e provinciale.

Proviamo a tematizzare i punti essenziali del convegno, al quale seguirà nella stessa sala della Provincia di Roma, nel pomeriggio, la effettuazione del Consiglio nazionale per le importanti decisioni da adottare per la ottimale conduzione del XXX Congresso nazionale dell’Unione che si terrà a Roma dal 14 al 16 novembre 2013.  Insomma, una giornata molto importante alla quale è fondamentale partecipare.

Le recenti riforme hanno assegnato al Segretario Comunale e Provinciale nuove competenze, tra le quali la direzione dei controlli interni con finalità collaborative e di perseguimento della qualità dell’attività amministrativa, e la responsabilità in materia di anti corruzione, della cui strategicità per il nostro sistema paese non è certo qui che si deve dimostrare la dimensione.

Tali competenze sono state affiancate a quelle preesistenti, la sovrintendenza e il coordinamento dei dirigenti. La scelta è stata quindi quella di far rientrare nei compiti della figura apicale dell’ente locale la direzione unitaria sia dell’amministrazione attiva che dei sistemi di controllo necessari a verificarne la legittimità e regolarità, in una accezione in cui il concetto di controllo si arricchisce di quello anglosassone di “guida”, dunque, non di controllo ispettivo esterno, erroneamente considerato terzo e neutrale, bensì in quello di autocontrollo interno, che al contempo rafforza il ruolo apicale e ne accentua la sua dimensione collaborativa.

Mi piace qui ricordare un passo di una sentenza importante del Consiglio di Stato, di quelle che nella sua semplicità non dà luogo ad equivoci, che, purtuttavia, nel tempo qualcuno ha voluto improvvidamente creare: “quelle funzioni che l’art. 52 della legge 8 giugno 1990 n. 142 direttamente gli attribuisce ("sovraintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l’attività, cura l’attuazione dei provvedimenti, è responsabile dell’istruttoria delle deliberazioni, provvede ai relativi atti esecutivi e partecipa alle riunioni della giunta e del consiglio") lo connotano come un soggetto che partecipa a pieno titolo all’amministrazione attiva dell’Ente locale, tanto quanto i dirigenti e anzi in posizione sovraordinata rispetto a questi ultimi (Consiglio di Stato, sez. IV - sentenza 24 dicembre 2009 n. 8750 che richiama lo storico pronunciamento Consiglio di Stato, sez. I, 10 luglio 1991, parere n. 1620/91).

Oggi vi è di più: al Segretario è stata affidato il compito di garantire quello che si configura come un nuovo, sebbene antico, diritto: la trasparenza, che oggi si pone come nuovo parametro di legalità finalizzato, da un lato, al contrasto della corruzione, e dall’altro,  assai significativamente, a costruire alcune precondizioni per garantire l’esercizio effettivo dei diritti civili e politici rimuovendo gli ostacoli frapposti al libero accesso ai dati in possesso delle Amministrazioni pubbliche; accesso che, dunque, pone il Segretario dentro il dibattito internazionale sul valore di bene pubblico della conoscenza (e dunque dei dati detenuti da soggetti pubblici) e quale centro propulsivo di vita democratica locale, interpretando nella sua più nobile concezione la tradizione europea del civil servant che contribuisce a delineare un nuovo profilo di questa figura, con densità di motivazioni di rango costituzionale e profondità di prospettiva strategica sui luoghi reali della democrazia futura.

E ancora: la normativa sui poteri sostitutivi del dirigente generale (che negli enti locali naturalmente coincide con il Segretario generale) in caso di inerzia del dirigente procedente ha fortemente inciso, da un lato, in una inedita riconfigurazione del canone classico della certezza del diritto (in cui il termine finale del procedimento diventa elemento giuridico non negoziabile né interpretabile) dall’altro sull’assetto dei poteri dirigenziali in una prospettiva favorevole al cittadino, entrambi i lati della dinamica recentissimamente rafforzata dal decreto che prescrive sanzioni pecuniarie a carico degli inadempienti nei termini; nuovo assetto che ha dato un potente strumento, e una grande responsabilità, in più al Segretario generale da esercitare con la prudenza, ma anche con la saldezza, di chi deve compendiare stabilità organizzativa e diritti civici.

Funzioni, quelle prima elencate, che, si intrecciano tra di loro sia sotto il profilo della intersecazione delle disposizioni che rimandano le une alle altre, sia sotto il profilo del maggior addensamento in capo a un soggetto della responsabilità del loro esercizio; esse delineano una figura poliedrica di dirigente generale locale, dalle fattezze prismatiche, al contempo radicata nella permanenza della stabilità degli assetti organizzativi immanenti ad ogni livello istituzionale, che egli rappresenta e riassume nella sua funzione apicale, ma anche capace di vedere lontano, guidando la struttura verso configurazioni sempre nuove, capaci di assecondare, nel tempo e nelle differenti temperie, le esigenze della comunità, pur sempre nel più assoluto e leale rispetto della selezione degli interessi effettuata dalla sfera politica, così come di volta in volta essa viene scelta nelle consultazioni elettorali.

Dunque, il Segretario, proprio in quanto costituisce il vertice della struttura che deve attuare gli obiettivi applicando gli strumenti della razionalità tecnica (delle varie tecniche necessarie alla gestione dell’apparato interno e al servizio del territorio esterno) presidia la dimensione e la funzione cognitiva della governance locale, e per tale motiva radica il suo compito, e il suo potere, nella conoscenza, nel sapere.

