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Giurisprudenza - Consiglio di Stato 


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Consiglio di Stato, Sez. V, 31/12/2007 n. 6837 - Sull'affidamento del servizio di tesoreria: deve essere attribuito dalla lex specialis un maggior peso all'elemento economico rispetto a quello tecnico.


Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana del 31/12/2007, Sentenza n. 1179 - Affidamento dei servizi pubblici - Assegnazione dell'appalto mediante gara - Obbligo di motivazione - Esclusione - Fondamento.


Consiglio di Stato, sentenza n. 6383 dell’ 11 dicembre 2007 - sul potere delle amministrazioni locali in materia di limitazione della circolazione, in funzione del contenimento dell’inquinamento atmosferico 


Consiglio di Stato, sentenza n. 6286  del 6 dicembre 2007 - Qualora in un capitolato speciale di un appalto di forniture venga sancita la messa a disposizione di un bene attraverso il quale l’aggiudicatario sarà in grado di eseguire l’appalto, la disponibilità del mezzo si atteggia come condizione sospensiva dell’aggiudicazione, il cui mancato avveramento determina la nullità del contratto di appalto per impossibilità dell’oggetto: secondo la corretta applicazione della clausola contenuta nell’art. 13 del capitolato speciale, la messa a disposizione del bene in favore dell’amministrazione comunale postulava che l’effetto immediatamente traslativo della proprietà si fosse realizzato al momento dell’aggiudicazione definitiva; che a quel momento, cioè, fosse già perfezionata l’efficacia reale del contratto definiti-vo e non esistessero effetti meramente obbligatori tipici del con-tratto preliminare


Consiglio di Stato, sentenza n. 6282  del 6 dicembre 2007 - Su tale domanda non vi è la a giurisdizione del giudice amministrativo , il quale è competente a conoscere del risarcimento dei danni conseguenti alla lesione di interessi legittimi o comunque di posizioni giuridiche soggettive deducibili in sede di giurisdizione amministrativa, ma non del risarcimento dei danni eventualmente derivati ad un amministrazione a causa del comportamento illecito di un privato  


Consiglio di Stato, sentenza n. 6278  del 6 dicembre 2007 - La prova della capacità tecnica ed economica del partecipante è finalizzata all’accertamento della sua idoneità a fornire all’amministrazione il bene di cui abbisogna con le modalità stabilite dal contratto; per quanto ampiamente ed in bonis possa essere interpretata la dizione “forniture identiche” previste dal al capitolato speciale, non è possibile affermare che la prova dell’identità potesse essere raggiunta con fatturati riferibili a beni del tutto diversi  e con materiali del tutto diversi; la richiesta del fatturato nel periodo di riferimento è infatti strumentale alla valutazione, da parte della stazione appaltante, dell’idoneità dei materiali forniti a soddisfare le sue specifiche esigenze sotto il profilo tecnico: sotto questo particolare aspetto va valutata l’identità e/o l’analogia del materiale da fornire, che deve essere in grado di dimostrare l’idoneità del soggetto alla lavorazione e del bene al particolare uso cui è destinato.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 6265 del 6 dicembre 2007 - il rapporto concernente l’utilizzazione commerciale da parte di  un privato di un immobile appartenente al patrimonio indisponibile di un Comune va regolato con lo strumento della concessione autoritativa di beni, non con il contratto di locazione.


Consiglio di Stato, sentenza n. 6262  del 6 dicembre 2007 - La richiesta di determinati requisiti non deve  affatto privilegiare gli imprenditori che abbiano conseguito in precedenza affidamenti di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni o che abbiano svolto i servizi richiesti a tale titolo; né ciò può accadere senza infrangere il principio cardine della concorrenza, che consiste nel consentire a tutti gli imprenditori, dotati di capacità tecnica, economica e morale, di poter partecipare liberamente alle gare per l’affidamenti di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni, ma è diretta a garantire l’Amministrazione circa il possesso da parte delle imprese partecipanti della capacità economica finanziaria desunta dall’esperienza specifica nel settore oggetto della gara, nella specie in quello del trasporto scolastico.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 6261  del 6 dicembre 2007 - L’Adunanza Generale del Consiglio di Stato con decisione n.6/2002, ha ormai chiarito, con riferimento ai contratti di sponsorizzazione ( ma lo stesso discorso vale per i contributi , essendo la sponsorizzazione una forma di erogazione di contributi, caratterizzata dalla circostanza che è concesso all’erogante di pubblicizzare il  marchio dei propri prodotti o la propria ditta ), che è legittima l’indizione di una gara relativa alla messa a concorso del servizio di tesoreria in cui, tra i criteri di valutazione, sia prevista l’attribuzione di punteggio in relazione alla disponibilità, manifestata dal concorrente, a stipulare un contratto di sponsorizzazione e a farsi carico dei relativi oneri.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 6260  del 6 dicembre 2007 - Il principio per il quale, nei procedimenti ad evidenza pubblica, la valutazione dell’offerta tecnica deve necessariamente precedere la valutazione dell’offerta economica, è stato elaborato dalla giurisprudenza al fine di evitare che la valutazione dell’offerta tecnica  (normalmente di carattere discrezionale) possa essere in qualche modo influenzata dalla previa conoscenza dell’offerta economica ( il cui punteggio è di norma attribuito in modo automatico sulla base dell’entità dell’offerta stessa).: pertanto, allorquando per le particolarità del caso di specie, non sussiste il pericolo di un possibile condizionamento nell’attribuzione del punteggio tecnico, l’applicazione del principio stesso non ha ragion d’essere e la procedura di gara non può ritenersi viziata per il solo fatto che un tale tipo di punteggio abbia avuto luogo dopo la conoscenza dell’offerta economica.


Consiglio di Stato, sentenza n. 6258  del 6 dicembre 2007 - Nel caso in cui l’elenco prezzi venga richiesto a corredo dell’offerta e a pena di esclusione, la sua irregolarità non può essere sanata ex post, ovvero dopo la presentazione dell’offerta  e quindi l’omissione non è rimediabile prima dell’aggiudicazione: la richiesta di conoscere il dettaglio dei prezzi e dei computi metrici in base ai quali il concorrente è pervenuto all’offerta non può definirsi, in un appalto dal corrispettivo ingente ancorché “a corpo”, un “inutile aggravio procedimentale”, sia perché non può disconoscersi all’amministrazione l’interesse a conoscere i dettagli economici dell’offerta sia perché si tratta dei dati necessariamente posseduti e utilizzati dal concorrente per formulare l’offerta


Consiglio di Stato, sentenza n. 6221  del 6 dicembre 2007 - Chiedere di conoscere tutte le fattispecie penalmente rilevanti nelle quali sono eventualmente incorsi i soggetti dotati del potere di determinare la condotta dell’impresa non urta affatto col principio di proporzionalità perché la richiesta non è stravagante ma presenta precisa attinenza all’oggetto della valutazione da compiersi a cura della stazione appaltante


Consiglio di Stato, sentenza n. 6183 del 5 dicembre 2007  - Poiché il procedimento è iniziato con l’approvazione di un progetto, avvenuta prima dell’entrata in vigore della legge n. 241/90, che ha introdotto l’obbligo di comunicare l’avvio di ogni procedimento amministrativo (art. 7) ( obbligo che non si potrebbe applicare ad una procedura già in corso), il principio tempus regit actum può essere invocato solo per gli atti antecedenti l’entrata in vigore della menzionata disposizione, mentre per ogni atto successivo lo stesso principio impone l’applicazione delle regole vigenti e, tra queste, dell’art. 7 della legge n. 241/90: solo quando vi è un meccanismo equivalente a quello previsto dagli artt. 7 e 8 della legge n. 241/90, non vi è necessità di ricorrere alla formale comunicazione di avvio del procedimento; la comunicazione di avvio del procedimento deve avvenire non al momento dell’adozione del decreto di occupazione di urgenza, ma in relazione ai precedenti atti di approvazione del progetto e di dichiarazione della pubblica utilità dell’opera e che quando ciò non avviene, anche il decreto di occupazione di urgenza è viziato per illegittimità derivata, essendo necessario che la partecipazione degli interessati sia garantita già nell'ambito del pregresso procedimento autorizzatorio, in cui vengono assunte le determinazioni discrezionali in ordine all'approvazione del progetto dell'opera e alla localizzazione della stessa