E a tutto quanto detto, aggiungiamo un mero accenno all’apporto che il Segretario generale - unico pubblico ufficiale rogante definito istituzionalmente per legge quale figura permanentemente dedicata a tale funzione nel sistema pubblico – sta dando alla innovazione e informatizzazione delle attività di rogito (e di connesso abbattimento di spese per i contraenti) arricchendo, con la propria professionalità evolutivamente interpretata, quanto prescritto dalla nuova normativa introdotta dall’agenda digitale.

È in questo ambito, così complesso ma anche fecondo, che emerge la necessità di definire quale sia la formazione adeguata a tale figura e dunque, per transitività, al sistema autonomistico locale nel suo complesso, al servizio del quale il Segretario generale con entusiasmo si pone.

Il convegno intende offrire una occasione di dibattito e confronto su queste domande: dunque, interrogarsi sui sistemi e progetti formativi idonei ad integrare le diverse competenze, antiche e nuove, valorizzando, arricchendo e integrando i saperi necessari al ruolo del Segretario Comunale e Provinciale, oggi più che mai per offrire al sistema della Autonomie una classe dirigente capace di assicurare unitariamente in tutti gli enti una amministrazione efficace, efficiente, legittima, trasparente e regolare

Oggi tale confronto e dibattito appare ancor più utile, a seguito della soppressione della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale e della conseguente rivisitazione del sistema formativo delle Autonomie.


 

 

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Convegno Nazionale a cura de l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali

 

   

La formazione del Segretario Generale dei Comuni e delle Province: l’integrazione della direzione e del controllo nelle competenze della figura apicale degli Enti Locali

 

 

Roma, 18 luglio, sala “Monsignor Luigi Di Liegro” dell’Amministrazione Provinciale di Roma

 

 

 

 

 


 

PROGRAMMA DEI LAVORI

 

Ore 9.30 – Saluti

Saluti del Commissario della Provincia di Roma Umberto Postiglione

Saluti del Segretario Generale della Provincia di Roma Vincenzo Stalteri

 

 

Ore 9.45 – Introduzione Generale

Alfredo Ricciardi, Segretario Nazionale Unscp

 

 

Ore 10.00 – Interventi

 

Tommaso Miele, Presidente dell’Associazione Magistrati della Corte dei Conti

 

Stefano Glinianski, Magistrato della Corte dei Conti

 

Arturo Bianco, consulente Anci, esperto di Autonomie Locali

 

Veronica Nicotra, Segretario Generale Anci

 

Piero Antonelli, Direttore Generale Upi

 

Erminia Ocello, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Albo dei Segretari

 

 

Ore 12.00 – Tavola rotonda con le OO.SS

 

Alfredo Ricciardi, Segretario Nazionale Unscp

 

Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Cgil Fp Autonomie Locali

 

Daniela Volpato, Segretario Nazionale Cisl Fp

 

Giovanni Torluccio, Segretario Generale Uil Fpl

 

Domenico De Grandis, Segretario Nazionale Diccap

 

Michele Poerio, Segretario Organizzativo Confedir

 

 

Ore 13.30 – Conclusioni

Alfredo Ricciardi, Segretario Nazionale Unscp

 

 

Sono stati invitati il Ministro dell’Interno, On.le Angelino Alfano

ed il Ministro per gli Affari Regionali Graziano Delrio

 

 


 

 

 

 

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE

18 LUGLIO  2013, ORE 15 - 18

 

PRESSO LA SALA DEL CONSIGLIO  PROVINCIALE  DELLA PROVINCIA DI ROMA

 

 

Cari colleghi,

 

la segreteria nazionale ha già avuto modo di dare adeguata informazione sul percorso che L'UNSCP intende seguire per giungere alla celebrazione del XXX congresso nazionale del nostro sindacato.

 

Per finalizzare al meglio detto percorso di avvicinamento,sono state programmate una serie di iniziative per il rilancio dell'attività sindacale nell'ambito della sfida della riforma dello STATUS della figura di vertice degli enti locali in una nuova ottica, che affianca alle esigenza di managerialità ed efficienza anche quelle di imparzialità e regolarità dell'attività delle Autonomie Locali.

 

La prima iniziativa concreta è prevista per il 18 di luglio, alle ore 9, presso la Provincia di Roma, via quattro Novembre, nelle immediate vicinanze di Piazza Venezia. Il tema del convegno riguarda: La formazione del segretario generale del comune e delle province - la integrazione della direzione e del controllo nelle competenze della figura apicale degli enti locali.

 

A seguire, DALLE ORE 15 ALLE ORE 18, PRESSO LA SEDE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE, E' CONVOCATO IL CONSIGLIO NAZIONALE per discutere i seguenti argomenti:

 

1) Riflessioni sul tema oggetto del convegno;

 

2) Giornate del segretario comunale e provinciale, 19, 20 e 21 settembre 2013: precisazione contenuti organizzativi;

 

3) Formalizzazione XXX congresso nazionale UNSCP previsto per il 14, 15 e 16 novembre 2013, Roma;

 

4) Individuazione gruppo tecnico per la elaborazione di  nuove regole finalizzate a garantire la massima partecipazione al congresso;

 

5) Varie ed eventuali.

 

La delicatezza e l'importanza degli argomenti da trattare rendono indispensabile la massima partecipazione ai lavori del consiglio nazionale.

 

Nell'attesa dell'incontro, si inviano i più cordiali saluti.

 

Roma, 4 luglio 2013

 

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE   Alfredo Ricciardi

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE   Andrea Matarazzo

                                                        

 

 

 


 

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