Consiglio di Stato, sentenza n. 6171 del 4 dicembre 2007  - Il diritto di edificare inerisce alla proprietà dei suoli nei limiti stabiliti dalla legge e dagli strumenti urbanistici (C.Cost n. 5 del 1980) tra i quali quelli diretti a regolare la densità di edificazione: peraltro, la recente giurisprudenza amministrativa ha ritenuto illegittimo il diniego di concessione edilizia fondato sulla carenza del piano attuativo prescritto dal Piano regolatore qualora l’area interessata dal progetto risulti urbanizzata e l’Amministrazione abbia omesso di valutare in modo rigoroso l’incidenza sulla situazione generale del comprensorio del nuovo insediamento, oggetto della richiesta, quando cioè non si sia adeguatamente tenuto conto dello stato di urbanizzazione già esistente nella zona delle futura insistenza dell’edificazione, né siano state congruamente evidenziate le concrete, ulteriori esigenze di urbanizzazione indotte dalla nuova costruzion


Consiglio di Stato, sentenza n. 6140 del 30 novembre 2007 - La circostanza che, pur dopo l’aggiudicazione provvisoria disposta in favore dell’appellante, l’Amministrazione si sia determinata nel senso di escludere quest’ultima dalla gara, non comporta che a tal proposito debba essere inviata alla stessa ditta una apposita comunicazione di avvio del procedimento  


Consiglio di Stato, sentenza n. 6137 del 30 novembre 2007 - Il potere di revoca, in sede di autotutela, di un provvedimento di approvazione d’aggiudicazione, con rescissione del relativo contratto d’appalto deve trovare fondamento in ragioni di pubblico interesse: un’idonea e compiuta motivazione deve supportare anche il provvedimento di diniego d’approvazione definitiva degli atti di gara, intervenuto a conclusione dell’attività della commissione giudicatrice; anche se determinato dall’intervenuta scelta della stessa Ammi-nistrazione di un diverso affidamento del servizio pubblico, il rappresentato mutamento della situazione di fatto, intervenuto in corso di svolgimento del procedimento di gara ad evidenza pubblica, rende conforme l’atto al principio di buon andamento ed evidente l’opportunità di non procedere all’aggiudicazione definitiva.


Consiglio di Stato, sentenza n. 6136 del 30 novembre 2007 - Il Consiglio di Stato riconosce l’interesse dell’operatore economico di settore, che versi in una posizione qualificata e differenziata rispetto all’azione condotta dall’amministrazione e che ritenga di avere le caratteristiche imprenditoriali per potere aspirare alla relativa attività, a contestare la legittimità di un procedimento di affidamento diretto del servizio, senza gara, ad altra società.

Giurisprudenza correlata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 7113 del 5 dicembre 2006 - Ogni discriminazione fondata sulla nazionalità è vietata: un operatore economico di settore – tra l’altro di rilievo internazionale – ha interesse a contestare la legittimità di un procedimento di affidamento diretto del servizio (nella specie, di servizio pubblico di attività ludiche), senza gara, ad altra società: secondo l’art. 6 CE ogni discriminazione fondata sulla nazionalità è vietata nell’ambito di applicazione del Trattato e tale divieto vale per la libertà di circolazione, per quella di stabilimento, per quella di prestazione di servizi  


Consiglio di Stato, sentenza n. 6124 del 30 novembre 207, in materia di applicazione dell’art. 43 del testo unico sulle espropriazioni, (d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327), concernente l’utilizzazione senza titolo di un fondo occupato per scopi di interesse pubblico


Consiglio di stato, sentenza n. 6116 del 30 novembre 2007 – 

Da Ancitel: E' ancora indispensabile per l'iscrizione dei Vicesegretari degli enti locali all'albo dei Segretari l'anzianità quadriennale nella funzione all'entrata in vigore della legge 127/97  


Consiglio di Stato, sezione VI, 26 novembre 2007, n. 6038 – sulla inammissibilità dell’impugnazione proposta da un Consigliere comunale avverso una deliberazione adottata in una seduta del Consiglio comunale convocato in via di urgenza dal Prefetto


Consiglio di Stato, sentenza n. 5975 del 21 novembre 2007 - Il prospetto in questione assolve alla funzione di definire, indicativamente, l’onere economico per la realizzazione del servizio, determinato dall’amministrazione attraverso un’analisi delle componenti del servizio e dei relativi prezzi, ma non vi è alcuna ragione logica o giuridica che imponga di attribuire a tale prospetto anche il valore di base minima delle offerte, non derogabile al ribasso: pertanto, l’amministrazione ha correttamente ammesso alla procedura selettiva anche le offerte che contenevano ribassi rispetto al prezzo base, individuato nella scheda esplicativa..


Consiglio di Stato, sentenza n. 5955 del 21 novembre 2007 - Ai fini dell’applicazione dell’articolo 113, comma 15-bis, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 cioè della prosecuzione o dell’anticipato recesso delle concessioni di servizi pubblici, rileva soltanto il fatto che la concessione sia stata affidata con gara o senza gara, e non anche che essa sia stata affidata mediante gara legittimamente indetta e condotta


Consiglio di Stato, sentenza n. 5948 del 21 novembre 2007 - Spetta all’Amministrazione individuare specifici requisiti d’ammissione e di partecipazione ad una gara al fine di meglio per-seguire l’interesse pubblico concreto:viene quindi confermato  il giudizio tecnico-discrezionale espresso di non rispondenza ad un impianto sportivo da attrezzare delle forniture pregresse che parrebbero più adatte ad aziende ed uffici pubblici..  


Consiglio di Stato, sentenza n. 5934 del 21 novembre 2007 - sull’ammissibilità negli appalti di progettazione di un ribasso del 100% di tutte le spese accessorie


Consiglio di Stato, sentenza n. 5933 del 21 novembre 2007 - Poiché la fornitura di tre tipi di monitor, tra cui quello da 15”, costituisce requisito indispensabile per partecipare alla gara, in rispondenza alle particolari esigenze delle aziende consorziate che hanno richiesto anche monitor da 15”, è legittima l’esclusione dell’impresa la cui offerta preveda solo il monitor da 15” in quanto non ha pregio sostenere che il capitolato si limitava a indicare le caratteristiche minime degli elementi hardware, con ciò risultando nella disponibilità dei concorrenti offrire prodotti con caratteristiche migliorative, ivi comprese le dimensioni del monitor


Consiglio di Stato, sentenza n. 5932 del 21 novembre 2007 - In forza del principio del "favor partecipationis", l'inosservanza delle prescrizioni del bando di gara circa le modalità di presentazione delle offerte, implica l'esclusione dalla gara stessa solo quando si tratti di prescrizioni rispondenti ad un particolare interesse della stazione appaltante, o poste a garanzia della "par condicio" dei concorrenti, senza che si possa procedere alla esclusione del concorrente, per mancata osservanza di una determinata formalità, ove questa non sia prevista espressamente a pena di esclusione

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Consiglio di Stato, sentenza n. 82 del 13 gennaio 2005 - Deve essere favorita la maggior partecipazione possibile: in caso di clausole equivoche o di dubbio significato deve preferirsi l’interpretazione che favorisca la massima partecipazione alla gara (piuttosto che quella che la ostacoli), e quella che sia meno favorevole alle formalità inutili: ciò in vista del favore della partecipazione del maggior numero possibile di concorrenti alle pubbliche gare, al fine di ottenere le prestazioni richieste ad un prezzo quanto più vantaggioso, in termini qualitativi e quantitativi, per l’Amministrazione


Consiglio di Stato, sentenza n. 5925 del 21 novembre 2007 - L’aggiudicazione definitiva di una gara pubblica dei contratti della p.a. (nonché di un organismo privato tenuto ad operare con le regole dell’evidenza pubblica, non è un atto meramente confermativo dell'aggiudicazione provvisoria, essendo diverso da quest'ultimo per soggetto, competenza, forma e contenuto e presupponendo una nuova valutazione dei fatti, delle norme e delle circostanze inerenti al procedimento di gara intatti le norme speciali, configurano la procedura in funzione della scelta del contraente e non della formazione dell’accordo, che resta subordinato alla approvazione dell’esito della gara oltre che al controllo della stazione appaltante sugli atti posti in essere dalla Commissione ed a tutti gli ulteriori adempimenti richiesti all’aggiudicatario provvisorio (prova dei requisiti; costituzione della deposito cauzionale in assenza del quale non poteva essere perfezionato il vincolo negoziale).: la parola definitiva, spetta, dunque alla società che ha indetto la gara, alla quale, secondo le regole generali, competono anche eventuali ripensamenti circa la persistenza, in concreto, della volontà di contrarre, in presenza di sopravvenute, contrarie valutazioni di opportunità e convenienza (sia pure con i limiti derivanti dall’affidamento ingenerato nei partecipanti).

Giurisprudenza correlata

Consiglio di Stato, sentenza n. 4426 del 13 luglio 2006 - L’annullamento dell’aggiudicazione definitiva deve essere conosciuto: Esercizio del potere di annullamento d’ufficio che compete all’Amministrazione, quando venga a conoscenza di vizi suscettibili di rendere illegittimo il provvedimento dalla stessa adottato: è a sua volta  illegittimo il provvedimento adottato in via di autotutela senza la previa comunicazione dell’avvio del relativo procedimento sempre che si tratti dell’annullamento dell’aggiudicazione definitiva


Consiglio di Stato, sentenza n. 5909 del 21 novembre 2007 - Poiché cui bando prescriveva che i concorrenti, e in caso di associazione temporanea di imprese ciascuna delle imprese associate, dovessero presentare, a pena d’esclusione, «dichiarazioni da parte di almeno due istituti bancari … dalle quali risulti specificamente che il concorrente dispone di mezzi finanziari adeguati per assumere ed eseguire la fornitura di cui al presente bando» (sezioni 1 e 2 del bando), e ribadiva, nell’elenco delle cause d’esclusione contenuto nella sezione 3, che si sarebbe pronunciata l’esclusione dalla gara quando «le dichiarazioni da parte di almeno due istituti bancari … non attestino specificamente quanto richiesto dal presente bando di gara» risulta legittima l’esclusione dell’Ati le cui referenze bancarie attestino che essa <dispone di mezzi finanziari adeguati ad assumere ed eseguire fornitura di cui al bando allegato> ed inoltre che <«il nominativo sopra menzionato, nostro cliente» «opera regolarmente, assolve con puntualità gli impegni e, nell’ambito settoriale, gode di stima e considerazione»>


Consiglio di Stato, sentenza n. 5906 del 21 novembre 2007 - Nel caso del raggruppamento temporaneo chi concorre e chi poi stipula il contratto è l’associazione e non le imprese che la costituiscono; non si tratta, come è noto, di un autonomo centro di imputazione giuridica, ma di una mera aggregazione finalizzata ad agevolare (grazie alla sommatoria dei requisiti degli aderenti) il dispiegarsi del gioco della concorrenza: è peraltro evidente che il rapporto si costituisce in capo all’associazione temporanea, nella persona del mandatario, e non in capo ai singoli componenti, di conseguenza è del tutto fisiologico che questi non possano disporre, mediante contratti di subappalto, di obbligazioni di cui non sono direttamente titolari  


Consiglio di Stato, sentenza n.  5831  del 16 novembre 2007 - La possibilità di fruire della revisione prezzi, in base alle norme vigenti all’atto dell’instaurarsi del rapporto tra Amministrazione ( per tale dovendosi intendere anche il concessionario, pubblico o privato che sia, la cui attività sia qualificabile come pubblica ) e Società appaltatrice, è subordinata ad una valutazione discrezionale dell'Amministrazione committente ed è quindi oggetto di un interesse legittimo, tutelabile davanti al Giudice amministrativo, fino a quando detta Amministrazione non abbia riconosciuto, sia pure implicitamente, la spettanza del compenso revisionale; La posizione dell’appaltatore di opere pubbliche assume invece natura di diritto soggettivo, tutelabile davanti al Giudice ordinario, quando il committente abbia positivamente esercitato il potere di accordare la revisione e, dunque, abbia riconosciuto che all’appaltatore spetti la revisione dei prezzi contrattuali e, perciò, un compenso ulteriore rispetto a quello convenuto  


Consiglio di Stato, sentenza n.  5830 del 16 novembre 2007 - Nel quadro normativo formatosi con l’art. 34 del decreto legislativo n. 80 del 1998 (come novellato dalla legge n. 205 del 2000) e con l’art. 53 del testo unico sull’esproprio n. 327 del 2001 (come incisi dalle sentenze della Corte Costituzionale n. 204 del 2004 e n. 191 del 2006) – sussiste la giurisdizione amministrativa esclusiva quando il ricorso miri a ottenere la tutela del diritto di proprietà, in presenza di un comportamento connesso all’esercizio della funzione pubblica, come avviene quando l’Amministrazione abbia a suo tempo disposto l’occupazione d’urgenza ed abbia sottratto il possesso di un’area nel corso di una delle fasi di attuazione del vincolo preordinato all’esproprio: dalla Convenzione europea e dal diritto comunitario già emerge il principio che preclude di ravvisare una ‘espropriazione indiretta’ o ‘sostanziale’, pur in assenza di un idoneo titolo, previsto dalla legge ed inoltre rileva l’art. 43 del testo unico approvato col d.P.R. n. 327 del 2001, il quale – ispirato all’art. 42 Cost. - attribuisce all’Amministrazione, qualora si sia verificata una patologia dell’azione amministrativa, il potere di acquisire la proprietà dell’area con un atto formale di natura ablatoria e discrezionale (in sostanziale sanatoria), al termine del procedimento legale nel corso del quale vanno motivatamente valutati gli interessi in conflitto; l’art. 43 presuppone la perdurante sussistenza del diritto di proprietà e di un illecito permanente dell’Amministrazione che si è a suo tempo impossessata del fondo altrui senza concludere tempestivamente il procedimento di esproprio, anche se è stata realizzata l’opera pubblica o di interesse pubblico...


Consiglio di Stato, sentenza n. 5787 del 7 novembre 2007  - I destinatari diretti di una misura limitativa del traffico in ambito comunale sono tutti coloro che possono far uso della viabilità e tali  misure si configurano come atti amministrativi generali per i quali la L. n. 241/90, pone eccezione alle regole di comunicazione di avvio del procedimento : Nè la posizione di chi ha una particolare localizzazione degli impianti o un contratto avente ad oggetto speciali rapporti convenzionali con l’amministrazione possono considerarsi fatti idonei a trasformare il titolare di tali situazioni in specifico destinatario dell’ordinanza di regolazione del traffico, e quindi, della procedura di avvio del procedimento.  


Consiglio di Stato, sentenza n.  5786 del 7 novembre 2007  - Il Consiglio di Stato, pur nutrendo delle perplessità in ordine alla qualificazione come interesse legittimo, e non come diritto soggettivo, della posizione del funzionario onorario in ordine al rimborso delle spese legali sostenute per la ritenuta mancanza di una specifica disposizione legislativa, rileva che nella specie detta problematica è stata comunque risolta dall’Amministrazione comunale, la quale ha ritenuto applicabile agli amministratori locali la stessa normativa dei dipendenti comunali: per cui la posizione fatta valere nel caso in esame dagli amministratori del comune è comunque di diritto soggettivo e perciò, trattandosi funzionari onorari, la giurisdizione non può che essere del giudice ordinario


Consiglio di Stato, sentenza n.  5774 del 7 novembre 2007 - E’ legittima una clausola di un bando che prescrive il possesso di un  requisito di carattere tecnico legato allo svolgimento del servizio in un centro urbano di non meno di 10.000 residenti, e la prescrizione costituisce esercizio della discrezionalità propria della stazione appaltante di selezionare l’area dei concorrenti mediante la richiesta di determinati requisiti di capacità tecnica, diversi, ulteriori e più restrittivi di quelli legali, salvo il limite della logicità e ragionevolezza dei requisiti richiesti e della loro pertinenza e congruità a fronte dello scopo perseguito

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Consiglio di Stato, sentenza n.  5377 del 15 settembre 2006  - Il rispetto del principio della concorrenza e della massima partecipazione alle gare pubbliche deve necessariamente coordinarsi con la tutela delle specifiche esigenze della stazione appaltante: L’interesse pubblico sotteso al rispetto del principio della concorrenza e della massima partecipazione alle gare pubbliche, funzionale alla migliore selezione dell’aggiudicatario, deve necessariamente coordinarsi con la tutela delle specifiche esigenze della stazione appaltante, anche di quelle connesse alle modalità di svolgimento dei controlli e delle risorse finanziarie a disposizione e alla necessità di ottimizzare le risorse personali a disposizione: è quindi legittima  una clausola territoriale  che limita la partecipazione alla gara a ditte con sede operativa centrale o distaccata ubicata in alcune regioni.  


Consiglio di Stato, sentenza n.  5766 del 7 novembre 2007- Nella «procedura negoziata l’amministrazione aggiudicatrice consulta le imprese di propria scelta e negozia con una o più di esse i termini del contratto». A tale procedura è consentito far ricorso quando una precedente gara, per pubblico incanto, licitazione privata o appalto concorso, ha avuto esito negativo, e in tal caso l’amministrazione emana un apposito bando per il prosieguo a trattativa privata, oppure ammette alla comparazione le imprese già ammesse alla precedente procedura ; tale procedimento è dunque pur sempre una procedura concorsuale, preceduta, in ogni caso, da un bando di gara; la “trattativa privata” invece è la contrattazione diretta, senza gara, tra una pubblica amministrazione e un privato; tra i casi in cui è consentita la trattativa privata senza bando, è previsto che le «forniture la cui fabbricazione o consegna può essere affidata, a causa delle particolarità tecniche, artistiche o per ragioni inerenti alla protezione dei diritti di esclusiva, unicamente a un fornitore determinato»: naturalmente, l’unicità del fornitore deve essere certa prima di addivenire a trattativa privata, e la “indagine di mercato” può avere il solo scopo di acquisire la certezza di tale unicità o di escluderla..


Consiglio di Stato, sentenza n.  5762 del 7 novembre 2007 - E’ assolutamente illegittima una  lettera d’invito nella quale un’Amministrazione, dopo avere in premessa precisato che nell’offerta il concorrente avrebbe dovuto indicare l’entità del contributo annuo anticipato che esso intendeva erogare in favore dell’Azienda per acquisti di attrezzature o per altre finalità, indicata che l’aggiudicazione sarebbe stata fatta a favore di chi avesse presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa per l’Amministrazione, e che le prestazioni sarebbero state pagate applicando le vigenti tariffe stabilite dalla prefettura: in conclusione, secondo la normativa risultante dalla lettera d’invito e dal capitolato speciale, il corrispettivo era compreso tra il massimo e il minimo fissati dalle tariffe della prefettura, ma l’appalto sarebbe stato aggiudicato a chi avesse offerto il maggior contributo all’Azienda.  


Consiglio di Stato, sentenza n.  5761 del 7 novembre 2007 - Qualora una lettera di invito preveda che < All’offerta deve essere allegata, a pena di esclusione, la fotocopia del documento d’identità del/i sottoscrittore/i e –se procuratore/i-  l’originale o la copia autenticata notarile della relativa procura.”> è legittima l’esclusione dell’impresa alla cui offerta non è allegato il documento di identità in quanto tale allegazione assolve alla specifica funzione di rendere riferibile la sottoscrizione della scheda dell’offerta alla persona identificata nel documento d’identità, ponendo al riparo l’Amministrazione da ogni possibile contestazione successiva.


Consiglio di Stato, sentenza n. 5759 del 7 novembre 2007 - I consiglieri che partecipino alla seduta del Consiglio comunale decadono dalla possibilità di proporre ricorso al giudice contro una delibera approvata senza il loro dissenso


Consiglio di Stato, sentenza n.  5656 del 2 novembre 2007 - L’istituto della prelazione su cose di interesse storico, artistico ed archeologico di proprietà privata differisce nettamente dall’ omonimo istituto civilistico che trova, ad esempio, applicazione in favore dei coeredi ai sensi dell’art. 732 cod. civ. nel caso di alienazione ad estranei di quote dell’asse ereditario, ovvero in favore dell’ affittuario coltivatore diretto del fondo posto a confine con quello oggetto di vendita o del conduttore di immobile adibito ad uso diverso da quello abitativo : si versa, invece, a fronte dell’esercizio di una potestà di natura autoritativa con effetti di carattere ablatorio per la tutela e la valorizzazione dei beni appartenenti alle categorie identificate dalla legge n. 1089/1939; nel fluire del tempo, l’ Autorità preposta alla tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico può sempre valutare “ex novo” e graduare le esigenze di tutela del predetto patrimonio e non è tenuta a giustificare le ragioni sulla scelta del momento ritenuto opportuno per l’esercizio delle potestà di cui è attributaria


Consiglio di Stato, sentenza n. 5587 del 23 ottobre 2007 – in materia di affidamento in house a società miste – viene rimessa la decisione all’adunanza plenaria


Consiglio di Stato, sentenza n. 5577 del 23 ottobre 2007 - Dal versante comunitario, emerge che sono compatibili con la direttiva ricorsi alcune previsioni del diritto nazionale che circoscrivono la legittimazione al ricorso nel caso di raggruppamenti di impresa, limitando la proponibilià della domanda ai soli casi in cui vi sia una decisione unanime di tutti i componenti del futuro raggruppamento: ma ciò non impedisce affatto che le regole interne possano stabilire una legittimazione al ricorso ancora più ampia ed estesa, riferendola a ciascuna delle singole imprese facenti parte della costituenda ATI.


Consiglio di Stato, sentenza n. 5567 del 23 ottobre 2007 - Non é opzionale l'onere di richiedere la prova del possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico organizzativa, entro 10 giorni dalla conclusione delle operazioni di gara, oltre che all'aggiudicatario provvisorio, anche al concorrente che lo segue immediatamente in graduatoria (qualora non compreso fra i concorrenti sorteggiati): sono illegittimi gli atti della gara di appalto con i quali la stazione appaltante, a seguito della formazione della graduatoria e di individuazione dell'aggiudicatario provvisorio ha invitato soltanto questi a comprovare il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa richiesti ed a presentare la documentazione indicata in detto bando o nella lettera di invito (a norma dell'art. 10, comma 1 quater, della legge n. 109 del 1994) senza avanzare analoga richiesta al secondo classificato e, annullata l'aggiudicazione provvisoria nei confronti della prima in graduatoria per inaffidabilità, piuttosto che assegnare i lavori al concorrente collocatosi al secondo posto (fra l'altro non messo in grado di dimostrare di essere in regola), ha proceduto alla rideterminazione della soglia di anomalia, ed ha aggiudicato il contratto ad altro concorrente.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 5575 del 23 ottobre 2007 - Poiché viene posto a carico dell'affidatario l'onere di acquisire una certificazione rilasciata dagli enti previdenziali _il legislatore vuole invero escludere dalla contrattazione con le amministrazioni quelle imprese che non siano corrette ( regolari) per quanto  concerne gli obblighi previdenziali, anche, e forse soprattutto, con riferimento alle ipotesi in  cui non si adempia ad obblighi rispetto ai quali non vi siano ragionevoli motivi per non effettuare o comunque per ritardare il pagamento_, i quali debbono stipulare un'apposita convenzione per il rilascio di un documento unico di regolarità contributiva (c.d.. DURC ), la verifica della regolarità
contributiva non è più di competenza delle stazioni appaltanti (le quali peraltro dovevano a tal fine far riferimento ai soli dati in possesso dell'Osservatorio dei lavori pubblici) , ma è demandata agli enti previdenziali: la stazione appaltante in una siffatta situazione non deve dunque far altro che prendere atto della certificazione senza poter in alcun modo sindacarne le risultanze  (come avviene del resto con riferimento a qualsiasi  certificazione acquisita per comprovare  requisiti, il cui accertamento è affidato a altre amministrazioni).


Consiglio di Stato, sentenza n. 5502 del 22 ottobre 2007 - I collegi amministrativi, nel cui novero vanno considerate le commissioni giudicatrici dei contratti di appalto devono essere composti da un numero dispari di membri onde assicurare la funzionalità del principio maggioritario per la formazione del quorum strutturale, ai fini del calcolo della maggioranza assoluta dei componenti (la metà più uno ai fini del "quorum" strutturale, è data dal numero che, raddoppiato, supera il totale dei componenti almeno per un'unità rispetto ai membri del collegio).  


Consiglio di Stato, sentenza n. 5478 del 22 ottobre 2007  - Poiché al momento della scadenza del termine per l'impugnazione non si poteva stabilire con certezza se le altre imprese escluse avrebbero prestato acquiescenza al provvedimento, ovvero, come l'odierna appellante, avrebbero contestato l'esclusione, così aprendo la via ad un eventuale mutamento dell'esito della gara., tanto più che due  delle imprese escluse, avevano avanzato formali reclami dinanzi alla commissione di gara, rispettivamente, contro l'aggiudicazione, per diversi motivi, e contro l'esclusione: di conseguenza, non potendosi quindi affermare che non sarebbe stato possibile metter in dubbio l'esito della gara, con incidenza sul quadro delle offerte in gara, viene confermato che ciò è sufficiente a radicare l'interesse a contestare l'esclusione.


Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, sentenza n. 12 del 22 ottobre 2007 - F. Volpe, Pregiudiziale amministrativa e sacrifici concettuali del giudice amministrativo


Consiglio di Stato, Sez. IV, 19/10/2007 n. 5476 - Non causa discriminazioni tra imprese la prescrizione di un bando di gara che riconosce un punteggio supplementare di ben limitato rilievo alle imprese che abbiano già operato nel territorio comunale.


Consiglio di Stato, sentenza n. 5470 del 19 ottobre 2007 - L’art. 1 del D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 prevede che quanto attestato dalla S.O.A. è necessario e sufficiente a certificare la capacità economico-finanziaria; ma per quanto concerne gli altri requisiti di cui all’art. 17 dello stesso decreto, compete alla Stazione appaltante la verifica, in concreto, della sussistenza degli stessi, e ciò indipendentemente dall’attestazione S.O.A., che vale solo ai detti fini (cfr. comma 3: “... l’attestazione di qualifica rilasciata a norma del presente regolamento costituisce condizione necessaria e sufficiente per la dimostrazione dell’esistenza dei requisiti di capacità tecnica e finanziaria ai fini dell’affidamento di lavori pubblici”)..

Giurisprudenza segnalata e correlata

Consiglio di Stato, sentenza n. 5009 del 28 agosto 2006 - I requisiti di carattere generale possono essere verificati dalla stazione appaltante sia nella fase iniziale della gara, sia in un momento successivo, sia, se del caso, in sede di controllo a campione, congiuntamente alla verifica del possesso dei requisiti di carattere speciale:la dichiarazione dei redditi va presentata nel rispetto dei termini per essa prescritti, sicché in sede di gara di appalto non si può esigere che venga presentata, a pena di esclusione, in un momento anteriore a quello per essa prescritta

Consiglio di Stato, sentenza n. 1896 del 18 aprile 2006 - L’amministrazione ha la facoltà di verificare il possesso dei requisiti soggettivi di tutti i concorrenti: in tutti i casi in cui si accertino irregolarità nella ammissione di un concorrente ad una procedura concorsuale pubblica, la Stazione appaltante deve procedere alla sua eliminazione dalla gara dal momento iniziale per evitare che l’offerta presentata da un soggetto non idoneo, anche se escluso dalla gara per altra ragione, contribuisca tuttavia a determinarne l’esito finale.

Consiglio di Stato, sentenza n. 2933 del 7 giugno 2005 - Il possesso della attestazione Soa in capo ad una impresa non impedisce né sostituisce l’accertamento e la valutazione dei requisiti morali, concernendo piuttosto il profilo di ordine tecnico, organizzativo ed economico della impresa: in sede di gara pubblica, quindi, la sanzione dell’incameramento della cauzione prevista dall’art. 10, comma 1, L.109/1994 è applicabile per il dato formale dell’inadempimento rispetto ai doveri di lealtà nelle trattative

Consiglio di Stato, sentenza n. 4599 dell’ 8 agosto 2003 - La certificazione SOA non assolve ad ogni onere attestativo: solo per i requisiti tecnico-finanziari ma non  anche per quanto attiene alla documentazione dei requisiti di carattere generale : è la stazione appaltante che deve verificare la sussistenza concreta della capacità della ditta partecipante a sottoscrivere il contratto con la pa


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5357 delL’ 11 ottobre 2007 - L’ unico limite nell’esercizio della delicata funzione di pianificazione urbanistica, è  quello intrinseco della non arbitrarietà, non irragionevolezza e non irrazionalità: non vi è dubbio che le scelte urbanistiche di carattere generale costituiscano apprezzamenti di merito e che, pertanto, sono sottratte al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto, da illogicità ovvero irragionevolezza; allorquando l’Amministrazione reinterviene in materia di pianificazione territoriale, deve verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle aree più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5355 dell’ 11 ottobre 2007  - E’ noto che la dichiarazione di inammissibilità per sopravvenuta carenza d’interesse di un ricorso consegue unicamente ad una radicale modificazione della situazione di fatto e di diritto esistente al momento della domanda, tale da rendere certa e definitiva l’inutilità della sentenza (anche sotto un profilo meramente strumentale e morale): posto che i Comuni sono obbligati a dotarsi di uno strumento urbanistico generale che copra l’intero territorio, la situazione che si crea in conseguenza della decadenza di taluni vincoli del piano regolatore ai sensi dell’art.2, comma 1, della L. n, 1187/68 è per sua natura provvisoria, essendo destinata a durare fino all’obbligatoria integrazione del piano stesso, divenuto parzialmente inoperante; pertanto, l’inerzia del Comune a fronte del procedimento di silenzio rifiuto attivato dal privato rende senz’altro sussistente l’interesse alla pronuncia, visto che nessun provvedimento espresso, satisfattivo dell’interesse della ricorrente, era stato adottato dall’amministrazione, non essendo sufficiente allo scopo il semplice avvio del procedimento di revisione del P.R.G.


Consiglio di Stato, sentenza n. 5329 dell’11 ottobre 2007 -  l'installazione di infrastrutture per le comunicazioni deve essere sottoposta ad opportune procedure di valutazione di impatto ambientale


Consiglio di Stato, sentenza n.  5309 del 9 ottobre 2007   - Terzo mandato, prefetti in campo


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5289 del 9  ottobre 2007  - Il divieto di partecipare alle gare  per gli appalti pubblici per le imprese che siano tra loro in condizioni di collegamento, tali da far fondatamente presumere lo svolgimento irregolare della gara per difetto della segretezza e della indipendenza delle offerte, opera indipendentemente dall’accertamento che l’Amministrazione abbia condotto sul punto: e se il giudice è investito dell’impugnazione di una aggiudicazione, con la quale viene dedotta la  violazione del detto divieto, non può esimersi dal conoscere della doglianza e del conseguente vizio che rende invalido il provvedimento impugnato


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5282 del 9  ottobre 2007 - L’aggiudicazione di una gara di appalto, con il sistema della offerta economicamente più vantaggiosa, , non deve essere effettuata a favore di un concorrente solo in considerazione delle sue potenzialità di ordine tecnico ed economico-finanziario, del fatturato pregresso o dalla qualificazione conseguita (quale nella specie la certificazione UNI EN ISO 9001 – 2000)   ma deve essere operata a favore del concorrente che abbia presentato, in relazione all’oggetto specifico della gara, l’offerta più conveniente, e nello stesso tempo seria ed affidabile, per l’amministrazione.


Consiglio di Stato, sentenza n.  5199 del 4 ottobre  2007  - Le opere comprese nei piani regolatori delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale previsti dal D.P.R. 6 marzo 1978, n. 218, sono considerate di pubblica utilità, urgenti ed indifferibili per effetto dell'art. 53 del citato D.P.R. n. 218, con la conseguenza che, ai fini dell'adozione di un provvedimento di espropriazione, l'approvazione dei piani implica la valutazione della preminenza  dell'interesse pubblico su quello privato


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5198 del 4 ottobre 2007  - L’estinzione di un’Associazione o di una società, dopo che abbia proposto la relativa impugnativa al giudice amministrativo, non comporta l’improcedibilità del ricorso ma eventualmente solo l’interruzione del giudizio alla stregua di quanto statuito dall’art. 300 c.p.c: detta disposizione prevede nelle diverse ipotesi della morte o perdita della capacità (e nelle altre ad esse assimilabili come  nel caso di estinzione di una società o associazione) di una delle parti verificatesi dopo che quest'ultima si sia costituita (art. 300, primo e secondo comma, c.p.c.), solo l'interruzione del giudizio e tale interruzione  non è automatica ma interviene soltanto se il procuratore della parte abbia dichiarato in udienza l'evento interruttivo o lo abbia notificato alle altre parti.


Consiglio di Stato, sentenza n.  5197 del 4 ottobre  2007 - Solo con l'art. 51 (che recepisce il nuovo art. 2498 c.c., rubricato "Continuità dei rapporti giuridici": "Con la trasformazione l'Ente trasformato conserva i diritti e gli obblighi e prosegue in tutti i rapporti anche processuali dell'ente che ha effettuato la trasformazione")  del D.Lgs  del 12 aprile 2006, n. 163 sul codice dei contratti pubblici, si è chiarito la validità della cessione di azienda prima dell'aggiudicazione definitiva della gara e del contratto; prima del sua entrata in vigore però si può ritenere acquisito nella giurisprudenza vigente l'ulteriore principio della derogabilità di quello precedentemente  dell'immodificabilità soggettiva dell'offerente, ammettendosi la possibilità del subentro allo stesso di altro soggetto nella posizione di contraente o di partecipante ad una gara per l'aggiudicazione di un appalto pubblico in caso di  cessione di azienda e di trasformazione di società; sempre che la cessione dell'azienda o gli atti di trasformazione, fusione o scissione della società, sulla cui base avviene il detto subentro, siano comunicati alla stazione appaltante e questa abbia verificato l'idoneità soggettiva del subentrante: di conseguenza sono illegittimi sia l'annullamento dell'aggiudicazione, che l'escussione della garanzia provvisoria
Giurisprudenza richiamata e collegata:
Consiglio di Stato, sentenza n.  1873 del 6 aprile 2006 - Principio dell'avvalimento: si ritiene ammissibile la  circolazione oggettiva di  alcune delle referenze proprie dell'operatore economico , le quali, in quanto non strettamente personali dell'imprenditore, possono essere utilizzate da diverso soggetto alla sola condizione che esso dimostri di poterne effettivamente disporre e che dell'utiliz- zazione sia fatta informazione alla stazione appaltante : valida quindi la cessione di ramo di azienda (e legittima anche la garanzia provvisoria)
Consiglio di Stato, sentenza n.  7376 del 23 dicembre 2005 - Il principio di avvalimento  ora fissato dalle direttive UE nn. 17 e 18/2004  porta a ritenere che in sede di gara possa essere fornita dimostrazione in ordine al possesso, certo ed incondizionato, al momento della stipula del contratto e della successiva esecuzione, dei requisiti e dei mezzi all'uopo necessari: non è necessario che i mezzi siano già disponibili all'epoca della  procedura mentre è invece necessario che nel corso della procedura si dimostri che essi saranno disponibili al momento  dell'assunzione e dell'esecuzione degli impegni negoziali
Tar Lombardia, Sezione di Brescia,  sentenza n. 133 del 3 febbraio  2006  - Appalto triennale per il servizio di refezione scolastica: dichiarata disponibilità , in astratto, di un centro di cottura in grado di soddisfare l'intera durata del contratto: è consentito ad un prestatore di comprovare il possesso dei requisiti economici, finanziari e tecnici di partecipazione ad una gara d'appalto, facendo riferimento alle capacità di altri soggetti qualunque sia la natura dei vincoli che ha con essi, a condizione di dimostrare l'effettiva disponibilità dei mezzi necessari all'esecuzione del contratto attraverso l'attestazione di rapporti giuridici all'uopo idonei, spettando al giudice nazionale valutare se tale prova sia stata  correttamente fornita


Consiglio di Stato, sentenza 5177 del 4 ottobre 2007

Dal Sole 24 Ore del 12 novembre: Revoca, la Pa risarcisce solo le spese per la gara


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5156 del 4 ottobre 2007  - La risposta è affermativa in quanto dinanzi a inequivoche e inoppugnate previsioni di gara, la stazione appaltante non può essere onerata  di un attività istruttoria relativa alla rispondenza del macchinario a quanto prescritto dagli atti inditevi: dinanzi ad un offerta che esplicitamente allega un macchinario che non fornisce un’assoluta capacità tecnica minima, l’offerta deve essere esclusa senza che residuino spazi per ulteriore approfondimenti da parte della PA.


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5145 del 4 ottobre 2007 - Anche volendo isolare dal restante contesto l’espressione utilizzata :“già individuata come aggiudicataria”, è assolutamente chiaro che essa indichi, semplicemente, la conclusione del processo valutativo compiuto dal seggio di gara, che consiste, appunto, nella indicazione del soggetto che assumerà formalmente la posizione di aggiudicatario, sia pure all’esito di ulteriori controlli : questa circostanza di fatto diventa determinante per individuare la misura del risarcimento del danno, in relazione alla componente del mancato guadagno; questo è stabilito attraverso il consueto parametro del profitto medio ricavabile dall’appalto (il 10% del valore del contratto), considerando che la “chance” di stipulazione del contratto era arrivata, sostanzialmente, al suo massimo grado: . al  punto che questa situazione deve essere considerata equivalente a quella dell’annullamento (illegittimo) di una aggiudicazione definitiva.

Giurisprudenza collegata:

Consiglio di Stato,  sentenza n. 2472 del 3 maggio 2006 - Riconosciuta la responsabilità di una Stazione appaltante per mancata aggiudicazione di un appalto : : il Consiglio di Stato condanna l’amministrazione al pagamento di euro € 810.066,18 comprensivi delle spese affrontate per la partecipazione alla gara (polizza fideiussoria e spedizione del plico) e del  mancato guadagno (dell’10% dell’offerta economica) mentre nulla è dovuto per il mancato rinnovo del certificato Soa in quanto non impedisce alla ricorrente di partecipare in associazione temporanea con altre imprese. Il seguito della vicenda  sarà davanti alla Corte dei Conti.  


Consiglio di Stato,  sentenza n. 5130 del 4 ottobre 2007 - La procedura indetta da una pubblica amministrazione per la scelta del promotore finanziario, ancorché attinente ad una fase prodromica ed esterna  alla indizione della procedura “di aggiudicazione, affidamento ed esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità” cui propriamente sembra riferirsi la formula della norma di cui è stata fatta applicazione (art. 23 bis, lett. b, L. n. 1034 del 1971), vi si riconnette, in quanto volta ad acquisire proposte a contenuto progettuale-finanziario, finalizzate alla aggiudicazione, all’affidamento ed alla esecuzione delle opere ivi indicate.


Consiglio di Stato, sentenza n.  5053 dell' 1 ottobre 2007 - Per provare il requisito dell'assenza di reati incidenti sulla idoneità morale e professionale, l'unico onere posto a carico dei concorrenti è la produzione del casellario giudiziale o dei carichi pendenti;nel primo non vengono però riportate tutte le condanne, essendo escluse, ad esempio, quelle per le quali è intervenuta una causa estintiva del reato e quelle conseguenti a sentenza di patteggiamento: un'amministrazione se non si accontenta del certificato del casellario o di quello dei carichi pendenti, può optatare per la produzione di dichiarazione sostitutiva di insussistenza di reati sanzionati con sentenza di condanna passata in giudicato ovvero con sentenza su richiesta, ovvero ancora con sentenza contenente  il beneficio della non menzione, purchè incidenti sulla moralità e professionalità.


Consiglio di Stato, sentenza n.  5049 dell' 1 ottobre 2007 - Per espressa previsione dell'art. 107 comma 3 lettera g) del T. U. n. 267 del 2000 ed in aderenza al principio di separazione delle responsabilità di indirizzo politico- amministrativo da quelle gestionali, la competenza ad adottare provvedimenti sanzionatori in materia edilizia spetta direttamente alla dirigenza burocratica.; ugualmente infondato è il motivo mediante il quale si deduce che la competenza alla repressione degli abusi edilizi spetterebbe al Prefetto, poichè il potere di vigilanza intestato all'Autorità statale dall'art. 32 comma 49 della legge n. 326 del 2003 è chiaramente aggiuntivo rispetto a quello attribuito in via primaria ai comuni in subiecta materia; la repressione degli abusi edilizi è un preciso obbligo dell'amministrazione, la quale non gode di alcuna discrezionalità al riguardo


Consiglio di Stato, sentenza n.  5040 dell' 1 ottobre 2007 - A fronte di una palese equivocità ed ambiguità del contenuto della prescrizione di un bando di gara, soccorre, per la sua esegesi ed attuazione  il principio del favor partecipationis che esige, nell'incertezza della portata precettiva delle regole di gara prive della necessaria chiarezza, l'ammissione alla procedura, in esito ad una loro interpretazione che preferisca e riveli il contenuto precettivo più favorevole (alla partecipazione) tra quelli leggibili in esse, del maggior numero di concorrenti, allo specifico fine di tutelare l'interesse dell'amministrazione al più ampio confronto concorrenziale.
Giurisprudenza richiamata e collegata: 
Tar Puglia, Bari, sentenza n. 703  del 3 marzo 2006  - Nell'eventuale incertezza, contraddittorietà e oscurità delle prescrizioni della lex specialis della gara non può non assegnarsi prevalenza a quelle principali, intese in via diretta a fissare le prescrizioni cogenti (e nel caso di specie la misura della cauzione provvisoria rapportata ad una percentuale dell'importo complessivo dei lavori: differenza fra euro 293.755,62 del bando ed euro 294.000,00 della lettera di invito), rispetto ad altre secondarie attinenti alla documentazione, quando peraltro le prime, del tutto coerenti con la disciplina legale, nell'assicurare la dovuta misura della cauzione provvisoria, consentano la più ampia partecipazione alla gara 
Consiglio di Stato, sentenza n.  2095 del 14 aprile 2006  - Importo della cauzione provvisoria pari al 5% dell'offerta presentata e non dell'importo dell'appalto specificato nel bando: legittima l'esclusione se la Commissione non ritiene congrua la garanzia :.legittimo quindi annullamento dell'aggiudicazione provvisoria di un'impresa che mal ha calcolato l'importo da prestare quale fideiussione 
Consiglio di Stato, sentenza n. 5656 del 30 agosto 2004  - Polizza provvisoria di importo inferiore a quello richiesto nel bando: viene considerato errore scusabile se, effettivamente il premio risulta conteggiato sul corretto importo 
Consiglio di Stato, sentenza n. 5676 dell' ottobre 2003 - L'importo della cauzione provvisoria deve essere rapportato all'intero periodo contrattuale e non ad una sola annualità: importo della cauzione provvisoria rapportata ad un solo anno e non a tutta la durata contrattuale: il favor partecipationis giustifica l'adeguamento successivo a causa dell'ambiguità delle disposizioni di gara


Consiglio di Stato, sentenza n. 5023 del 28 settembre  2007 - Ciò che la ratio della disposizione non vuole sia modificato non è il metro della valutazione ma il contenuto della prestazione originariamente messa a concorso e ciò al fine di evitare che la stazione appaltante, nello stabilire il contenuto della nuova selezione (negoziata), possa estendere l'oggetto dell'appalto e, in tal modo, violare la regola della evidenza pubblica: si impone quindi simmetria di oggetto e non di parametro tra gara andata deserta e procedura negoziata


Consiglio di Stato, sentenza n. 4927 del 25 settembre 2007 - L’impugnativa di un bando di gara e degli atti successivi è consentita solo al soggetto che presenti la domanda di partecipazione alla procedura


Consiglio di Stato, sentenza n. 4887 del 19 settembre 2007 - La localizzazione di un impianto di distribuzione di carburante, ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n. 32/98, non è esclusa dalla destinazione dell’area a verde pubblico o a verde attrezzato


Consiglio di Stato, sentenza n. 4884 del 19 settembre 2007 - E’ legittimo che una Stazione Appaltante indica una gara per la fornitura di ricambi della stessa marca degli autobus di proprietà in quanto tale “discriminazione” è giustificata dall’oggetto dell’appalto: la garanzia per la manutenzione degli stessi è condizionata all’utilizzazione di ricambi originali; la società, che offre prodotti difformi da quelli oggetto di gara, deve  essere esclusa


Consiglio di Stato, sentenza n. 4879 del 19 settembre 2007 - E’ principio pacifico quello secondo cui eventuali specificazioni o integrazioni dei criteri di valutazione indicati dal bando di gara o dalla lettera d'invito possono essere stabilite dalle commissioni giudicatrici soltanto prima della apertura delle buste relative alle offerte

Giurisprudenza richiamata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 155 del 20 gennaio 2004 - Una commissione di gara, essendo un collegio perfetto, deve essere al completo per quando riguarda le attività implicanti valutazioni di carattere tecnico discrezionale : la specificazione e l'integrazione dei criteri generali di valutazione delle offerte, già indicati nel bando o nella lettera d'invito, può essere fatta solo prima dell' apertura delle buste recanti le offerte


Consiglio di Stato, sentenza n. 4877 del 19 settembre 2007 - Posto che l’avviso di trattativa privata non contiene la previsione di aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, l’amministrazione gode della facoltà di non procedere all’affidamento dell’appalto in relazione al libero apprezzamento dell’interesse pubblico volto a garantire la presenza di un minimo di concorrenzialità nell’offerta.


Consiglio di Stato, Sez. V, 18/9/2007 n. 4862 - Una società mista destinataria di un affidamento diretto ex art. 22 l. n. 142/1990 non deve necessariamente essere sorta per gestire un solo determinato servizio.


Consiglio di Stato, Sez. V, 17/9/2007 n. 4848 - Sulla legittimità dell'esclusione di un partecipante da un appalto per aver omesso di produrre una copia autentica della polizza assicurativa, come espressamente richiesto dal bando di gara.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4840 del 17 settembre 2007 - Una tale disposizione risulta illegittima in quanto in contrasto con l’attuale norma di cui all’articolo 48 del decreto legislativo 163/2006 smi (allora articolo 10 comma 1 quater della L. 109/94 smi) in quanto il contenuto della norma va  inteso nel senso che si procede alla determinazione della nuova soglia di anomalia dell’offerta solo quando entrambi i partecipanti alla gara (classificatasi ai primi due posti nella graduatoria provvisoria) non forniscano la prova o non confermino le loro dichiarazioni, non potendosi ammettere che il comportamento del secondo classificato (di per sé influenzabile da sollecitazioni esterne, miranti alla rideterminazione della soglia di anomalia) abbia decisivo rilievo per l’aggiudicazione della gara  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4837 del 17 settembre 2007 – in materia di verifica delle offerte anomale – la stazione appaltante deve fornire una dimostrazione dettagliata e congrua dell’inattendibilità dell’offerta - l’anomalia delle singole voci deve tradursi nella inattendibilità o nella mancanza di serietà dell’offerta nella sua globalità.


Consiglio di Stato, Plenaria, sentenza n. 11 del 13 settembre 2007 - sull’impossibilità di accedere alle relazioni del direttore dei lavori e del collaudatore di opere pubbliche  e sulle ragioni di tale divieto di accesso


Consiglio di Stato, sentenza n. 4833  del  12 settembre 2007 - L’errore di fatto non è deducibile a sostegno della richiesta di revocazione ove il fatto oggetto dell’asserito errore abbia costituito un punto controverso, sul quale la sentenza impugnata per revocazione ha espressamente pronunciato; ove cada su circostanze controverse, infatti, la statuizione non può essere inficiata da vizi nell’attività di percezione e assunzione del fatto e cioè dal travisamento o ignoranza degli atti di causa, ma al più da errori di criterio nella valutazione del fatto : il giudice, allorchè decide su un fatto contestato tra le parti, espleta una attività che non è più di percezione ma di interpretazione e che può quindi essere inficiata solo da vizi logici e dunque errori di diritto, quali appunto quelli consistenti nell’erronea valutazione del materiale probatorio..  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4825 del 12 settembre 2007 - In tutte le ipotesi in cui la richiesta risarcitoria non si riconnetta ad una specifica inosservanza di una obbligazione contrattuale, ma si riferisca alla violazione di norme di prudenza, diligenza, perizia in rapporto alla tutela di diritti assoluti come quelli alla vita e alla integrità fisica e, dunque, assume il carattere proprio della fattispecie aquiliana, invocandosi la responsabilità extracontrattuale della pubblica amministrazione, la giurisdizione appartiene al giudice ordinario.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4804 dell’ 11 settembre 2007Intervenuta la condanna per turbata libertà degli incanti nel periodo rilevante da parte di soggetto che ha avuto cariche nella società e che in quella continua a detenere la posizione di socio, l’esclusione di questa dalla procedura concorsuale può essere evitata solo se vi è la prova di una dissociazione concreta dell’impresa : la dissociazione, non trattandosi di istituto giuridico codificato, può aver luogo in svariate forme ma è certo che deve risultare esistente, univoca e completa  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4721 del 7 settembre 2007 - E’ corretto il comportamento di una Commissione che , effettuando un’analisi comparativa della documentazione amministrativa prodotta, ha ravvisato l’esistenza di un collegamento sostanziale tra tre partecipanti sia per l’uniformità dei plichi contenenti le buste, sia per l’unicità del corriere che aveva curato la spedizione, sia perché le polizze assicurative risultavano rilasciate dalla stessa compagnia assicuratrice e nello stesso giorno e in vicino ordine di successione; sia per l’uniformità di compilazione della modulistica, sia per il medesimo confezionamento della busta contenente l’offerta economica (applicando ceralacca in tre punti coincidenti ed apponendo il timbro e la firma del rappresentante dell’impresa in una posizione identica), mentre secondo il disciplinare di gara la busta contenente l’offerta economica doveva essere chiusa idoneamente in modo da assicurare l’assoluta segretezza del contenuto e controfirmata sui lembi di chiusura.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4718 del 7 settembre 2007 – in materia di ordinanze contingibili e urgenti - I provvedimenti del Sindaco sono legittimi quando ingiungano ai proprietari di aree inquinanti di bonificarle, pur in assenza di una loro specifica responsabilità


Consiglio di Stato, sentenza n. 4703 del 7 settembre 2007 - L'Amministrazione comunale, nel corso dell'istruttoria sul rilascio della concessione edilizia (ora permesso di costruire ex D.P.R. 6. 6. 2001 n. 380), deve verificare che esista il titolo per intervenire sull'immobile per il quale è chiesta la concessione edilizia - anche se questa è sempre rilasciata facendo salvi i diritti dei terzi - e se il titolo non viene provato è legittimo che il rilascio della concessione venga negato..  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4702 del 7 settembre 2007Straordinari, stretta sui pagamenti


Consiglio di Stato, Sez. V, 7/9/2007 n. 4700 - Sull'applicabilità ai farmacisti comunali della disciplina contrattuale del comparto Enti locali.


Consiglio di Stato, sentenza n.  4694 del 7 settembre 2007 - E’ fondamentale, nel giudizio sulla anomalia, che ciascun offerente abbia la possibilità di far valere il suo punto di vista e di fornire ogni più utile e completa spiegazione a sostegno dei diversi elementi che compongono la propria offerta; ne consegue che la rinnovazione a seguito dell’annullamento giurisdizionale per ritenuta contraddittorietà (e non soltanto per generica carenza della motivazione) non preclude all’Amministrazione la possibilità di richiedere ed al concorrente di fornire elementi di giudizio ulteriori che consentano di ricondurre nell’ambito della legalità il proprio operato..  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4692 del 7 settembre 2007 - Le associazioni di settore sono legittimate a difendere in sede giurisdizionale gli interessi di categoria dei soggetti di cui hanno la rappresentanza istituzionale o di fatto, non solo quando si tratti della violazione di norme poste a tutela della categoria stessa , ma anche ogniqualvolta si tratti di perseguire comunque il conseguimento di vantaggi, sia pure di carattere puramente strumentale, giuridicamente riferibili alla sfera della categoria, con l'unico limite derivante dal divieto di occuparsi di questioni concernenti i singoli iscritti ovvero capaci di dividere la categoria in posizione disomogenee.


Consiglio di Stato, sentenza n. 4683 del 6 settembre 2007 - La portata vincolante delle prescrizioni contenute nel regolamento di gara esige che alle stesse sia data puntuale esecuzione nel corso della procedura, senza che in capo all’organo amministrativo cui compete l’attuazione delle regole stabilite nel bando residui alcun margine di discrezionalità in ordine al rispetto della disciplina del procedimento : ne  discende che, qualora il bando commini espressamente l’esclusione obbligatoria in conseguenza di determinate violazioni, anche soltanto formali, l’Amministrazione è tenuta a dare precisa ed incondizionata esecuzione a tali previsioni, senza alcuna possibilità di valutazione discrezionale circa la rilevanza dell’inadempimento, l’incidenza di questo sulla regolarità della procedura selettiva e la congruità della sanzione contemplata nella lex specialis, alla cui osservanza la stessa Amministrazione si è autovincolata al momento dell’adozione del bando.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4678 del 6 settembre 2007 - Sotto il profilo teorico, occorre ricordare come, in una materia nella quale il contenuto della statuizione è attribuito alla competenza dell’autorità amministrativa, l’illogicità viene in rilievo, quale vizio di legittimità dell’atto amministrativo, solo laddove la scelta in concreto effettuata esorbiti dall’ambito di quelle astrattamente possibili alla stregua dei principi generali e del sistema in cui questa si inserisce: non basta, quindi, sostenere che il meccanismo proposto dalla parte sia migliore o più armonico rispetto a quello concretamente adottato dall’amministrazione, ma occorre anche dimostrare che quest’ultimo sta fuori dall’arco delle scelte logicamente e giuridicamente possibili..  


Consiglio di Stato, sentenza n.  4674 del 6 settembre 2007 - La norma che prevede la possibilità per la stazione appaltante di chiedere chiarimenti in ordine al contenuto di documenti e dichiarazioni presentate in sede di gara deve essere considerata come volta a superare le regole particolarmente formalistiche previste nelle procedure di selezione del contraente (comunque sempre nei limiti previsti dagli artt.11-14 dello stesso decreto legislativo), al fine di tutelare l’interesse della amministrazione relativamente alla maggior partecipazione possibile alle gare onde poter valutare tra una rosa più ampia di offerte, è anche vero che l’operatività di siffatto principio non può spingersi fino al punto da configurare l’esistenza in capo all’amministrazione di un potere discrezionale volto a porre rimedio ad eventuali insufficienze o inadempienze della impresa partecipante, soprattutto laddove le stesse appaiano imputabili esclusivamente alla impresa..  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4658 del 5 settembre 2007 - La sentenza del Tar deve essere confermata in quanto le cause di esclusione dalle gare pubbliche costituiscono limiti a legittimi interessi procedimentali delle imprese candidate, esse non possono essere soggette ad interpretazioni formalistiche che rifuggano dal testo letterale e dalla ratio che le ispira: questa conclusione va condivisa, perché muove da un’interpretazione non formalistica del dato positivo ed è perfettamente coerente con il principio pacifico in tema di contratti ad evidenza pubblica, secondo cui le disposizioni del bando devono essere interpretate in modo da consentire la più ampia partecipazione dei concorrenti.  


Consiglio di Stato, sentenza n. 4647 del 5 settembre 2007 - In alcun modo la asserita violazione della tariffa di legalità può comportare l’invalidità dell’offerta dell’aggiudicataria e della controinteressata e tanto meno l’automatica esclusione dalla gara in quanto nell’ordinamento giuridico italiano non si rinviene alcuna specifica disposizione normativa, primaria o secondaria, che autorizzi i Prefetti a fissare, in via preventiva e con caratteri di generalità, tariffe minime ed inderogabili per i servizi di vigilanza, non essendo tali le disposizioni contenute negli articoli 9 e 134 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, e 257 del R.D. 6 maggio 1940, n. 635, tanto più che le (più recenti) circolari del Ministero dell’Interno (che hanno introdotto e configurato il nuovo sistema delle tariffe di legalità) si sono preoccupate di chiarire che l’atto di approvazione delle tariffe, mentre impedisce agli istituti di vigilanza di praticare prezzi più alto di quelli ivi stabiliti, non osta a richiedere prezzi inferiori a quelli minimi; pertanto deve escludersi qualsiasi valenza autorizzativo – prescrittiva dell’atto di approvazione delle tariffe di legalità, con la conseguenza, per un verso, che la violazione di queste ultime non comporta alcun effetto automatico di decadenza dal titolo e non spiega nemmeno effetti sulla valida prestazione dei relativi servizi e, per altro verso, che le predette tariffe costituiscono esclusivamente canoni di congruità dei prezzi praticati dagli istituti, ai diversi fini del controllo sulla serietà e affidabilità dell’impresa

Giurisprudenza richiamata:

Consiglio di Stato, sentenza n. 349 del 31 gennaio 2006 - Poiché nell’ipotesi di cui all’art. 444 c.p.p., l’applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. patteggiamento) non comporta necessariamente l’affermazione della responsabilità del reo, deve essere motivata l’esclusione da un appalto pubblico per accertati per reati che incidono sull'affidabilità morale e professionale,  in quanto i margini di insindacabilità attribuiti all'esercizio del potere discrezionale dell'amministrazione appaltante di valutare una condanna penale, ai fini dell'esclusione di un concorrente da una gara d'appalto, non consentono, comunque, al pubblico committente di prescindere dal dare contezza di avere effettuato la suddetta disamina e dal rendere conoscibili gli elementi posti alla base dell'eventuale definitiva determinazione espulsiva .


Consiglio di Stato, Sez. VI, 4/9/2007 n. 4638 - Sui presupposti necessari per consentire il diritto di accesso.  


Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana - sez. giurisdizionale, 4/9/2007 n. 719 - Sui presupposti necessari per l'affidamento diretto: possesso pubblico del pacchetto azionario, controllo analogo, prevalenza della attività.


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